Justice League, Ray Fisher condivide nuove accuse: "I vertici Warner sono colpevoli per le discriminazioni"

Ray Fisher ha condiviso nuove accuse nei confronti dei vertici della Warner Bros per i problemi emersi durante la realizzazione di Justice League.

Ray Fisher è tornato ad accusare i vertici di Warner Bros condividendo nuovi dettagli dei problemi affrontati sul set di Justice League durante le riprese aggiuntive con la guida di Joss Whedon.
L'interprete di Cyborg ha pubblicato un lungo intervento su Twitter in cui riporta le dichiarazioni razziste che sarebbero state pronunciate dai dirigenti dello studio e che gli sono state riferite alcuni mesi fa.

Ray Fisher ha scritto online: "Prima delle riprese aggiuntive di Justice League avvenute nel 2017, ci sono state conversazioni razziste e discriminatorie che hanno visto coinvolti, in più occasioni, i dirigenti di Warner Bros. Pictures: Toby Emmerich, Geoff Johns e Jon Berg.
Se fossi stato consapevole in tempo reale di queste conversazioni, le avrei affrontate in quel periodo. Non ne sapevo nulla, tuttavia, fino all'estate 2020 quando alcuni individui presenti a quegli incontri si sono sentiti a proprio agio nel condividere quello a cui avevano assistito in prima persona. Per quanto riguarda le questioni che coinvolgono la razza, cerco sempre di dare il beneficio del dubbio a chi potrebbe non essere consapevole dei propri pregiudizi. Ma quando hai dei dirigenti di uno studio (in particolare Geoff Johns) che dicono 'Non possiamo avere un uomo nero arrabbiato al centro del film' e poi questi dirigenti usano il loro potere per ridurre e rimuovere tutte le persone nere da quel film, non hanno più il diritto al beneficio del dubbio
".
L'attore ha sottolineato: "Toby, Geoff e Jon non erano inconsapevoli dei loro pregiudizi. Hanno capito totalmente bene che la retorica razzista che hanno scelto di considerare in quegli incontri era offensiva, discriminatoria e inaccettabile. Inoltre hanno osato non dire quelle cose a me, o a qualsiasi altra persona nera coinvolta nel film.".
Fisher ha poi sostenuto che gli siano state fatte delle richieste problematiche come "di 'interpretare Cyborg come Quasimodo' e obbligando a rigirare una scena in modo che potessero sottolineare l'esistenza del pene di Cyborg. Sfortunatamente questi erano solo alcuni dei problemi. Sappiamo ora che la leadership di Warner Bros. Pictures ha mentito al cast e alla troupe di Justice League (e al mondo) sul fatto che Zack Snyder avesse scelto Joss Whedon per concludere il film".
Ray ha ribadito le sue accuse: "La verità continuerà a emergere. E mentre lo farà ci saranno probabilmente dei tentativi di dare tutta la colpa a Kevin Tsujihara e Joss Whedon. Ma Geoff Johns ha lavorato da vicino con Joss per modificare l'intero script di Justice League. E anche se Goff non è stato indicato come co-sceneggiatore del film, certamente è stato un sostenitore della discriminazione basata sulle questioni razziali che è avvenuta durante le conversazioni con Toby e Jon".

L'attore, prima di concludere il suo intervento con una citazione di Coretta Scott King, ha ringraziato chi ha partecipato all'indagine relativa a quanto accaduto sul set di Justice League e condiviso la verità, sostenendo inoltre che Walter Hamada deve chiedere scusa alle persone coinvolte.