Da The Smashing Machine a Bugonia: i film da vedere a Venezia 2025

E poi ancora il ritorno di Jim Jarmusch, Frankenstein e Duse di Pietro Marcello: ecco quelli che sono i titoli da tenere d'occhio alla Mostra del Cinema di Venezia 82.

Emma Stone e Yorgos Lanthimos sul set di Bugonia

Rieccoci, l'appuntamento dell'anno. Come da tradizione, vi faremo vivere la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia partendo proprio dai titoli da non perdere. Certezze, sorprese, grandi film internazionali, cinema italiano. Una prospettiva sulle pellicole della nuova stagione, che escano in sala o in streaming. L'edizione numero 82, che inizia proprio con La grazia di Paolo Sorrentino, prosegue con Bugonia di Lanthimos e Frankenstein di Guillermo del Toro, senza dimenticare Park Chan-wook con No Other Choise oppure Benny Safdie che dirige The Smashing Machine.

Ma non solo, perché tra i film da vedere di Venezia 82 non manca certo Dead Man's Wire di Gus Van Sant o Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli, giusto per citare l'umore sfumato e diversificato del programma. Anche per questo non è stato facile individuare i titoli migliori per una lista - ed è stata una scelta non menzionare le serie, come Il mostro o Portobello - il più possibile variegata e approfondita.

I 15 film da vedere alla Mostra del Cinema di Venezia 2025

Tanto cinema italiano nella nostra lista, poi le produzioni hollywoodiane, i documentari, i film internazionali, dalla caratura artistica nonché politica. In rigoroso ordine sparso e casuale, ecco i film imperdibili che vedremo alla Mostra del Cinema di Venezia 82.

Father, Mother, Sister, Brother di Jim Jarmusch

Father Mother Sister Brother
Father, Mother, Sister, Brother

Super cast per il ritorno a Venezia di Jim Jarmusch. Cate Blanchett, Adam Driver, Vicky Krieps e poi Tom Waits. Tre storie separata ma interconnesse, che illuminano le relazioni famigliari. Tre storie per tre luoghi diversi: Stati Uniti, Irlanda, Francia. Come sempre, ogni film di Jarmusch promette tanto. E trovare Father, Mother, Sister, Brother in concorso è già sintomatico.

Frankenstein di Guillermo del Toro

Frankenstein Jacob Elordi
Frankenstein: Jacob Elordi nei panni della Creatura

Sfida non da poco per il regista premio Oscar, che prova tradurre su Netflix il romanzo di Mary Shelley. Super cast anche qui, a cominciare da Oscar Isaac nel ruolo del Dottor Frankenstein. Una favola nera, più dramma che horror, per quello che si preannuncia come il film più ambizioso (e se vogliamo pericoloso) della Mostra numero 82.

Jay Kelly di Noah Baumbach

Jay Kelly
Clooney e Sandler in scena

Ancora Netflix per Noah Baumbach che come da tradizione mette insieme volti di alta qualità: George Clooney, Adam Sandler, Laura Dern, Riley Keough per il viaggio di un attore e del suo manager nel cuore dell'Europa (Clooney e Sandler). Girato in 35mm, è definito come una sorta di dramedy formativo. Dopo Venezia, dopo è presentato in concorso, arriverà in streaming il 5 dicembre. Nel pieno della campagna Oscar.

The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania

The Voice Of Hind Rajab
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania

Presentando il film, il direttore della Mostra Alberto Barbera non ha trattenuto le lacrime. Il motivo? Dopo l'ottimo Quattro Sorelle, Kaouther Ben Hania dirige un film tratto dalla storia vera di una bambina palestinese morta a Gaza a seguito di un attacco missilistico israeliano. Peculiarità, l'utilizzo delle vere registrazioni telefoniche. Drammatiche e terribili. Potrebbe essere il favorito al Leone d'Oro.

Duse di Pietro Marcello

Pietro Marcello a Venezia merita sempre attenzione. Suo, il magnifico Martin Eden, passato proprio al Lido. Il regista sceglie Valeria Bruni Tedeschi per il ruolo di Eleonora Duse, facendo di Venezia un punto fermo della sua storia. "Un film che ha rappresentato un viaggio straordinario, iniziato proprio a Venezia: una città unica in cui ho vissuto e dove sempre ho sognato di girare", spiega il regista nelle note stampa. Nel cast anche una star come Noémie Merlant, oltre a Fausto Russo Alesi e Vincenzo Nemolato. In concorso.

Dead Man's Wire di Gus Van Sant

Fuori concorso il ritorno in laguna di Gus Van Sant con Dead Man's Wire, interpretato da Bill Skarsgård, Dacre Montgomery, Al Pacino, Colman Domingo, Myha'la, Cary Elwes e John Robinson. Dietro una storia vera: siamo nel 1977, quando un sequestro con ostaggi ha catturato l'attenzione degli spettatori per oltre 60 ore. "Abbiamo iniziato a girare il film nel novembre 2024 e in breve tempo, mentre il mondo cambiava intorno a noi, abbiamo notato inquietanti parallelismi tra la nostra storia e gli eventi che si stavano verificando. Questo ha reso il progetto  attuale e anche scomodo", ha spiegato Van Sant.

