Aurora e Fru: “Vi raccontiamo cos'è il The Jackal Meta-Show!”

"Un progetto che guarda al futuro". Aurora Leone, Fru, oltre a Manuela Cacciamani di One More Pictures, e tutti i partner coinvolti, raccontano cos'è The Jackal Meta-Show, ovvero il primo evento dei The Jackal nel multiverso. Quando? In diretta il 14 luglio alle 12.30!

Aurora e Fru: “Vi raccontiamo cos'è il The Jackal Meta-Show!”

Un altro mondo, qualcosa che rivoluziona il concetto di raccontare e sentire le cose. Del resto, siamo in un'epoca di cambiamenti che comportano rivoluzioni linguistiche, tecnologiche e digitali. L'arte diventa materia interscambiabile e interconnessa, legandosi alla rete e alla comunità. Questo, tra i tanti, uno dei concetti dietro l'evento l'evento interattivo The Jackal Meta-Show. 4 attori, 2 robot, infiniti universi, che si terrà il 14 luglio alle ore 12.30. Un progetto nato da un'idea di Manuela Cacciamani e Gennaro Coppola che la producono con One More Pictures. Al loro fianco, una nutrita schiera di partner: TIM, Rai Cinema, The Jackal, Giffoni Innovation Hub, Twiceout, Centro di Competenza Meditech, Netweek, Comune di Frosinone.

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Cosa c'entrano i The Jackal? Semplice: il concept della live è nato proprio da un loro soggetto, spiegato in conferenza stampa da Aurora Leone e Fru: "A volte la tecnologia ci fa paura, ma può essere anche una via per unire il racconto organico con l'esperienza di stare davvero sul set con noi. In The Jackal Meta-Show ci saranno sorprese: robot, pacchi, professori... Vi ritroverete nel backstage insieme a noi!". Nello specifico, il progetto, presentato al Museo MAXXI di Roma, si struttura attraverso modalità di fruizione diversa, su diversi canali distributivi: la versione lineare, che noi commenteremo in un Watch Party su Twitch, è sul Canale Youtube dei The Jackal, poi sarà in versione VR 360° sul sito www.thejackalmetashow.it e ancora nella sala cinema VR del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Un'esperienza immersiva

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Più nel dettaglio, The Jackal Meta-Show è considerabile come un progetto di sperimentazione costruito con reti e servizi per il settore audiovisivo, il tutto basato sulla tecnologia 5G, nonché realizzato in quattro location simultanee: Roma, Frosinone, Latina, Napoli. Dietro la sperimentazione, però, c'è la sostanza, diventando uno show didattico e divertente di cinquanta minuti, in cui il pubblico - come detto da Fru e da Aurora! - si ritrova sul set insieme ai The Jackal. Il tutto mediante una rete 5G e camere a 360°. Insomma, un'esperienza totalmente immersiva che porta lo spettatore a vivere in prima persona la produzione del video L'università del multiverso. Grazie all'interattività, si può passare da un ambiente all'altro, e seguire Aurora, Fru, Ciro e Fabio. All'interno, però, un'altra storia ancora: quella di un pacco!

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"Il progetto si basa su tre fattori: talento, trama, tecnologia", spiega Manuela Cacciamani, Founder di One More Pictures "Sono cresciuta dentro Cinecittà, ma amo la tecnologia. Quando sono stata invitata in ANICA, e ho conosciuto il bando, ho capito che poteva esserci spazio per creatività e sperimentazione. Un bando scritto in maniera complessa, ma avevo intuito che si poteva tirare fuori un un'opportunità. E ho pensato: chi in Italia può rappresentare questo, con dote artistica? I The Jackal! Hanno una professionalità incredibile, e si sono lanciati nello scrivere questa commedia studiando la complessità di questa tecnologia".

The Jackal Meta-Show: 4 attori, 2 robot, infiniti universi, in diretta il 14 luglio alle 12:30

Come funzione The Jackal Meta-Show?

