Vampyres, la recensione: la ricetta sesso, sangue e morte dal sapore vintage

L'uscita direct to video del blu-ray di Vampyres, permette di scoprire il remake di un cult del 1974, che però resta troppo ancorato al passato, nonostante le scene bollenti e le sequenze gore.

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Marta Flich in una scena di Vampyres

L'uscita agostana direct to video targata Koch Media, di cui parleremo in questa recensione di Vampyres, ha permesso di scoprire questo remake del 2015 di un vecchio cult del 1974, Ossessione carnale (in originale proprio Vampyres) dello spagnolo José Ramón Larraz. Stavolta a cimentarsi tra eros, vampire e sangue è Víctor Matellano, che ha sfornato un prodotto piuttosto fedele all'originale.

Questo, a dire la verità, a 40 anni di distanza può anche non essere esattamente un pregio. Sono cambiati tempi, modi, gusti e le soglie oltre le quali scene di sesso e sangue possono ancora sorprendere. C'è troppo vintage e poco coraggio di cambiare. Fatto sta che Vampyres si basa soprattutto su questo tipo di sequenze, tutto sommato dignitose, e poco altro. Davvero troppo poco.

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Una scena di Vampyres

La trama: due affascinanti vampire da cui stare alla larga

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Christian Stamm in una scena di Vampyres

La trama del film vede come conturbanti ma inquietanti protagoniste Fran (Marta Flich) e Miriam (Almudena León), due bellissime ma fameliche creature della notte che abitano in una villa della campagna inglese. Qui seducono gli sfortunati turisti che capitano da quelle parti,costringendoli ad orge di sesso e sangue, che poi inevitabilmente si concludono con lo sgozzamento dei malcapitati e con macabri banchetti. A rompere la routine due eventi: l'arrivo di un individuo che dopo essere stato coinvolto nei soliti giochini, viene stranamente mantenuto in vita da Fran, che probabilmente si è invaghita di lui; e poi l'arrivo da quelle parti di tre giovani campeggiatori, destinati ovviamente anch'essi a incrociare la coppia di vampire.

Una sensazione di artigianalità non al passo con i tempi

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Marta Flich in una scena di Vampyres

In Vampyres, Matellano replica non soltanto le vicende del film originale, ma anche il basso budget, che a dire la verità si vede proprio tutto, soprattutto nella scarna messa in scena. Penalizzata oltretutto da interpretazioni piuttosto discutibili e non certo indimenticabili, tanto che le scene più "vere" e convincenti sono proprio quelle di sesso, sangue e morte: e non solo perché tradizionalmente e fisiologicamente dotate di più appeal, ma anche perché prive di quei dialoghi che nel resto del film sono a tratti imbarazzanti, se non inutili. La sensazione è che quel prodotto con il netto sapore artigianale che poteva andare bene negli anni Settanta e risultare affascinante, nei nostri anni risulta totalmente fuori posto.

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Una scena di Vampyres

Sesso, sangue e morte. Per il resto poco, quasi nulla

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Una scena di Vampyres

Una delle poche cose interessanti à la scelta dei due punti di vista alternati, quello della fotografa amatoriale che fa parte del terzetto di campeggiatori e si mette sulle tracce delle vampire, e quello di Ted, l'uomo che riesce a diventare amante di Fran. Ma il prodotto complessivo coinvolge poco, è spesso confuso, con snodi narrativi senza logica, tanto che come detto gli unici sobbalzi sono sulle scene di sesso con conseguenti piogge di sangue. Insomma eros, gore, sangue, torture, trash e quant'altro, peccato che a legare queste sequenze c'è poco. E quel poco funziona male.

Il Blu-ray: buon video, ottimo audio e un interessante booklet

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Se il film lascia a desiderare, per fortuna il blu-ray Koch Media della collana Midnight Factory (con la consueta elegante slipcase), risulta invece tecnicamente ottimo, anche se povero di contenuti speciali. Il video è di buona qualità, con un dettaglio generalmente valido, sia sui primi che medi piani, che vacilla un po' solo nelle scene più buie, caratterizzate anche da una certa rumorosità video. C'è un discreto senso di profondità, i nero sono buoni, mentre il croma desaturato sembra fedele alla fotografia originale, e contribuisce a esaltare ancora di più le robuste quantità di sangue.

Ma a convincere è soprattutto il reparto audio, con le tracce italiana e originale in DTS-HD Master Audio 5.1 che sfoderano una notevole pressione generale e una spazialità accentuata. Il tutto grazie all'utilizzo costante e incisivo dell'asse posteriore. Sia chiaro, non siamo di fronte a un audio memorabile, anche per la pochezza di mezzi, ma il reparto riesce a catturare il possibile dalle vicende che scorrono sullo schermo, con cura per i dettagli e menzione d'onore per il gran finale nel sotterraneo della casa delle vampire. Negli extra purtroppo troviamo solamente il trailer, ma va ricordato che all'interno della confezione c'è il booklet di approfondimento testuale.

Conclusioni

Come evidenziato nella recensione di Vampyres, siamo di fronte a un remake fedele all’originale, forse fin troppo, visto che richiama ancora in maniera troppo marcata stili e atmosfere anni Settanta. Attorno alle scene di sesso e sangue c’è una trama poco convincente e soprattutto confusa, che non riesce mai a coinvolgere veramente. Tecnicamente ottimo invece il blu-ray.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
1.8/5

Perché ci piace

  • Fra sesso e sangue, le scene più bollenti e macabre riescono tutto sommato ad avere una loro dignità.
  • Il doppio punto di vista della vicenda, regala a tratti una parvenza di tensione.

Cosa non va

  • La messa in scena è fin troppo spartana.
  • Lo script è esile e poco convincente, sembra un pretesto per legare le scene più forti.
  • Le interpretazioni non sono certo al top e i dialoghi non aiutano.