The Smashing Machine di Benny Safdie

Smashing Machine
Dwayne Johnson è Mark Kerr nella prima foto di The Smashing Machine

Benny Safdie porta sul grande schermo la storia di Mark Kerr ex lottatore di arti marziali miste, insignito dei più importanti riconoscimenti. Nel ruolo di Kerr c'è un irriconoscibile Dwayne Johnson, affiancato da Emily Blunt, nel ruolo della moglie Dawn. Nemmeno a dirlo, entrambi sono già in odore di possibile candidatura agli Oscar. The Smashing Machine è in concorso.

Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli

Il Rapimento Di Arabella
Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli

Occhi puntati sull'opera seconda di Carolina Cavalli, che dopo Amanda torna al Lido con Il rapimento di Arabella. La vicenda segue Holly, 28 anni, a disagio verso il proprio futuro incerto; cambierà idea dopo aver incontrato la piccola Amanda. È convinta di aver incontrato se stessa, ma da bambina. Protagonista Benedetta Porcaroli, Lucrezia Guglielmino e Chris Pine. Curiosità: al montaggio c'è Babak Jalali, regista di Fremont, scritto proprio dalla Cavalli.

Motor City di Potsy Ponciroli

Motor City
Shailene Woodley in Motor City

Altro ritorno, quello di Potsy Ponciroli che nel 2021 stupì tutti con Old Henry. 'Sta volta gira un film quasi senza dialoghi, ambientato nella Detroit degli anni '70. Una storia d'amore, di gangster, di redenzione e di vendetta. Mica male il cast: Alan Richson, Shailene Woodley, Ben Foster. Orecchio anche alla direzione musicale, curata da Jack White dei White Stripes.

Megadoc di Mike Figgis

Capitolo documentari: a Venezia Mike Figgis porta Megadoc, ossia il making-of di Megalopolis, discusso e folgorante lungometraggio di Francis Ford Coppola. Il doc segue le prime fasi di realizzazione del film, ricalcando lo spirito di Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse, ovvero la cronaca di Coppola durante la realizzazione di Apocalypse Now , che vinse due Emmy Awards nel 1992.

Bugonia di Yorgos Lanthimos

Bugonia
Emma Stone e Jesse Plemons in Bugonia

Certezza Yorgos Lanthimos per la Mostra del Cinema di Venezia. Adatta e attualizza il film sudcoreano del 2003 diretto da Jang Joon-hwan, affidando a Emma Stone e Jesse Plemons i ruoli dei protagonisti. La storia segue le vicende di due cospirazionisti ossessionati dall'idea di Bugonia, ossia un'antica teoria secondo cui le api nascono dalla carcassa di un toro. Il film prende una strana piega quando i due rapiscono accidentalmente un'aliena, convinti sia la CEO di una multinazionale. Lo vedremo in concorso.

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No Other Choice di Park Chan-wook

Tra i film in concorso spicca No Other Choice di Park Chan-wook. Già in odore di Leone (la regia?), il nuovo film del regista coreano è tratto dal romanzo The Ax di Donald E. Westlake, e vede protagonista un uomo licenziato dopo venticinque anni di lavoro. Disperato, non rinuncerà ad uccidere pur di trovare di nuovo un'occupazione. Tra i film più attesi della Mostra.

Il maestro di Andrea Di Stefano

Favino Il Maestro Jpg
Favino ne Il Maestro

Andrea Di Stefano torna a dirigere Pierfrancesco Favino ne Il maestro, presentato fuori concorso. Siamo alla fine degli anni Ottanta, quando un ragazzino di tredici anni arriva a disputare i tornei di tennis nazionali. Per prepararsi meglio, prende lezioni dall'ex campione Raul Gatti. Tra i due nascerà una splendida amicizia, accompagnati da un'estate irripetibile. Accanto al protagonista Favino, il giovane attore Tiziano Menichelli.

La valle dei sorrisi di Paolo Strippoli

La Valle Dei Sorrisi Strippoli Riondino
Riondino e Strippoli sul set

Una bella sorpresa trovare Paolo Strippoli, regista di Piove, a Venezia. Super cast (Michele Riondino e Romana Maggiora Vergano) e trama efficace: in un paesino isolato, un insegnate appena arrivato troverà un clima particolare: tutti sono felici. Dietro l'eccessiva tranquillità, sembra ci sia un rituale inquietante: gli abitanti, una volta a settimana, trasmettono i propri dolori al piccolo Matteo (l'esordiente Giulio Feltri), capace di assorbirli. Il film è scritto da Milo Tissone, Jacopo del Giudice e dallo stesso Paolo Strippoli.

Arva di Laszlo Nemes

Sempre molto attese le opere di Laszlo Nemes, confermandosi tra i registi europei più intaressanti. L'autore in Arva racconta le conseguenze della rivolta ungherese contro il regime comunista. Siamo a Budapest nel 1957, mentre la storia popolare si intreccia con quella di un ragazzo, che scopre la verità sulle sorti di sua madre, precedentemente alla seconda guerra mondiale. Come per Sunset e Son of Saul, il film è co-scritto insieme a Clara Royer.