Sono giornalista e critico cinematografico, sia nella bio di Instagram che nell’Albo professionale. Credo che Elvis sia ancora vivo, rivorrei indietro il Festivalbar, mi piacciono i colori al neon e amo i personaggi storti, fallibili, irrequieti. Non posso vivere al dì fuori di Roma, e se lo faccio scelgo solo New York. Perché il tramonto riflesso sul Chrysler Building è lo spettacolo più bello del mondo. Il cinema l’ho conosciuto nella videoteca sotto casa, che oggi è diventata una frutteria, noleggiando i film con Bruce Willis. Il film preferito lo scelgo senza pensarci troppo: Guida Per Riconoscere i Tuoi Santi di Dito Montiel. La serie tv? Non c’è nulla di meglio rispetto a Mad Men. Movieplayer.it è un ritorno, come Michael Jordan nel 1995 con i Chicago Bulls. Qui, giorno per giorno, scrivo e recensisco, approfondisco di film e di serie, e poi intervisto e chiacchiero con attori, attrici, registi. E sempre su Movieplayer.it seguo tre rubriche Twitch: cinema e sport, cinema indipendente americano e cinema italiano. Amo gli animali. Ho due cani, uno a spasso tra le stelle, l’altro che insegue i piccioni di Villa Borghese.
News e articoli
-
Files of the Unexplained: fenomeni inspiegabili, la recensione: storie assurde per una curiosa docu-serie
Files of the Unexplained: fenomeni inspiegabili? Nella nostra recensione vi raccontiamo perché la docu-serie Netflix riesca a soddisfare (più o meno) la vostra voglia di scoprire vicende assurde e inspiegabili.
-
Tatami: l'unione artistica (e politica) di Zar Amir e Guy Nattiv e il judo come perimetro di rivoluzione
"Oggi fare cinema è una sfida complessa, e per questo ci abbiamo messo amore". La nostra intervista a Zar Amir (anche protagonista) e Guy Nattiv, registi dello splendido Tatami.
-
Fabbricante di lacrime, la recensione: uno young adult fin troppo enfatizzato
La recensione di Fabbricante di lacrime: Alessandro Genovesi adatta su Netflix il romanzo di Erin Doom (vero e proprio caso letterario) per un film che trascrive (in modo emotivamente artificiale) invece che re-interpretare. Protagonisti Caterina Ferioli e Simone Simone Baldasseroni.
-
Giusy Ferreri, Il meglio di te e la musica come rivoluzione
"Il cinema? Come la musica dovrebbe essere insegnata a scuola". La nostra intervista a Giusy Ferreri, alla sua prima cinematografica con il brano originale Il meglio di te, protagonista nell'omonimo film con Maria Grazia Cucinotta. In onda su Rai1 il 3 aprile.
-
I candidati ai David di Donatello 2024? Nel segno della qualità. E nel segno di Paola Cortellesi
C'è ancora domani batte ogni record di candidature (per un'esordiente!), segnando in anticipo l'edizione 69 dei David di Donatello. In mezzo? Gli altri interessanti debuttanti (tutti over 40...), la "sorpresa" L'ultima notte di Amore, e quel sogno chiamato Liberato.
-
Romana Maggiora Vergano, c'è ancora domani per essere felici
"La mia generazione? Siamo audaci, liberi e meravigliosamente irrisolti". Roma, il set di C'è ancora domani, il coraggio di cambiare. Ovvero, la nostra intervista ad un'attrice simbolo di un nuovo modo di fare (e pensare) il cinema: Romana Maggiora Vergano.
-
Zamora, la recensione: l'esordio di Neri Marcorè? Garbo, umorismo e il calcio che spiega la vita
La recensione di Zamora: il primo film di Neri Marcorè ci porta nell'Italia briosa dei 60s, per una storia che rispecchia a pieno lo spirito cortese del proprio autore. Al cinema dal 4 aprile.
