La storia del Festival di Sanremo è lastricata di momenti imbarazzanti, tra fuori programma, reazioni incontrollabili, abiti che non trattengono e tutta quella lista di cose che, d'altro canto, ha contribuito a cementare la memoria di Sanremo anche in quelli che "io non guardo Sanremo".
Non per caso Pippo Baudo ha dichiarato, una volta in pensione, che condurre il Festival è qualcosa che non gli manca, proprio lui che sul palco dell'Ariston c'è stato più di Beppe Vessicchio, ben 13 edizioni da conduttore in cui è successo praticamente di tutto, dalle irruzioni sul palco ai forfait improvvisi degli ospiti, passando per quel famoso episodio, nel 1995, che l'ha consacrato a eroe nazionale, o a grandissimo bugiardo, scegliete voi perchè la questione pare non essere ancora chiara.
Ecco una rassegna, anche troppo breve, dei momenti più imbarazzanti che hanno funestato le prime serate in diretta dal teatro Ariston in questi primi 70 gloriosi anni del Festival di Sanremo.
2020 - Morgan, dov'è Bugo?
Una cosa simile a Sanremo non era mai accaduta ma l'edizione n° 70, tra tutti i suoi record, ha collezionato anche la tempesta perfetta. Antonella Clerici e Amadeus annunciano l'ingresso di Morgan e Bugo sul palco durante la quarta serata, ma c'è un "però" nelle parole della conduttrice. Il perchè di quell'avversativa si materializza più o meno alle 2 di notte: Morgan scende le scale, Bugo segue a qualche secondo di distanza, parte l'orchestra, poi una prima strofa che nessuno ricorda di avere mai ascoltato prima. "Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera" e il resto ormai è storia del Festival e della TV. A dimostrazione che non ci fosse nulla di preparato c'è l'uscita di Bugo dal palco, che costringe il direttore a interrompere l'orchestra. "Dov'è Bugo?" diventa il tormentone in pochi istanti, all'interno dell'Ariston e a casa.
Cosa è successo? Che Morgan, offeso, come spiegherà l'indomani, non si capisce se più dal tentativo di sabotaggio, dice lui, al sodalizio artistico con l'ex amico Bugo, o se dalla brutta performance di questi la sera prima sulla cover di Sergio Endrigo, ha deciso di dirgliene quattro. Non in privato ma in mondovisione, dal palco del Festival di Sanremo, sotto lo sguardo attonito di quasi 10 milioni di spettatori e dei presenti in sala. Il risultato è stata la squalifica di "Sincero" dalla gara per abbandono - cosa che la kermesse non aveva mai visto in 70 anni - la fine di un'amicizia, l'inizio di un caso mediatico che si prospetta già dagli strascichi lunghi.
Una vicenda talmente surreale che, nel riguardare la clip per chissà quale milionesima volta, non possiamo fare a meno di sentirci ancora una pò Bugo.
2010 - Malika Ayane, Emanuele Filiberto di Savoia e l'orchestra riottosa
La giuria popolare di Sanremo ha deciso che in finale ci saranno Valerio Scanu, poi vincitore, Marco Mengoni, secondo classificato, e Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Luca Canonici. Alla proclamazione dell'improbabile trio esplode l'ira degli orchestrali: la loro favorita, Malika Ayane, è stata ingiustamente esclusa dalla corsa finale, così come molti altri artisti giudicati meritevoli. Volano spartiti e fischi, il direttore chiede in diretta di poter svelare il voto degli orchestrali, segreto secondo il regolamento. La protesta è nata per l'esclusione di Malika Ayane o per il podio di Emanuele Filiberto e compagnia? Il dubbio è lecito.
1984 - I Queen a Sanremo come a casa
Negli anni '80 il playback impera sul palco dell'Ariston, addirittura per gli artisti in gara figurarsi per gli ospiti stranieri. Nel 1984 Freddie Mercury e i suoi Queen vengono invitati a Sanremo, e cosa decide di fare la RAI? Far esibire una delle più belle voci in circolazione in playback. Dopo una presentazione non brillante da parte di Beppe Grillo e Pippo Baudo, Freddie Mercury sale sul palco e per tutta la durata di Radio Ga-Ga finge di cantare ma tenendo il microfono ben distante dalla bocca in segno di protesta per quella sciocca decisione che non lo trovava affatto d'accordo.
