Michael Wolf Snyder, morto a 35 anni l'addetto al suono di Nomadland, Chloé Zhao: "Mi mancherà sempre"

Michael Wolf Snyder, l'addetto al suono di The Rider e Nomadland, è morto a 35 anni; il giovane si è suicidato nella sua casa di New York.

Michael Wolf Snyder è morto a soli 35 anni: l'addetto al suono di molti film, tra cui Nomadland e The Rider, si è suicidato alcuni giorni fa. Ad annunciare la triste notizia è stata la zia del giovane con un post condiviso su Facebook in cui riporta le parole del padre David.

Cathy Snyder ha condiviso questo messaggio: "Michael si è tolto la vita la scorsa settimana e non è stato scoperto quanto accaduto fino a quando sono andato a controllare se stesse bene lunedì, avendo interrotto i contatti da vari giorni. Ha sofferto di una grave depressione per molti anni. Per molte persone questa è una malattia che cresce e decresce nel corso degli anni. Sono sicuro che sia stato difficile per Michael trascorrere la maggior parte dell'anno da solo nel suo piccolo appartamento nel Queens, dovendo affrontare il coronavirus".
David Snyder ha sottolineato di aver condiviso la notizia nella speranza che possa aiutare gli altri a capire la gravità dei problemi che potrebbero affrontare le persone amate. Il padre di Michael ha aggiunto che il figlio sembrava essersi ripreso e aver trovato gioia e forza all'idea di poter tornare a lavorare. Michael Wolf Snyder, invece, è purtroppo morto prima della vittoria di Nomadland ai Golden Globe.

Il sound mixer ha iniziato a lavorare nel 2011 in occasione di Occupant di Henry Miller e aveva collaborato a numerosi progetti. Nel 2014 aveva scritto, prodotto e realizzato il cortometraggio Jodie's Way e nel 2017 era entrato a far parte del team al lavoro su The Rider, diretto da Chloe Zhao, tornando a collaborare con la regista in occasione di Nomadland.

La filmmaker ha dichiarato: "Michael era le mie orecchie, mi guardava annuendo con un sorriso felice o le lacrime agli occhi, o alle volte mi segnalava in modo discreto di fare un altro ciak. Durante The Rider - Il sogno di un cowboy Wolf mi ha suggerito un'idea che abbiamo poi realizzato in occasione di Nomaldnad: registrare i suoni più a lungo rispetto a quanto avessimo bisogno avendo una possibilità di provare la sensazione del silenzio. Dopo esserci dati da fare in ognuna delle location ci sedevamo, in silenzio, ci mettevamo in ascolto, ascoltavamo e rendevamo onore al mondo e alle persone che erano intorno a noi. Mi mancherà sempre. Sarà sempre con me sul set, ciak dopo ciak, e nel silenzio di ogni rumore di sottofondo. Ci rivedremo lungo la strada, amico mio".