-
Michelangelo - Santo e Peccatore, la regia di Chiara Battistini e un documentario emozionante e rivelatorio
Roma, il sacro e il profano: alla scoperta di Michelangelo Buonarroti nel documentario diretto da Chiara Battistini e scritto da Filippo D'Antuono. Disponibile su Sky e in streaming solo su NOW.
-
C'è ancora domani, Testaccio e il cuore di mamma Roma: alla scoperta delle location del film
Testaccio, Monti, Torpignattara, dal centro alle borgate di Roma: vi portiamo alla (ri)scoperta di C'è ancora domani tramite le location scelte per il film, disponibile in streaming su NOW.
-
Il Centro Sperimentale, la presidenza di Sergio Castellitto e una scuola di sogni e di mestieri
"Progetti, interazione, scambio, libertà: vi racconto il futuro del CSC". Il nostro incontro con Sergio Castellitto, neo-presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia.
-
Testament: La Storia di Mosè, la recensione: tra storia, religione e... telenovela
La recensione di Testament: La Storia di Mosè, un po' documentario e un po' fiction, la docu-serie ripercorre la figura storica religiosa cogliendone i tratti più spettacolari. Il risultato? Un po' troppa enfasi...
-
Se potessi dirti addio: misteri e passione nella ficiton con Gabriel Garko e Anna Safroncik
Simona Izzo e Ricky Tognazzi dirigono la serie Se potessi dirti addio, in onda su Canale 5 dal 29 marzo e in streaming su Mediaset Infinity.
-
The Beautiful Game, la recensione: una bella (e solidale) storia per un film sportivo troppo gracile
La recensione di The Beautiful Game: Bill Nighy protagonista di uno sport movie che ha per sfondo la Homeless World Cup. Spirito nobile, struttura troppo artificiale. In streaming su Netflix dal 29 marzo.
-
Sulla rotta di Pechino Express insieme a Fabio ed Eleonora Caressa
"Il viaggio? Assurdo e imprevedibile, ma ci ha fatto uscire dalla comfort zone". La nostra intervista a I Caressa, coppia protagonista dello show Sky Pechino Express - La rotta del dragone.
-
Giusy Buscemi, Vanina e l'importanza di mettersi alla prova
"Una brava attrice? Come essere una brava detective: ci vogliono fiuto, empatia, tenacia, spirito di squadra". La nostra intervista a Giusy Buscemi, protagonista della serie Vanina - Un vicequestore a Catania. In onda su Canale 5 dal 27 marzo e in streaming su Mediaset Infinity.
-
Riposare in pace, la recensione: un dramma fin troppo approssimativo
La recensione di Riposare in pace: su Netflix un film argentino che non riesce a sviluppare al meglio l'interessante idea iniziale. Protagonista, Joaquin Furriel.
-
Studio Battaglia 2: i punti di forza della serie secondo Lunetta Savino, Carla Signoris, Marina Occhionero
Il tema del workaholic, e poi il set, le aspettative, i personaggi, il successo: Lunetta Savino, Carla Signoris, Marina Occhionero raccontano le nuove puntate della serie Rai Studio Battaglia.
-
Ivan Boragine e i sogni di un attore: da Gomorra a Il diavolo è Dragan Cygan
Napoli, il set, Edward Norton, il lavoro dell'attore e poi il cinema di genere: Ivan Boragine si racconta nella nostra intervista.
-
Call My Agent – Italia 2: perché quello che vedete è tutto (quasi) vero!
La seconda stagione di Call My Agent - Italia ci ha fatto ridere, e molto. Il motivo? Perché dentro c'è uno spaccato reale legato al mondo del cinema italiano, di cui siamo diretti testimoni. Il tutto rivisto dal linguaggio umoristico e brillante di Lisa Nur Sultan. Su Sky e NOW.
