Il protagonista assoluto della fiction resta lui, il pastore tedesco Rex, ma la versione made in Italy offre nella sesta stagione una grande novità: entra in scena Francesco Arca, che interpreta il vicequestore aggiunto Terzani. In onda ogni lunedì su Rai Due, il telefilm continua ad appassionare il pubblico TV di 104 Paesi con una formula semplice e avvincente. Per l'attore senese si tratta di una sfida senza precedenti che lo terrà impegnato anche per il settimo ciclo di episodi. Contemporaneamente lo ritroviamo su grande schermo dal 6 marzo nella nuova pellicola di Ferzan Ozpetek, Allacciate le cinture, accanto a Kasia Smutniak. Ecco come questi due ultimi progetti, molto diversi tra loro, lo hanno incantato...
Cosa vuol dire per te essere il nuovo commissario di Rex? Rex è visto in 104 Paesi del mondo. Le prime 14 stagioni sono state prodotte in Germania e Austria, poi l'Italia l'ha comprato e ora io mi ritrovo nei panni del quarto commissario del Belpaese. Prima di essere preso ho affrontato quattro provini: è stato un momento incredibile! In Francia, Spagna, Polonia e Russia va in onda da un mese e oramai ha il suo pubblico consolidato. Mi arrivano messaggi da tutto il mondo via Twitter e io provo tantissimo orgoglio... oltre a senso di responsabilità, visto che mi ritrovo ovunque sotto giudizio.
Che differenze hai trovato tra la sesta e la settima stagione?Nella sesta si avvicendano 4 registi con stili diversi, mentre la settima è stata diretta interamente dai Manetti Bros. che hanno usato un taglio diverso, più action e dark, che ha fatto guadagnare molto alla serie: pur rispettando il format originale, hanno impresso nuova libertà al prodotto e ai produttori tedeschi questo cambiamento è piaciuto molto.
Quanto è stato difficile essere scelto dal cane Rex?
Tra il cane e l'attore della fiction si deve creare empatia perché hanno il 90% delle scene insieme, quindi io ho fatto un corso di tre mesi con il cane: siamo stati insieme quasi giornalmente, mangiavo, giocavamo e trascorrevamo così il nostro tempo libero. Si dice che con bambini e animali sia complicato girare perché ti rubano la scena... ed è vero!
Che tipo è questo Rex?
È molto affettuoso e se ti lecca con i suoi 40 chili non sai mai cosa gli passi per la testa. I primi episodi li abbiamo girati in 6-7 mesi, subito dopo il feeling si è creato facilmente come si vede fin dalle primissime scene in onda, che abbiamo girato proprio in quest'ordine mostrando il rapporto embrionale tra i due.
Sei un amante degli animali?
Ho già avuto otto cani quindi in questa sfida partivo avvantaggiato e nel provino ho dovuto recitare con Rex, pur non avendolo mai visto prima. Lì sta a te, devi vedere se nasce spontaneamente una connessione. Io, dopo l'ultima battuta dell'audizione, mi sono inginocchiato per salutarlo e lui è subito venuto vicino e ha iniziato a leccarmi!
Ci sarà un'ottava stagione?
Me lo auguro, perché sono affezionatissimo al progetto e al cane, che vedo a Roma tutte le volte che posso, ma l'ultima parola spetta ai produttori che decideranno in base allo share.
Ho dovuto mettere su 11 chili in 22 giorni: una bella prova seguire il mio personaggio, Antonio, nel lasso di tempo dei 13 anni della storia e vederlo invecchiare, anche da un punto di vista estetico.
Ti sei diviso, tra cinema e tv, nello stesso periodo. Non è folle?
I personaggi non si somigliano affatto e per me cambiare progetto è sempre uno stacco. È stato il destino a volerli distribuiti contemporaneamente!