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The Jackal Meta-Show. 4 attori, 2 robot, infiniti universi si è classificato al primo posto nel bando 5G audiovisivo finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, come spiega Donatello Proto, Dirigente della Direzione generale per i servizi di comunicazione del MIMIT: "Il nostro compito è supportare le imprese, in questo caso le imprese creative. Sembrano due mondi lontani, ma riescono invece a dialogare molto bene. Questo è il primo di undici progetti. La tecnologia è uno strumento di supporto, e mai sostitutiva. Dobbiamo saper governare questa tecnologia, per aiutare imprese e professionalità. Soggetti diversi possono lavorare insieme. Ci saranno ulteriori iniziative, a breve lanceremo un nuovo bando: lavoreremo con avatar personalizzati, che riprodurranno le nostre identità digitali, creando ecosistemi e partenariati, bisogna fare rete e coniugare queste realtà".

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Le fa eco Gennaro Coppola, CEO di One More Pictures: "Il progetto nasce da una sfida, dato che era diviso in quattro sezioni progettuali. Abbiamo avuto l'idea di accorpare il tutto, dall'evento live alla didattica a distanza. Come tutti i progetti audiovisivi si arriva ad una realizzazione di novanta minuti, su cui hanno lavorato duecento persone. Figure diverse, tra sceneggiatori e tecnici del 5G. Una sfida importante. Come funziona? Otto camere che si possono alternare, ed è l'utente a scegliere il punto di vista. La regia, anzi, le tre regie, si occupa dei contenuti web, poi connessione con i visori, e con il canale di YouTube dei The Jackal. Sempre partendo da una ripresa a 360°. E poi c'è la sala DAD: un professore di Roma, tramite realtà aumentata, farà una lezione ad alcuni studenti di Napoli"

"Il domani è già presente"

Se parliamo di 5G, il riferimento non può non andare a TIM, che grazie ad un'architettura di rete ha realizzato il collegamento tra i set. "Dietro questo progetto c'è il lavoro di Tim", dichiara Sabina Straluzzo di TIM, "Il 5G è una definizione dinamica, si distacca dalle tecnologie in quanto c'è più velocità, c'è meno latenza. E questo ci permette di mettere in collegamento diverse strutture con una sinergia che suggerisce la stessa posizione. Penso agli alunni, che tramite la realtà aumentata hanno affrontate gli studi. Diverse sedi, diversi fruitori, ma tutti presenti nello stesso momento".

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Una transizione digitale supportata da Angelo Giuliano, che con Mediatech svolge un lavoro fondamentale: "Eravamo affascinati da questa sfida, dovevamo mixare diverse tecnologie, e abbiamo costruito applicazioni funzionali per far sì che gli studenti potessero collegarsi. Sugli audiovisivi ci puntiamo, e la sperimentazione del 5G è fondamentale. Così come la virtualizzazione, abbiamo un laboratorio di Metaverso abbastanza avanzato". Sul lato tecnico, interviene anche Gabriele Giuliani, CEO e Founder di Twiceout "Curiamo l'aspetto tecnico e siamo a disposizione del regista. Lavoriamo a 360°, ma poi deve essere lavorata per una visione bidimensionale. Quello che viene fatto nel progetto è già stato messo in atto, ma singolarmente è la prima volta".

Il contributo dietro The Jackal Meta-Show non è solo tecnico, ma anche legato all'industria cinematografica, come sottolinea Luca Tesauro, CEO Giffoni Innovation Hub "Dove sta andando la nuova generazione? Andiamo avanti con alcune tematiche, e la tecnologia è uno spunto. Tramite la tecnologia i ragazzi possono apprendere un lavoro. E il cinema è uno spunto per raccontare il mondo dell'intrattenimento. Come Giffoni siamo sempre presenti nei nuovi progetti". Coinvolta anche Netweek, rappresentata in conferenza da Patrizia Polidori "Siamo una rete che nasce da lontano. Siamo locali con vocazione globale. Accogliamo il linguaggio del futuro, rispettando anche la tradizione. Un gruppo che guarda al futuro: un domani che è già presente. Non possiamo che accogliere con entusiasmo il progetto".