-
Uomo d'acciaio, ovvero Arnold Schwarzenegger prima di Arnold Schwarzenegger
Uomo d'acciaio - Pumping Iron, documentario del 1977 disponibile su Netflix, oltre trattare il mondo del culturismo, è una sorta di macchina del tempo, che ci riporta indietro quando i muscoli di Arnold Schwarzenegger erano sinonimo di un mondo in cambiamento.
-
Eravamo bambini, tra violenza e solitudine: Marco Martani e i protagonisti spiegano i temi del film
"Il cinema racconta il passato? Perché l'uomo ha deciso di auto-estinguersi". Eravamo bambini: la nostra intervista al regista Marco Martani e ai protagonisti Alessio Lapice, Lucrezia Guidone, Francesco Russo, Giancarlo Commare, Romano Reggiani.
-
Shirley: in corsa per la Casa Bianca, la recensione: quando un biopic non riesce a coinvolgere
La recensione di Shirley: in corsa per la Casa Bianca: la storia vera della deputata Shirley Chisholm - prima black woman ad essere nominata al Congresso - viene raccontata senza la giusta grinta nel biopic con protagonista Regina King. In streaming su Netflix.
-
Studio Battaglia 2: le novità secondo Barbora Bobulova, Thomas Trabacchi e Giorgio Marchesi
Barbora Bobulova, Thomas Trabacchi e Giorgio Marchesi raccontano la seconda stagione di Studio Battaglia nella nostra video intervista. Le nuove puntate in onda su Rai1 dal 19 marzo.
-
Civil War, recensione: un film che dovremmo vedere tutti (compreso il presidente USA, chiunque sia)
La recensione di Civil War: il film di Alex Garland, oltre ad essere uno dei migliori titoli del 2024, è una digressione sul potere delle storie raccontate dai giornalisti, facendoci immergere nell'ipotetico (?) futuro post-Capitol Hill. Perché ormai è chiaro: gli USA sono sull'orlo di una crisi di nervi. Al cinema dal 18 aprile.
-
Fatale – Doppio inganno, la recensione: sfiorando il guilty pleasure con Hilary Swank
La recensione di Fatale - Doppio inganno: a tratti divertente da seguire, e sicuramente capace di intrattenere, il film di Deon Taylor è un thriller che vorrebbe essere torbido, rivelandosi invece innocuo. In streaming su Netflix.
-
Back to Black: Marisa Abela, Camden Town e tutto quello che sappiamo sul film
Il cast, le location, la musica: Amy Winehouse torna al cinema nell'atteso biopic Back to Black. Protagonista, la rivelazione Marisa Abela. Al cinema da aprile.
-
Le Mans '66 – La grande sfida: la storia vera dietro il film con Matt Damon e Christian Bale
Chi erano Carroll Shelby e Ken Miles? Ce lo racconta James Mangold in Le Mans '66 - La grande sfida, arrivato su Netflix dopo il successo del 2019.
-
Mano de Hierro, la recensione: dalla Spagna una sorprendente serie crime
La recensione di Mano de Hierro: tanto ragionata quanto dinamica, e sfruttando al massimo una location interessante, la serie con Eduard Fernández potrebbe essere l'inizio di una nuova saga criminale. In streaming su Netflix.
-
Race for Glory – Audi vs Lancia, la storia vera di Cesare Fiorio rivista da Riccardo Scamarcio
"Il nostro è un film artigianale, che punta all'emozione e all'umanità". Stefano Mordini, Riccardo Scamarcio e Volker Bruch raccontano Race for Glory nella nostra video intervista.
-
Ferrari, Michael Mann, il tifo agli Oscar: ma la reverenza verso i grandi registi è necessaria?
Scindiamo il tifo dall'oggettività, e ormai con la giusta distanza andiamo a rafforzare un'idea: Ferrari, arrivato su Sky e Prime Video, non è il miglior film di Michael Mann. Eppure, sembra esserci un retaggio sacrale nei confronti dei grandi registi. Anche quando sono in nomination agli Oscar.