16 Shots 2019

Il documentario fa luce l’assassinio dell’afroamericano Laquan McDonald, ucciso nel 2014 a Chicago con 16 colpi d’arma da fuoco dall’agente di polizia Jason Van Dyke. Colpito in mezzo alla strada, come troppo spesso la cronaca americana ha raccontato.

Subito dopo l’accaduto, i colleghi di Van Dyke stavano già progettando la difesa nei suoi confronti, per cercare di escludere ogni implicazione del poliziotto. Si sosteneva come la reazione di Van Dyke non fosse altro che una legittima difesa, poiché McDonald sarebbe stato armato di coltello e sarebbe stato proto a utilizzarlo contro l’agente. Tutti i poliziotti interrogati cercarono di sostenere la stessa versione, sebbene i fatti non andarono affatto come descrivevano.

Alcune immagini registrate e recuperate a distanza di tredici mesi, infatti, confermarono come McDonald si stesse allontanando dalla polizia, e dunque il gesto di Van Dyke fosse stato compiuto deliberatamente e senza alcuna motivazione. Il 5 ottobre 2018, il poliziotto venne condannato per omicidio di secondo grado e ritenuto colpevole per più capi di imputazione.