Per molti è e sarà sempre Dana Scully, l'agente FBI con il caschetto rosso e le giacche con le spalline alte, che riusciva a essere sexy seppur imbrigliata in un look e un personaggio a dir poco austeri. Gillian Anderson compie oggi 50 anni, ed è bellissima. Per molti, parecchio più bella oggi rispetto a quando era la giovane protagonista di X-Files, il telefilm che avrebbe cambiato il modo stesso di concepire la serialità televisiva. Una bionda naturale, nata a Chicago il 9 agosto 1968, che da ragazzina è stata una vera ribelle. Un carattere lontanissimo da Scully, sempre così rigida, così ligia al dovere, fedele alle regole e persino cattolica. Una studiosa che si fida solo della scienza e di ciò che attraverso di essa si può dimostrare. Non è stata esattamente così l'adolescenza di Gillian...
Gillian Anderson: la ragazza ribelle del liceo
Guardando Dana Scully con un occhio superficiale, di sicuro si è portati a pensare anche alla giovane Gillian come una studentessa diligente e assennata. Eppure, anche in svariati episodi di X-Files, la natura un po' fuori dagli schemi dell'attrice trovava qualche spiraglio nel passato di Dana, sia dal punto di vista sentimentale che in quello più meramente goliardico. Gillian ha più volte dichiarato la sua passione per la musica heavy metal, tanto per citare un'analogia, e così pure Dana Scully, suscitando ogni volta una reazione composta, ma stupita da parte di Fox Mulder.
Ma di certo la Anderson adolescente non si è fermata ai gusti musicali. Arrestata per aver tentato di bloccare con del collante le serrature dei portoni del suo stesso liceo, proprio durante la notte precedente la consegna dei diplomi, ha ottenuto dai suoi compagni di scuola dei titoli piuttosto bizzarri. Durante gli anni della High School si è meritata di essere insignita "Clown di classe", "Ragazza più stramba della scuola" e persino "Ragazza più propensa ad essere arrestata". Quest'ultimo è stato profetico. Pur avendo studiato a Londra, dove le è stata impartita un'educazione ineccepibile e dove ha acquisito un accento inglese mai più perduto, Gillian si è lanciata in una vita giovanile piuttosto dissoluta, frequentando un uomo molto più grande di lei, poi una donna, assumendo droghe sperimentali e farmaci pesanti, atteggiamenti e look da vera ribelle. Tutto ciò avviene perché dentro di sé ha un demone che ancora non ha imparato a riconoscere. Vuole dedicarsi agli studi di Biologia Marina, ma poi entra a far parte di un gruppo teatrale del suo liceo in Michigan. Ecco che tutte le sue energie convogliano nella recitazione. Gillian si calma, si impegna, si lancia a capofitto in questi progetti. Una volta ottenuto il diploma, torna a Chicago e frequenta la scuola di teatro Goodman all'Università DePaul, fino a diventare l'attrice che ben conosciamo.
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Dana Scully, la rossa dell'FBI
La svolta nella sua vita, inutile ribadirlo, arriva con X-Files. Fino ad allora Gillian recita in piccole produzioni, poi viene a sapere del casting. Piccola di statura, non è esattamente la persona che stanno cercando. "Ma sapevo che il personaggio di Dana non doveva essere un manichino", dichiarò in un'intervista dell'epoca. Una bionda con le curve. Ecco cosa cercavano. Lei possedeva questi requisiti, ma non era certo la sosia di Pamela Anderson. Francamente, con il senno di poi, siamo grati al coraggio suo e di Chris Carter, che dopo il provino si impose con la produzione per avere proprio quell'attrice nel ruolo della protagonista femminile. Se si fosse perseguito l'ideale di bellezza degli anni Ottanta, forse il personaggio di Dana non sarebbe stato così credibile. Ironia della sorte, i biondi capelli furono immediatamente cambiati. Fu Malcom Marsden, celebre look maker per il cinema e la televisione, a realizzare il famoso "bob", il caschetto rosso che ha caratterizzato Dana Scully, quello che a seconda delle stagioni ha cambiato lunghezza e gradazione di rosso, ma è sempre rimasto lì, sulla testa dell'agente.
Undici stagioni, dopo il revival per il decennale. Un personaggio che ha avuto immediata fortuna, che le ha anche portato l'amore (il primo marito di Gillian fu Clyde Klotz, produttore e regista di alcuni episodi), che le ha dato fama immediata e duratura. Un ruolo che ha vissuto meglio del suo partner David Duchovny: lei non ha mai abbandonato la serie, al contrario di lui. C'è sempre stata, anche quando Fox Mulder fu momentaneamente - e con uno script maturo, ma zoppicante - sostituito dall'agente John Doggett, interpretato dal coriaceo Robert Patrick. E questo personaggio le è rimasto appiccicato. Se da una parte è vero che le ha fatto vincere un Golden Globe e meritare numerose altre nomination, dall'altra è anche vero che non le ha mai concesso di progredire in una carriera cinematografica degna di questo nome. Anche se un discreto successo è seguito a La città della gioia, la recitazione di Gillian Anderson resta comunque associata alle serie tv. da American Gods a Hannibal, quelle sì, ne ha interpretate tante fino al punto da ricevere, proprio quest'anno, una stella sulla Hall of Fame proprio per il suo contributo alla TV.
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Gillian Anderson: bizzarrie e futuro roseo
Cosa hanno desiderato i fan di X-Files per lunghe, lunghissime stagioni? Che sbocciasse l'amore tra Fox Mulder e Dana Scully! E che magari anche nella vita privata i due attori si frequentassero. Invece Gillian e David non si sono mai guardati con gli occhi dell'amore, e a detta di molti, nemmeno con quelli della semplice attrazione. Una sorta di "contentino" arrivò con la ormai celebre copertina di Rolling Stone che li ritraeva a letto insieme. Chris Carter dichiarò "Never in a million years!" alla domanda "Mulder e Skully faranno mai sesso?". Oggi sappiamo che la loro storia d'amore sboccerà non ripresa dalla videocamera, ma che poi continuerà per la gioia dei fan. Gli amori di Gillian sono stati diversi. E i suoi matrimoni celebrati in modi bizzarri: lei e Klotz si sono sposati in un golfo alle Hawaii con cerimonia buddista. Dieci giorni dopo la nascita della loro figlia Piper Maru, battezzata da Chris Carter, era di nuovo sul set di X-Files. Al secondo marito, il documentarista Julian Ozanne, ha detto sì su un'isola in Kenya, ma i due avrebbero dovuto unirsi l'anno prima, nel 2003, durante un safari. La cosa non andò in porto poiché la zona scelta era a forte rischio di attacchi terroristici. Insomma, gli aspetti originali non mancano nella vita di questa singolare star, un'icona sexy per ogni nerd sulla Terra. Oggi si definisce una scrittrice attivista e una femminista, sostiene le tribù minacciate in Africa e continua a essere splendida. Più splendida di prima, la meravigliosa cinquantenne, sogno erotico di molti. Lo sarà ancora di più quando andrà in onda la serie TV Sex Education, in cui interpreta una terapista del sesso accanto ad Asa Butterfield ed Emma Mackei. Noi la attendiamo al varco, sperando che anche un'ulteriore stagione di X-Files venga realizzata.