Star Wars: l'interprete di Jar Jar Binks spiega perché la trilogia sequel non funziona

Ahmed Best, interprete del gungun Jar Jar Binks, ha detto la sua sull'ultima trilogia di Star Wars spiegando i motivi per i quali secondo lui non ha funzionato.

L'attore Ahmed Best, interprete del personaggio di Jar Jar Binks nella trilogia prequel di Star Wars, ha detto la sua sugli ultimi film della saga, raccontando il perché secondo lui non hanno per niente funzionato.

Ahmed Best crede, infatti, che gli ultimi film Disney dedicati a Star Wars e alla famiglia Skywalker non abbiano funzionato perché crede che si siano allontanati troppo da ciò che George Lucas inizialmente intendeva per il franchise. George Lucas aveva sempre pensato che il franchise di Star Wars fosse dedicato ai bambini e, secondo l'attore, Star Wars: Il risveglio della forza e gli altri due capitoli probabilmente non sono stati pensati per loro come il primo set di film e i prequel: "Da allora Star Wars è cresciuto molto e non c'è più molto per i bambini. È diventato per i millennial e la generazione X come me...quindi i bambini sono esclusi e devono guardare la serie animata per ottenere la loro dose di Star Wars, o La Minaccia Fantasma che è davvero un film per bambini"

Se è vero quello che dice Ahmed Best, bisogna anche ricordare quanto siano cambiati i tempi rispetto all'uscita di Star Wars: Un nuova speranza, film che ha aperto la strada a tutto l'universo cinematografico di George Lucas. Rispetto agli anni '70, oggi il pubblico si aspetta dettagli e storie diverse, cosa che J.J. Abrams è stato attento a notare, cercando di portare sul grande schermo ciò che le persone si aspettavano dai suoi prodotti.

Star Wars: Jar Jar Binks è trending topic su twitter e i fan della saga non hanno idea del perché

Ahmed Best ha vissuto degli alti e bassi sin dal primo momento in cui è diventato Jar Jar Binks in Star Wars ep. I - La minaccia fantasma. Ha sempre raccontato di come i commenti negativi ricevuti negli anni dai fan della saga abbiano influenzato la sua salute mentale, ma da allora ha imparato molto sul franchising e crede che siano i bambini a tenerlo ancora in vita grazie alla loro positività.