Lotta per la libertà
Ogni generazione ha i suoi miti. Le band che facevano urlare le ragazzine degli anni 60 e 70 sono diverse da quelle che imperversano sui social media di oggi; i film, le favole, i canoni stessi di bellezza sono diversi. Ovvio che qualcosa che colpiva il pubblico trenta e passa anni fa possa risultare troppo datato per coinvolgere gli spettatori di oggi e quindi aumentano i remake, reboot, reimagining.
In questa ottica rientra anche l'operazione fatta da Toei Animation per ridare fasto ad un personaggio molto amato del passato: Capitan Harlock.
Nato nel 1976 dalla matita del mangaka Leiji Matsumoto (al Lido per accompagnare la rinascita del suo personaggio tra i fuori concorso di Venezia 2013), il pirata spaziale Harlock è stata una figura che ha da subito colpito l'immaginario occidentale (in Italia arrivò nel 1979), ma non molto dell'(anti)eroe così com'era è arrivato intatto nella riedizione 3D prodotta ora nel 2013.
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In questa nuova versione, Harlock è l'ultimo baluardo che impedisce alla coalizione Gaia di governare il mondo intero. Nel suo animo c'è la vendetta, per sè stesso e per l'umanità intera, e vaga per l'universo attaccando e derubando navi spaziali. Per ostacolarlo, il leader di Gaia invia il suo fratello minore, Logan per infiltrarsi nell'Arcadia ed assassinare il pericoloso pirata.
E' solo l'incipit di una trama complessa, forse fin troppo, che pone interrogativi e riflessioni sulle scelte e sulla capacità di ripartire da zero ed accettare i propri limiti.
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Una mole di parlato che avrebbe giovato di una sfoltita, per non togliere ritmo e spazio alla parte più action e visivamente d'impatto di Capitan Harlock 3D, quella che sembra rappresentare l'ottica con cui è stato realizzato questo reboot del personaggio di Matsumoto.
L'estetica è quella alla Final Fantasy, quella di tanti anime moderni, ed il personaggio di Harlock un po' stona in questo contesto. Ma è pur vero che il personaggio se ne sta un po' sullo sfondo, dando spazio ai comprimari e mettendo in risalto la figura di Logan che nell'economia del racconto ha un'importanza vitale.
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Capitan Harlock 3D è quindi un'opera visivamente imponente che avrebbe necessitato di maggior compattezza narrativa, ma resta l'occasione per offrire un personaggio mitico ad una nuova generazione di spettatori.
Se sarà apprezzato o meno da loro è presto per dirlo. D'altra parte l'abbiamo detto che ogni generazione deve avere i suoi idoli. Ed è giusto che sia così.
Movieplayer.it
3.0/5