Ennesimo capitolo di una saga che ormai mostra un po' la corda, dopo che Eddie Murphy l'aveva rilanciata con successo sul grande schermo con Il dottor Dolittle del 1998 (remake de Il favoloso dr. Dolittle del 1967), Il dottor Dolittle 5 esce anch'esso direttamente per l'home video, proprio come i due precedenti. Protagonista è ancora la figlia Maya, sempre interpretata da Kyla Pratt, che ha ereditato da papà la capacità di parlare con gli animali. In questo capitolo Maya Dolittle abbandona il sogno di fare la veterinaria, si trasferisce a Los Angeles e diventa la psicologa per animali più richiesta dalle celebrità. Ma la lezioncina, piuttosto prevedibile, è che la fama può giocare brutti scherzi e far trascurare gli affetti più veri.
L'edizione targata Fox è pienamente sufficiente, a partire da un video discreto che rivela un quadro pulito e poco rumoroso, ma anche caratterizzato da un taglio troppo soft che non fa certamente spiccare le immagini dello schermo. La morbidezza si traduce in una definizione non eccelsa, ma i primi piani degli animali sono comunque apprezzabili, come del resto il croma brillante e vivido.
Poco da dire sull'audio, che non deve svolgere un gran lavoro. I dialoghi comunque sono chiari e puliti, mentre l'ambientazione e le musiche danno una certa apertura laterale alla scena, ma soltanto sul fronte anteriore mentre quello posteriore non viene mai coinvolto.
Piuttosto scarna la parte riservata agli extra, che comprende tre brevi featurette di nemmeno venti minuti totali: "Il cellulare ornato di Tiffany" dura 4 minuti ed è divisa da una parte sui costumi degli animali e un'altra riservata agli storyboard; "There is No Business Like Show Business" ha invece i toni del making of (8 minuti in tutto) con interviste al cast, riprese sul set e alcuni retroscena sul lavoro svolto con gli animali; "L'ambientazione" invece è un tour sul set di circa 5 minuti. Insomma, contributi brevi ma piuttosto divertenti, per un reparto tutto sommato sufficiente visto il tipo di prodotto.