The Equalizer 3, Andrea Scarduzio: "Io, Denzel Washington e la sfida di essere un cattivo"

Gli esordi, la passione, il cinema di Hollywood: la nostra intervista ad Andrea Scarduzio, il "cattivo" che affronta Denzel Washington in The Equalizer 3 - Senza tregua.

The Equalizer 3, Andrea Scarduzio: 'Io, Denzel Washington e la sfida di essere un cattivo'

Hollywood come obbiettivo, fin da quando ha studiato alla prestigiosa Lee Strasberg di Los Angeles, passando poi all'Actor Studio. Approccio americano, talento italiano, e una strada che lo ha portato a duettare con le grandi star. Dall'altra parte, Andrea Scarduzio, resta con i piedi per terra, e anzi punta a migliorarsi, a superare i propri limiti. Come vediamo in The Equalizer 3 - Senza tregua, diretto da Antoine Fuqua. Nel terzo capitolo della saga, Robert McCall, alias Denzel Washington, si ritrova - ferito - in uno splendido paese arroccato sulla costiera amalfitana, chiamato Altamonte (nome fittizio, in realtà la location è Atrani). Verrà curato, accudito e coccolato dai calorosi cittadini.

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The Equalizer 3: Senza tregua - Andrea Scarduzio in una scena del film

Tuttavia, la città è tenuta sotto controllo dai boss mafiosi, appartenenti alla cosca di Vincent Quaranta, interpretato proprio da Andrea Scarduzio, che - fin dai tempi degli studi negli States - tiene ben impresso il leitmotiv di ogni grande attore, know your lines, conosci le tue battute. "La prima cosa che mi salta in mente, quando ripenso agli studi in USA, è il detto pronunciato, mi pare, da Al Pacino: ' conosci le tue battute!'", ci dice Scarduzio durane la nostra intervista. "Scherzi a parte, sono talmente tante le cose che ho appreso e imparato negli USA, facendo mio il metodo Strasberg. Acting is reacting. Ma Los Angeles è stata una grande scuola a tutti gli effetti. Non solo recitativa. una scuola di vita. In tanti modi e tanti sensi. Venivo dal teatro, qui in Italia, nelle Marche, e lì ebbi modo di plasmare i metodi".

"Il copione? È bello lasciarsi andare"

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The Equalizer 3: Senza tregua - Denzel Washington in una scena d'azione

A proposito di copione, quanto è importante lo script in una grande produzione come quella di The Equalizer 3 - Senza tregua? Secondo Andrea Scarduzio, che vanta diverse esperienze importanti in altrettanto importanti blockbuster (lo vediamo anche in Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno), "Sia in The Equalizer 3 che Mission Impossible 7, il copione lo leggi e lo fai tuo. E l'ho capito con Denzel Washington, mentre con Tom Cruise ho lavorato solo tre giorni. Nel film di Fuqua abbiamo lavorato per tre mesi, e lo script è una linea guida, qualcosa malleabile. Ma la cosa che mi ha colpito di più, è la voglia di provare e prendersi rischi. I grandi fanno dei take che non hai idea di cosa ti aspetta, mi ha impressionato molto, non hanno paura di fallire e di cadere. Non hanno paura di cadere e sbagliare. Questo ti da libertà, c'è un livello di confident alto. È chiaro che ci sia una grande libertà, ed è così che si crea la magia. Apprezzo un attore che aggiunge alla scrittura, come pensa anche Christopher McQuarrie, sceneggiatore di Mission Impossible. E poi, è bello lanciarsi in termini di idee e intenzioni", prosegue l'attore.

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"Vi racconto la grandezza di Denzel Washington"

Come detto, in The Equalizer 3: Senza Tregua Andrea Scarduzio interpreta un villain spietato, ma anche sfumato nella sua evoluzione e nel confronto - diretto - con l'anti-eroe protagonista della saga action. Ma quanto è vero che interpretare i cattivi, per un attore, è più divertente? "Direi di sì. Questa cosa del villain è importante per il pubblico. Il buono è fondamentale, ma poi... quanto è perfido il cattivo? Entrambi i lati della medaglia hanno i loro pregi, ovvio. Poi c'è la parte introspettiva di ricerca interriore da parte di Denzel, che è interessante. Per quanto mi riguarda, mi premeva mostrare una certa vulnerabilità, a seguito di alcuni avvenimenti che non spoileriamo. È un personaggio che non aveva mai provato la paura. Un uomo di ghiaccio, che alla fine lascia trasparire l'emozione della paura".

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The Equalizer 3: Senza tregua - Andrea Scarduzio in una scena

In chiusura della nostra chiacchierata, Andrea Scarduzio ci confida qualcosa in più su Denzel Washington: "Siamo entrati in sintonia subito, dopo due ore e mezza di chiacchierata. Abbiamo letto delle cose, il suo diario. Poi sul set è stato ovviamente un pugno contro pugno, per via dei nostri personaggi. Lui buono, io cattivo. Del resto i tempi sono serrati, si lavora. Prima del film, però, siamo stati insieme, ci siamo confrontati spesso. Durante la lavorazione c'è stato un focus particolare. Abbiamo finito alla Vigilia di Natale, e Denzel non vedeva l'ora di tornare dalla sua Famiglia. La preparazione è stata il momento più intimo, e sicuramente ricorderò un paio di momenti. Mi disse, 'stai andando alla grande, davvero', scherzando poi sul fatto che il lavoro dell'attore non sono solo le feste e i premi, ma anche stare sdraiato, al freddo, sulle strade di Napoli. Insomma, in quel momento mi ha riconosciuto e rispettato".