Il Signore delle Formiche: aumenta il numero degli schermi per il film di Gianni Amelio

Il Signore delle Formiche continua ad essere primo al box office italiano e la pellicola di Gianni Amelio, distribuita nelle sale da 01Distribution, ha appena ottenuto altri 50 schermi nel nostro paese.

Il Signore delle Formiche di Gianni Amelio si è imposto al box office conquistando la prima posizione negli incassi e, attualmente in programmazione in 420 schermi, da oggi sarà presente in 470 cinema italiani: un'altra grandissima notizia per il cinema italiano e per tutta l'industria.

Signore Formiche Luigi Lo Cascio
Il signore delle formiche: Luigi Lo Cascio in primo piano

"Dopo essere stato secondo, nel primo weekend di uscita, solo al blockbuster Minions 2, il bellissimo film di Gianni Amelio da lunedì è al primo posto del box office italiano", dichiara Luigi Lonigro, Direttore di 01 Distribution. "In un mercato che ancora stenta a decollare, gli incassi e le presenze riscontrate per 'Il signore delle formiche' dimostrano che finalmente si sta riattivando quella fascia di spettatori che, più di ogni altra, è stata allontanata dalle sale cinematografiche dai timori e dalle prescrizioni sanitarie post pandemiche: quello stesso target di pubblico che sta generando uno straordinario passaparola che trova conferma negli incassi del film, in continua crescita".

Il signore delle formiche racconta la storia del drammaturgo e poeta Aldo Braibanti che fu condannato a nove anni di reclusione con l'accusa di plagio, per aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne. Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché "guarisse" da quell'influsso "diabolico".

Il Signore Delle Formiche 4
Il signore delle formiche: Sara Serraiocco, Elio Germano in una scena del film

Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale. Ma in realtà era servito per mettere sotto accusa i "diversi" di ogni genere, i fuorilegge della norma. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, il film racconta una storia a più voci, dove, accanto all'imputato, prendono corpo i famigliari e gli amici, gli accusatori e i sostenitori, e un'opinione pubblica per lo più distratta o indifferente. Solo un giornalista s'impegna a ricostruire la verità, affrontando sospetti e censure.