Ricordiamo i primi anni di Cinecittà World, un parco tematico che abbiamo seguito sin dall'inizio per la sua vicinanza al nostro mondo, quello del cinema. Lo ricordiamo bene e per questo ci è ancora più evidente l'evoluzione e la crescita di attenzione da parte del pubblico, per un cammino che è appena ripartito con il lancio della nuova stagione, al via dallo scorso 19 marzo per il parco tematico e la settimana successiva, il 24, per Roma World. Un cammino che si va a inserire in un percorso di crescita costante, che ha portato la struttura di Castel Romano, a due passi da Roma, a un +400% in cinque anni, facendolo diventare il quarto parco d'Italia, primo nell'area della capitale. E il merito non si può che attribuire all'Amministratore Delegato del parco, Stefano Cigarini, con cui abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere per farci raccontare questi importanti traguardi e l'ambizioso futuro.
Sette anni in continuo cambiamento
"Quando sono arrivato, questo parco faceva 100.000 visitatori, adesso più di mezzo milione" ci conferma Cigarini, all'alba della sua settima stagione alla guida di Cinecittà World: "Aveva 16 attrazioni e oggi ne ha 40. Non aveva il tipo di progettualità con la divisione in aree tematiche, ridisegnate tramite la vegetazione e i percorsi. La superficie complessiva è la stessa, ma la distribuzione è completamente diversa." È il modello Ikea, ci ha spiegato Stefano Cigarini, i cui percorsi fanno sembrare lo spazio a disposizione molto più ampio di quanto sia in realtà. Un cambiamento e una crescita basati su attività e attrazioni che fossero "media based, immersive e possibilmente sociali", non nel senso di social network ma il cui "risultato finale sia dato dalla sommatoria delle interazioni fatte con le altre persone."
Se attrazioni come Volarium o Jurassic War sono esempi delle prime, quelle media based, con la tecnologia a supporto del racconto di una storia in cui il visitatore viene immerso, Il regno del ghiaccio o la CinePiscina danno il meglio di sé in gruppo, favorendo la socialità e l'interazione tra le persone, che siano o meno amici o familiari. "Il parco è un luogo sociale" ci ha confermato Cigarini, "ci si viene insieme, non da soli, ed è anzi uno dei pochi posti in cui non si fanno consumi che sono paralleli, in cui si condivide tra persone di diverse età."
Un ponte verso il mondo del cinema e della tv
Oltre a questa espansione, si è lavorato molto negli ultimi anni per favorire "l'incrocio col mondo del cinema nel senso tecnico del termine, con la produzione cinematografica" ed anche in questa stagione ce ne sono diverse attive, a cominciare da Il fabbricante di lacrime di Colorado che sta girando sulla Cinecittà Street. Il valore aggiunto è che "quando girano con il parco aperto, i visitatori possono interagire". Già vedere un set attivo può essere interessante per chi non ha mai avuto l'occasione, ma in molti casi si è provato a coinvolgere il pubblico, come comparsa o attore. "Si è passati da Natale a Londra con molti visitatori a fare le comparse indossando cappotti in pieno agosto ad altri in cui alcuni ospiti hanno avuto anche parti più importanti. Si entra al parco da cliente, si esce dopo aver visitato con Raoul Bova."
E proprio Raoul Bova è stato tra quelli attivi al parco in questa stagione, con una fiction di Lux Vide dal titolo I fantastici cinque, in cui è un educatore che lavora con bambini disabili che porta a provare Altair, da Ancona a Roma, per dimostrare che anche un bambino con delle disabilità può fare questo tipo di attività come tutti gli altri coetanei.
Il cinema protagonista, tra anteprime e set
Ma il cinema e l'intrattenimento sono protagonisti a più livelli e si è partiti il 19 marzo con l'anteprima di Dungeons & Dragons: L'onore dei ladri, primo di sessanta eventi da qui al 7 gennaio, anche con un nuovo Palastudio che debutterà a maggio e si affiancherà alle strutture già presenti, parzialmente occupate da una importante produzione internazionale: Those About to Die con Anthony Hopkins nei panni di Vespasiano per la regia di Ronald Emmerich. "Il teatro 1 è il set principale e il set di Ben Hur di Roma World diventerà il Circo Massimo", per una modifica strutturale che si andrà a integrare nello sviluppo futuro del parco e che dal 1° giungo 2024 sarà ambientazione di uno show dal vivo serale, Rome on Fire, "la produzione più ambiziosa e ardita mai fatta, con l'intenzione di fare uno show di cui Roma abbia bisogno, per intercettare l'interesse di turisti che vengono a Roma con un'idea ben precisa in mente."
Le novità della stagione
Se questa sarà la principale novità del prossimo anno, non mancano aggiunte al programma anche per la stagione corrente. "Quest'anno abbiamo quattro novità su Cinecittà World e una su Roma World." La prima novità su Cinecittà World è il nuovo show tipo Scuola di polizia che ha debuttato il 1° aprile all'arena stunt allargata, che ha ora tribune per 1500 posti che è due volte e mezzo la capienza precedente. Inoltre dal aprile apre il già citato Palastudio, "una struttura da 1200 posti a sedere e 4000 in piedi, per eventi e concerti". Ci saranno inoltre due nuovi scivoli di nuova generazione alti 12 metri per l'area acquatica, Acqua World. "Il primo si chiama Vortex ed è un tubo con una serie di effetti speciali lungo il percorso e tagli di luce, con la caratteristica di avere due grandi imbuti in cui si finisce per iniziare a girare come una pallina della roulette, per poi ripartire per gravità. L'altro si chiama Boomerang ed è uno scivolo in cui si viene lanciati, si accelera in gravità libera, si sale sul lato opposto finché non ci si ferma".
Attrazioni estive, quindi, al via il 2 giugno, mentre per Roma World sarà un anno di transizione in attesa che si concluda il lavoro della produzione americana, ma non manca una grande novità: "Il Bosco Magico, un percorso nel bosco con luci, proiezioni e suoni", qualcosa di simile a quanto fatto al giardino botanico per Natale, per dare la sensazione che "il bosco prenda vita al passaggio dei visitatori". Inutile dire che si tratta di uno show serale, che sarà attivo per tutta l'estate fino a settembre, ma gli orari di Roma World differiscono da quelli di Cinecittà World perché da giungo a settembre è aperto dalle 11 alle 9 del mattino dopo, dando la possibilità ai visitatori di fare serata in taverna, assistere allo show di rapaci notturno, l'animazione serale, "ma poi si dorme" perché l'esperienza completa è con il pernottamento in tenda in campeggio.
Spazi da occupare e tanta ambizione
Il progetto di Roma World d'altra parte è a lungo termine, con un piano che si spinge fino al 2030 con successivi ampliamenti per ricostruire progressivamente l'Antica Roma, "che incastoneremo attorno al Circo Massimo" per poi aggiungere le province, dalla Gallia alle province del nord e l'Egitto, per un totale a fine progetto di 70 ettari, due volte e mezzo l'attuale superficie di Cinecittà World, "in cui si può girare nel mondo come era 2000 anni fa". Ma Stefano Cigarini ci ha rassicurati anche sulla possibilità di vedere in Cinecittà World altre attrazioni sul tipo di quelle del blocco originale del parco, più adrenaliniche. "Abbiamo una serie di spazi ancora da sfruttare" come quello nella piazza principale, perché quello è il luogo ideale per la flagship attraction, "perché centrale e visibile da qualsiasi luogo".