La Bella e la Bestia: la Disney non realizzerà un sequel

Uno dei produttori della versione live-action con Emma Watson e Dan Stevens ha parlato dei progetti dello studio. Non si escludono però prequel o spinoff.

La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens danzano in una scena del film
La Bella e la Bestia: Emma Watson e Dan Stevens danzano in una scena del film

Il successo ai box office del film La Bella e la Bestia, che ha superato i 400 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo dopo solo pochi giorni dal suo arrivo nelle sale, non sembra destinato a dare vita ad altri capitoli della storia di Belle e della Bestia, almeno non in forma di sequel diretti.
Sean Bailey, tra i produttori del lungometraggio, ha parlato dei risultati ottenuti e ha spiegato: "Il merito va a Bill Condon, David Hoberman e Todd Lieberman e al meraviglioso cast. Abbiamo lavorato al progetto per cinque o sei anni, e poi per 18 mesi e quasi due anni. Si trattava di un progetto serio e drammatico inizialmente e le sceneggiature riflettevano questa idea. All'epoca non era un musical. Ma non riuscivamo a trovare l'approccio giusto, è stato Alan Horn a proporre l'idea di ricreare le caratteristiche originali del film Disney. Abbiamo capito che c'era un vantaggio nell'usare le canzoni. Cosa c'è di sbagliato nel far di nuovo sentire ragazzi gli adulti?". L'accoglienza è stata particolarmente positiva: "Ho fatto un salto in alcuni cinema. Sentire il pubblico applaudire, provare un senso di gioia in un periodo complicato del mondo è sicuramente qualcosa di gratificante".

Horn ha inoltre voluto Emma Watson come protagonista, dopo aver seguito il suo lavoro mentre lavorava alla Warner Bros nell'epoca di Harry Potter: "Sapevamo il suo desiderio di mostrare Belle in una versione diversa, proponendo qualche innovazione rispetto al film del 1991. Emma incarna quegli elementi nella sua vita e li ha mostrati nella sua performance".

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Il costo della produzione del lungometraggio è arrivato a quota 160 milioni ma il film ha già coperto le spese superando i 375 milioni che avrebbero equilibrato le spese. Lo studio, attualmente, non ha intenzione di realizzare sequel pur non escludendo del tutto la valutazione di idee di spinoff o prequel. In futuro saranno comunque i classici arrivati nei cinema prima del 2000 al centro di eventuali versioni live action.