1995 - Super Pippo Baudo e l'aspirante suicida
Pino Pagano ha un posto nelle cronache sanremesi: è il signore, operaio disoccupato, che nel 1995, in diretta su Rai1, ha minacciato di lanciarsi dalla galleria dell'Ariston. Disoccupato, disperato e bisognoso di soldi, il signor Pagano ha trovato quella sera un angelo custode: Pippo Baudo, che si arrampica fin lassù, lo abbraccia, lo rassicura e lo convince a non commettere il folle gesto. Cosa c'è di imbarazzante in questo? Nulla, l'imbarazzo da parte della RAI è arrivato dopo. Se nei giorni seguenti alcuni giornali avevano parlato di "colpo di scena ben orchestrato", qualche anno dopo è lo stesso Pino Pagano a confermare che era stato tutto organizzato a tavolino. Pippo Baudo e l'azienda continuano a sostenere che era assolutamente tutto vero. A chi credere? Agli ascolti, mai più alti di così.
1992 - Cavallo Pazzo
Pippo Baudo e Cavallo Pazzo, nome "d'arte" di Mario Appignani, famoso disturbatore seriale, si conoscono già quando, nel 1992, lui piomba sul palco di Sanremo urlando: "Questo Festival è truccato e lo vince Fausto Leali". E magari sarebbe piaciuto, a Fausto, vincere l'edizione, ma arrivò nono. Sul podio salì Luca Barbarossa con "Portami a ballare".
2001 - I Placebo
Prima i Beatles o gli Who? Non si sono mai messi d'accordo ma gli sfasciatori di chitarre nella storia della musica sono tanti e famosi, dai Clash ai Nirvana, passando pure per i Placebo. Quando si esibiscono nel Sanremo della sempre pioniera Raffaella Carrà, i Placebo forse non hanno ben presente cosa sia il Festival e soprattutto il suo pubblico, benpensante e conservatore. Brian Molko, come spesso fa nei concerti, pensa di potersi permettere atteggiamenti punk davanti alla platea in pelliccia, lustrini e Chanel? Nemmeno per sogno: all'urlo di "buffone, buffone" che si leva dalle poltrone, gli spettatori in teatro costringono la band ad abbandonare il palco.
2001 - La Liguria di Megan Gale
La chiacchierata di rito con i Placebo è definitivamente naufragata, la band non intende tornare sul palco dopo la cacciata. Cosa fare? Forse la vista della bella Megan Gale placherà qualche animo, così la statuaria australiana viene mandata sul palco. Mentre il pubblico ancora rumoreggia, lei, con cappello e microfono tra le mani, esclama: "La Liguria è bellissima". E parte lo spot della regione. Sarà poi Raffaella Carrà, furbescamente, a chiedere scusa al pubblico addossando tutta la colpa al "diavolo in corpo" di Molko.
2007 - La caduta di Michelle Hunziker
Battesimo di fuoco per la sempre brava Michelle Hunziker, alla prima co-conduzione sanremese con Pippo Baudo. Va tutto bene fino all'ultima sera, in cui, dopo aver presentato Roby e Francesco Facchinetti, inciampa nel vestito e cade sul palco. Super Pippo corre ad aiutarla e lei commenta solo con un sincero: "Che male".
2012 - La farfallina di Belen
Sul palco non doveva neppure esserci, ma la modella Ivana Mrázová ha la cervicale e Gianni Morandi chiama i due angeli custodi dell'anno precedente, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. La showgirl argentina scende le scale dell'Ariston avvolta in un vestito lungo dai toni accesi e spacco profondissimo. E qualcosa fuoriesce da quell'apertura: è un tatuaggio a forma di farfalla, pericolosamente vicino alla sua parte più intima.
1966 - Mike Bongiorno e lo svenimento
Mike Bongiorno conduce il Festival con Paola Penni e Carla Maria Puccini. Lei, proprio durante l'ultima serata, sviene improvvisamente sul palco. Il giorno dopo i giornali parlano di pillole anti-fame e di un digiuno forzato di tre giorni che avrebbero causato il malore, ma qualcuno continua a non credere a una parola: è Mike Bongiorno che già la sera prima, nel momento in cui l'attrice si accascia sul palco, manda avanti la kermesse, presentando il prossimo cantante in gara.
