Suspiria tra i film con la miglior fotografia del 2018

Indiewire ha proposto la sua classifica dei 10 film con la miglior fotografia del 2018, in testa Suspiria di Luca Guadagnino.

Indiewire ha stilato la classifica dei 10 film con la miglior fotografia del 2018. A svettare in testa alla classifica troviamo Suspiria di Luca Guadagnino. Ecco la top 10.

10 - Distant Constellation

Il setting del documentario di Shevaun Mizrahi è una casa di riposo turca, un edificio che svetta su una città ricostruito ai suoi piedi. Mizrahi, che ha girato il documentario da sola, trasforma l'edificio in una una torre eterea di luci invernali che accompagnano le memorie degli anziani.

9. Burning

Burning - L'amore brucia: una scena del film
Burning - L'amore brucia: una scena del film

La prima parte del film diretto da Lee Chang-dong si propone come un film naturalistico, ma dopo che i protagonisti fumano erba e danzano sotto il sole, la pellicola si trasforma in una versione allucinata de La donna che visse due volte filtrata dalla sensibilità di Haruki Murakami. La fotografia di Kyung-pyo Hong non rispecchia perfettamente questa transizione, ma si pone in modo organico con l'immagine che c'è sullo schermo.

8. We the Animals

La pelle, il colore, il calore poetico e intimo dell'estate. We the Animals è il film con il più bel tessuto luminoso dell'anno e ciò che è particolarmente rimarchevole sul film girato in 16mm è l'assenza di una dimensione nostalgica a cui viene preferito il realismo poetico. Il direttore della fotografia Zak Mulligan filtra la luce estiva in modo da percepirla come distante, sfuggente, crepuscolare, il film sembra girato nelle ultime ore prima del tramonto.

7. Se la strada potesse parlare

Se La Strada Potesse Parlare Kiki Layne Stephan James
Se la strada potesse parlare: Kiki Layne e Stephan James in un momento del film

L'adattamento di James Baldwin in una Harlem del passato attinge alla poetica del cinema d'arte europeo nell'approccio visivo. Il linguaggio visivo del film tiene un piede nel melodramma in technicolor della Hollywood anni'50 e l'altro nel realismo dei grandi fotografi che hanno catturato Harlem al suo nadir economico.

6. A Beautiful Day

You Were Never Really Here - Joaquin Phoenix nel film
You Were Never Really Here - Joaquin Phoenix nel film

Il film con Joaquin Phoenix è stato paragonato a un moderno Taxi Driver per la rappresentazione di una New York feroce, caotica, folle. Con la regista Lynne Ramsay c'è sempre una linea ambigua su dove il suo lirismo visivo si interrompe e inizia la fotografia, ma stavolta la collaborazione con il direttore della fotografia Thomas Townend è perfetta.Per un film con pochissimi movimenti di macchina, c'è sempre un senso di energia e disagio che cattura lo spettatore.

5. La favorita

La Favorita Emma Stone
La favorita: Emma Stone in un momento del film

Il regista Yorgos Lanthimos voleva creare un film storico ambientato nell'opulenza del castello della Regina Anna, ma senza utilizzare luci artificiali. Il regista greco ha girato con lenti grandangolari da 6 e 10mm, così vediamo la macchina da presa correre da una parte all'altra seguendo i personaggi e sfruttando la luce naturale della location.

4. L'isola dei cani

Wes Anderson prosegue nel suo percorso di creazione di un universo visivo personalissimo nel suo film in stop motion che denuncia le influenze di Akira Kurosawa e Orson Welles. il tutto realizzato con la collaborazione del direttore della fotografia Tristan Oliver, autori di incredibili immagini che giocano sui contrasti luci/ombre.

3. Annientamento e Mission: Impossible - Fallout

Annientamento: Natalie Portman e Jennifer Jason Leigh in una scena del film
Annientamento: Natalie Portman e Jennifer Jason Leigh in una scena del film

le due pellicole, entrambe targate Paramount, godono della presenza del direttore della fotografia Rob Hardy che ha utilizzato il budget consistente per integrare la dimensione fantastica col foto-realismo. Le sue immagini sono intense, viscerali, d'atmosfera e al servizio del genere.

2. Cold War

Cold War: Joanna Kulig in un momento del film
Cold War: Joanna Kulig in un momento del film

Il direttore della fotografia Lukasz Zal torna a collaborare con Pawel Pawlikowski dopo Ida realizzando un'altra sinfonia di immagini in bianco e nero. Zal gioca sui contrasti penetrando in profondità in spazi e location, forte dei mesi di preparazione in cui, insieme a Pawlikowski, ha pianificato l'elegante look della pellicola.

1. Suspiria

Luca Guadagnino e il direttore della fotografia Sayombhu Mukdeeprom hanno creato una ricca palette per la rilettura del classico dell'orrore di Dario Argento realizzando immagini di enorme opulenza, eleganza e precisione. L'effetto sconvolgente è dato dalla stratificazione di livelli: la pelle color porcellana, la sinfonia di colori cangianti, la luce argentea invernale, il rosso dei costumi delle ballerine (qui la nostra recensione di Suspiria).

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