Cinefantamondiale, ultimi due quarti, con Italia e Iran

Ultima giornata di gara per i quarti di finale del nostro mondiale parallelo. Si chiude in bellezza con Italia-Cile (Nuovo cinema paradiso vs. No - I giorni del'arcobaleno) e Iran-Corea del Sud (Una separazione vs. Old Boy)

Seconda giornata di sfide dei quarti di finale per il nostro amato #cinefantamondiale di Movieplayer.it. Finalmente il nostro spirito patriottico potrà sfogarsi; se il calcio non ci ha regalato alcuna soddisfazione, almeno in campo cinematografico il discorso è diverso, anche se la sfida di oggi sarà particolarmente complessa, vista la caratura degli avversari (il Cile di Pablo Larrain); interessante anche la seconda partita che vedrà opposti l'Iran alla Corea del Sud.

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Cile-Italia, No - I giorni dell'arcobaleno vs. Nuovo Cinema Paradiso

L'eliminazione ai calci di rigore del Cile, per mano di uno spietato Brasile, aveva lasciato con l'amaro in bocca tutti gli appassionati dei calcio, felici di poter credere che una squadra meno blasonata potesse mettere in difficoltà la selecao. Il pallone è rotondo e in genere rotola con più facilità nella porta della squadra meno fortunata; così la roja sudamericana ha dovuto lasciare la competizione, ma noi, che siamo meno fiscali del dio del calcio, l'abbiamo rimessa in gioco. Contro la "nostra" Italia.

No - I giorni dell'arcobaleno

Quando si pensa al Cile il primo pensiero che si fa è per il popolo cileno, per quegli uomini e donne coraggiosi che hanno pagato con la propria vita il prezzo dell'opposizione alla terribile dittatura di Pinochet. Pablo Larrain è un cineasta sensibile ed originale e nella sua folgorante carriera ha saputo tradurre il dolore di una Storia colma di momenti tragici in film artisticamente ricchi e densi di significato. Come la sua ultima fatica, No - I giorni dell'arcobaleno.

La trama

Siamo nel 1988. Grazie alle pressioni internazionali, il dittatore Pinochet concede un referendum sulla sua presidenza. L'opposizione assolda un giovane e spregiudicato pubblicitario che, dapprima con poca convizione, e poi via via sempre più conscio dell'importanza epocale di quella scelta, organizza una campagna efficace e risolutiva.

La scena

Renèe Saavedra spiega ai suoi committenti, piuttosto perplessi, il senso della sua campagna ed illustra loro il prototipo dello spot che diventerà un vero tormentone.

Nuovo Cinema Paradiso

Se il film di Larrain è ambientato nel 1988, Nuovo cinema Paradiso appartiene proprio a quell'anno ed è curioso pensare che mentre in Cile si decideva la storia del paese, nel mondo si parlava sempre di più di questa pellicola di Giuseppe Tornatore, vincitrice del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes e dell'Oscar per il miglior film straniero. Il motivo del successo è presto spiegato, un'opera del genere rappresentava in pieno lo spirito italiano, quel gusto per il vecchio cinema e per la bellezza di certi rituali.

La trama

Un regista di successo, sempre più deluso da un'esistenza priva di vera passione, torna al paese natio, in Sicilia, per partecipare ai funerali di Alfredo, il proiezionista del Nuovo Cinema Paradiso, quel luogo fiabesco dell'infanzia in cui Salvatore ha cominciato ad amare i film. Ripercorre così alcuni momenti topici della sua giovinezza e ripensa al grande amore della sua vita.

La scena

Salvatore si siede in sala e assiste, commosso, alla proiezione di un film particolare, composto da tutte le sequenze di baci celebri che Alfredo ha dovuto tagliare perché ritenute scabrose.

Iran-Corea del Sud, Una separazione vs. Old Boy

In quale competizione mondiale potrebbero mai sfidarsi Iran e Corea del Sud? Forse solo in una che prende in considerazione il cinema. Qui il terreno di scontro è quanto mai interessante, ricco di sfumature, avvincente. Così, in barba ad ogni pregiudizio e luogo comune, a contendersi la semifinale, e quindi la concreta possibilità di diventare il film più bello del mondo, saranno Una separazione e Old Boy.

Una separazione

Asghar Farhadi è un autore difficilmente comparabile ad altri; i suoi film sembrano all'inizio dei thriller, con un mistero inquietante che deve essere risolto, per poi diventare altro, una riflessione più profonda sull'umanità, sulle scelte irrisolte, i dilemmi morali. Sembra essere questo il filo rosso che unisce le sue opere, dal folgorante About Elly fino all'ultimo lavoro, Il passato. E naturalmente, la pellicola di cui vi abbiamo parlato, Una separazione.

La trama

Nader e Simin sono sposati e hanno una figlia di undici anni. La donna vorrebbe lasciare il paese con figlia e marito, ma l'uomo non è d'accordo. Decidono così di separarsi. Per Nader la situazione personale si fa sempre più difficile, visto che deve occuparsi anche del padre, malato di Alzheimer. Per seguirlo, assume una badante, Razieh, una donna incinta al quarto mese. Quando Nader trova il padre legato alla spalliera del letto, la situazione precipita.

La scena

Siamo nella parte conclusiva del film,ancora una volta in tribunale. La vita dei protagonisti è ormai cambiata per sempre. La figlia Tarmeh è chiamata per ufficializzare la scelta la del genitore con cui andrà a vivere. Non conosceremo mai il suo nome.

Old Boy

Un uomo qualunque, costretto a vivere suo malgrado una delirante situazione. E poi la vendetta cercata ad ogni costo. Definito da Quentin Tarantino, "Il film che avrebbe voluto girare", Old Boy di Park Chan-Wook rappresenta il tassello più compiuto della cosiddetta trilogia della vendetta, e uno dei momenti più alti della carriera di un regista cinefilo. E basta vedere il remake sbiadito diretto da Spike Lee per capirne l'originalità di fondo.

La trama

Oh Dae-su, sposato e padre di una figlia, viene rapito senza alcun motivo plausibile. La prigionia finisce solo quindici anni dopo, sul tetto di un palazzo. L'uomo cercherà in tutti i modi di vendicarsi di chi lo ha rapito, ma questo desiderio altro non è la che una piccola parte di un piano di efferata crudeltà.

La scena

La storia è giunta al termine, tutto è compiuto. Senza rivelarvi altro, Dae è pronto a vivere di nuovo.