1998 - Raimondo Vianello e Madonna
Madonna è stata a Sanremo anche nel 1995, annunciata dalla voce stentorea di Pippo Baudo, e ci è tornata nel 1998 con uno dei suoi più grandi successi, Frozen. Il vero "frozen" però è stato in quel caso Raimondo Vianello, che conduceva con Eva Herzigova e Veronica Pivetti: sotto gli occhi di un pubblico in sala in completa adorazione, e al cospetto di una Madonna particolarmente sorridente, il buon Vianello, appurata la non conoscenza della lingua italiana della diva, e considerata la sua incapacità con l'inglese, pensa bene di liquidare Madonna e sogni della platea, in teatro e da casa, con un "Noi però dobbiamo andare avanti con la gara". Indicando gentilmente l'uscita.
1995 - Il forfait di Elton John
Edizione record di ascolti ma complicata per il povero Pippo Baudo che, dopo l'aspirante suicida, si trova a dover fare i conti con i capricci di Elton John. L'artista britannico infatti è l'atteso super ospite dell'edizione, per lui c'è addirittura una torta già pronta, e la RAI ha già sborsato un anticipo di 40 milioni di lire. Pare però che, per un banale litigio con il compagno durante il viaggio, Sir Elton John, sbarcato a Nizza, abbia imposto un'inversione all'autista, sia salito sul jet privato di ritorno a Londra, e abbia disertato il Festival che lo aspettava da giorni. Pippo Baudo, passata ormai la mezzanotte, è costretto ad annunciarlo, ma nel discorso qualche sassolino dalla scarpa se lo toglie, poi offre la torta a tutti coloro che lavorano, senza capricci, dietro le quinte.
1983 - Vasco Rossi ribelle del playback
Vasco canta Vita spericolata, che a Sanremo non ha successo ma fuori dal Festival sì, e, come fa anche Freddie Mercury ma solo un anno dopo, protesta a suo modo contro la decisione di far esibire gli artisti in playback (anche se la versione meno ufficiale dell'accaduto parla di un Vasco Rossi un po' alticcio): saluta il pubblico e abbandona il palco con la canzone ancora in esecuzione. E non è certo la prima volta: l'anno precedente, con Vado al massimo, pensa di lasciare il palco poco prima della fine, si mette il microfono in tasca e si dirige verso le quinte, ma il filo non è abbastanza lungo e il microfono cade per terra. Il suo tonfo è l'unico suono veramente live.
2013 - Maurizio Crozza cacciato dal pubblico
Fabio Fazio conduce il Festival e invita Maurizio Crozza a tenere un monologo satirico sul palco dell'Ariston. Poca originalità, obiettivamente, nello scegliere un personaggio come Silvio Berlusconi da prendere in giro, ma non è il deficit di novità a far letteralmente imbestialire la platea. E magari sono stati davvero i soliti destrorsi, come hanno detto in molti il giorno dopo, ma, di destra o no, il pubblico, che ha costretto per ben due volte Fabio Fazio a intervenire, chiede una cosa sola: non per forza la cacciata di Crozza, solo "basta politica!".
1968 - Louis Armstrong e Pippo Baudo
Battesimo di fuoco per Pippo Baudo nell'arena sanremese: il 1968 è stato il primo anno alla conduzione del Festival e anche la prima difficile prova per il conduttore catanese. In gara infatti c'è anche Louis Armstrong con il brano "Mi va di cantare". Qualcuno però ha fatto intendere alla leggenda del jazz di dover fare anche un piccolo spettacolo per il pubblico italiano, così, terminata la canzone, lui comincia a suonare la tromba. Pippo Baudo ha uno spettacolo da mandare avanti, quello è a tutti gli effetti un fuori programma e un dirigente gli fa notare che deve fare qualcosa. Già, ma cosa? Approfittando di una brevissima pausa per prendere fiato, Baudo arriva sul palco sventolando un fazzoletto bianco, Armstrong crede che voglia asciugargli il sudore ma lo scopo del conduttore è un altro, e gli sfila praticamente lo strumento dalle mani. A quanto pare Armstrong non ha mai dimenticato l'accaduto e, a distanza di un po' di tempo, incontrato per caso Baudo, l'ha apostrofato in malo modo.
1987 - Patsy Kensit fuori di seno
Ha 19 anni Patsy Kensit quando arriva sul palco di Sanremo come cantante solista degli Eight Wonder. E ancora non sa che quella serata la renderà un sex symbol indiscusso in tutto il mondo: il merito va alla spallina allentata del vestito e a quel seno che fa capolino, causando imbarazzo nel presentatore (sì, ancora lui) Pippo Baudo, e agitando i sogni della platea dell'Ariston.