Ottima riscoperta quella de La fiammiferaia, pungente racconto di tragica alienazione e solitudine, firmato dal finlandese Aki Kaurismaki nel 1989. Chi conosce e apprezza il cinema del regista finlandese ne riconoscerà subito le coordinate principali e il suo caratteristico tocco essenziale quanto pungente, in grado di fare del minimalismo una modalità di rappresentazione sorprendentemente pregna di significato. Racconto forte, radicale, infarcito di ellissi grottesche e musiche destabilizzanti, La fiammiferaia paga decisamente pegno a tutte le influenze autoriali del caso, riassorbendole in una sintesi di eccellente efficacia, grazie alla quale, il cammino senza speranza della protagonista Iris (una donna sostanzialmente ignorata dall'umanità e privata sistematicamente di un qualsiasi sentimento umano) giunge all'estrema conclusione in modo molto convincente.
Premesso il valore cinematografico di riscoperta implicito nella scelta operata dalla Dolmen - impegnata tra l'altro nell'editazione di moltissimi altri titoli del regista finlandese - non si può non constatare l'evidente debolezza dell'edizione, mitigata solo in parte dal prezzo contenuto. Il video (un anamorfico 1.85:1) soffre in generale di alcuni problemi inerenti il contrasto e la luminosità, lievi sgranature ed un generale appiattimento cromatico. Di certo, la gran parte dei problemi deriva dalle condizioni del master, ma la sensazione generale è che sia stato fatto un lavoro un po' frettoloso. Decisamente più positiva la qualità dell'audio che si fregia di un Dolby Digital 2.0 chiaro e molto ben equilibrato nei livelli e nel rapporto musiche, parlato. Praticamente assenti gli extra tra i quali si conta solo la filmografia del regista.