Io lo so chi siete 2020

Il 5 agosto del 1989 l’agente di polizia Antonino Agostino, in servizio presso la Questura di Palermo, si trova a Villagrazia di Carini con la giovane moglie in attesa di un figlio. All’ingresso della casa di famiglia, i due vengono raggiunti da dei sicari a bordo di una motocicletta, che iniziano a sparare uccidendoli tragicamente. I genitori di Agostino, accorsi dopo la strage, non possono che constatare l’eccidio.

Quella stessa notte, alcuni appartenenti alle forze dell’ordine irrompono in casa dei coniugi uccisi, per sottrarre degli appunti che Antonino teneva ben conservati. Molti credevano che fosse stato lui a sventare, qualche tempo addietro, l’attentato dell’Addaura ai danni del giudice Giovanni Falcone, e nell’occasione avrebbe raccolto elementi di indagine molto importanti.

Per coprire esecutori e mandanti sono scomparsi documenti, incartamenti, verbali d'interrogatorio. Sono stati svuotati armadi, sono state coperte delle denunce, si sono accumulati ritardi, omissioni, depistaggi, e sono state create delle piste inverosimili per sviare la verità. I poteri deviati dello Stato e la criminalità organizzata hanno cercato, insieme, di impedire a ogni prezzo di dare giustizia ad Antonino e Ida. Da quel giorno, i genitori di Nino si sono battuti perché i fatti emergessero e i colpevoli fossero condannati. Vincenzo ha giurato, sul feretro del figlio, che finché avrebbe avuto vita non si sarebbe mai fermato e, finché la verità non avrebbe trionfato, la sua barba e i suoi capelli non sarebbero mai più stati toccati da alcuno. Adesso, qualcosa sembra essere cambiato. Il muro di omertà ha iniziato a crollare: Vincenzo non si arrende, non abbandona la lotta e non si rassegna.