Recensione Feisbum - Il film (2009)

Concepito e realizzato in tempi strettissimi, per tenere il passo con la velocità di internet e dei suoi 'fenomeni', Feisbum è un divertentissimo frullato di stereotipi italici, di dialetti locali e universali, di esagerazioni e di fobie dell'italietta che cerca, a stento, di modernizzarsi.

Un patchwork sul social network

La vita di oggi è caotica, veloce, piena di distrazioni e di tentazioni. Non si ha più tempo per la socializzazione tradizionale ma solo per quella virtuale. Triste o meno, questa è la realtà: internet ha invaso e pian piano risucchiato le esistenze di chi l'ha creata, ci ha messo in tasca l'impossibile e il potere, in questo caso, facilita sì la vita, ma a lungo andare la logora. E di molto anche. Milioni di persone passano le giornate al computer, e spesso anche le nottate. E' inutile nascondersi dietro un dito: se non assunto in maniera coscienziosa e in piccole dosi il web può trasformarsi in una droga pesante da cui è difficile disintossicarsi. Siamo nel pieno del boom di Facebook, l'era in cui la propria esistenza, gli amici, la vita affettiva e lavorativa è messa in piazza lì davanti a tutti, divisa in gruppi (divertentissimo quello citato nel film "non abbiamo avuto nessun comunista in famiglia, nemmeno in fotografia"), corredata di foto, video e commenti. Lo facciamo per esibizionismo? Per voyeurismo? Per solitudine o svago? Sta di fatto che viviamo nell'era in cui da dietro un monitor non solo si acquista o si lavora ma oggi ci si innamora, ci si conosce e ci si tradisce, ci si sposa, ci si fidanza, ci si vede, ci si incontra, scontra e rincontra dopo tanto tempo, ci si camuffa e ci si truffa, insomma la realtà quotidiana diviene solo una piccola parentesi tra le scorribande internettiane. C'è poi chi è in grado di premere il pulsante 'off', di staccare la spina e di lasciarsi tutto alle spalle a fine giornata, e chi invece rimane 24 ore su 24 aggrappato, anzi impigliato, nelle trame della 'rete'.

Parla di questo Feisbum - Il film, il film tutto italiano che nell'azzeccata formula ad episodi, otto corti e cinque minimetraggi, racchiude le psicosi, i vezzi e le frivolezze degli italiani alle prese con il più famoso dei social-network. Che poi di sociale, andando a stringere, ha ben poco.
C'è chi in chat si costruisce una falsa identità per corteggiare una ragazza, chi fa la stessa cosa con l'intento di ricavarne un profitto, chi_ tagga_ le foto degli amici mettendoli in ridicolo, chi si spaccia per la bomba del sesso virtuale ma nella realtà dorme ancora nel letto con l'anziana madre, chi sogna di provare tutto il Kamasutra con una partner esotica per trasgredire la noiosa vita di coppia, chi una vita di coppia per colpa di internet non ce l'ha più, chi ritrova un vecchio amico di scuola per vendicarsi delle ingiustizie subite e persino chi ormai si crede troppo vecchio per l'amore e per pura coincidenza riscopre la passione.

Non un film incentrato sul fenomeno Facebook in senso ampio e approfondito. Piuttosto un collage di chicche cinematografiche che ne mettono in luce i difetti, le trappole e le smanie con un sorriso beffardo sotto i baffi, tramite un linguaggio colorato e giovane ed uno sguardo che strizza l'occhio a generi in disuso come il noir e la commedia grottesca. Non una commedia corale quanto più un'opera post-moderna di cinema sperimentale, sia nel marketing che nella produzione, che vede impegnati attori e caratteristi tra i più esperti e promettenti del nostro cinema, famosi e meno famosi, ma anche giovani cineasti, esordienti o quasi, ribellarsi al qualunquismo del filone adolescenziale di questi ultimi anni e cimentarsi in progetto di poche pretese e dal budget ridottissimo ma senza dubbio di alta qualità. Fuori dai canoni, fuori dalla distribuzione convenzionale e a volte anche fuori di testa.
Concepito e realizzato in tempi strettissimi, per tenere il passo con la velocità di internet e dei suoi 'fenomeni', Feisbum è un divertentissimo frullato di stereotipi italici, di dialetti locali e universali, di esagerazioni e di fobie dell'italietta che cerca, a stento, di stare al passo coi tempi. Come a dire tutto il mondo è paese, e in ogni paese c'è Facebook. Da bere tutto d'un fiato.

Movieplayer.it

3.0/5