Se troviamo davvero assurdo che si stia ancora parlando delle havaianas di Jennifer Lawrence, sfoggiate sotto un abito rosso di Dior (se questo è sinonimo di scandalo, siamo messi male), la lunga epopea di Cannes 2023 si sta lentamente stiracchiando verso il finale. Tra i favoriti continuiamo a segnalare l'apprezzamento verso Fallen Leaves di Aki Kaurismaki, May December di Todd Haynes (ma Fremaux come avrà preso la notizia dell'acquisizione da record da parte di Netflix?), oltre il sempre più lanciato Jonathan Glazer con The Zone of Interest, affiancato da Youth (Spring) di Wang Bing (trovate qui la nostra recensione).
Stampa internazionale invece abbastanza tiepida con lo strepitoso Rapito di Marco Bellocchio. Questione di prospettive? Questione culturale? Chissà. Sta di fatto che l'oggettività nei giudizi (soprattutto in un festival) dovrebbe essere sacrosanta. In questo caso, e non c'entra il campanilismo, rafforziamo un concetto: ci sono opinioni oggettive e opinioni soggettive, tuttavia film come Rapito dovrebbero quantomeno essere accolti con il giusto rispetto.
A Cannes i 100 anni della Warner
Se torneremo senza dubbio a parlare dei film in concorso (a proposito, che fame vedendo The Pot-au-Feu di Anh Hung Tran!), oltre che delle visioni collaterali (ve ne segnaliamo una: Riddle of Fire di Weston Razooli, girato in pellicola, e presentato alla Quinzaine), questa volta vi raccontiamo delle nostre passeggiate serali (quando andiamo in cerca di cibo), e di quando ci siamo imbattuti nelle enormi fotografie di backstage dei film Warner, installate lungo la luminosa Rue Félix Faure. Da Quei bravi ragazzi al Batman di Tim Burton, da Matrix a Blade Runner a Joker. Una passerella fotografica organizzata in occasione di 100 Years of Warner Bros, documentario diretto da Leslie Iwerks che, appunto, celebra il centenario di una tra le più iconiche Major di Hollywood. Una celebrazione lunga un anno (quest'estate torneranno in sala grandi classici come Casablanca, Interstellar, L'Esorcista), a cui si aggiunge appunto il documentario di Leslie Iwerks, presentato nella sezione Cannes Classics.
Cannes 2023, giorno 8: Barbara Ronchi e Fausto Russo Alesi, il (vero) talento sulla Croisette
Cannes 2023, mancano i guizzi
100 Years of Warner Bros ripercorre la storia completa della Warner Bros., diviso in quattro parti e stracolmo di interviste ai registi, agli attori, ai dirigenti. Da George Clooney a Constance Wu, da Clint Eastwood a Robert De Niro e Gal Gadot. Voci, volti e nomi che hanno segnato cento anni di trionfi (e pure di qualche scivolone, come il Batman e Robin che ha pericolosamente minacciato il franchise), a cui Cannes dedica largo spazio. Una delle tante activities collaterali di una 76esima edizione che, a tre giorni dalla fine, ha regalato ben pochi picchi.
La qualità dei film presentati in Concorso è buona ma non eccellente (ripetiamo, in attesa de La chimera, Rapito potrebbe essere il migliore, insieme a Monster di Kore-eda), così come sono sterili le classiche polemiche di turno. L'ultima? La litigata di Tom Hanks e sua moglie Rita Wilson con un addetto del Palais. Le foto hanno fatto il giro del mondo, ma non è ancora chiaro perché i due, presenti sul red carpet di Asteroid City (qui la nostra recensione), si siano risentiti. Sul tappeto rosso ci sono delle regole abbastanza ferree da seguire: l'arrivo, lo stop per i fotografi, l'uscita. Tutto schedulato, tutto rigoroso. Secondo la ricostruzione del momento, sembra che le indicazioni rivolte alla coppia non siano state chiare. Sì, lo sappiamo: incidente spicciolo, ma a due giorni dalla fine, ci stiamo aggrappando a tutti pur di rimanere svegli...