Recensione Desiderio (2006)

Nonostante la trama del film di Valeska Grisebach sia accattivante, è il modo in cui è raccontata a diluire l'attenzione dello spettatore.

Sonnolenza d'amore

Il rapporto d'amore tra Markus ed Ella si direbbe perfetto: si amano da quand'erano bambini, e con il matrimonio è arrivato anche un figlio. Ella lavora come casalinga e si diletta a cantare in un coro, mentre suo marito lavora anche come ausiliario nel corpo dei vigili del fuoco. Entrambi vivono in un piccolo centro nei pressi di Berlino.
Una mattina, dopo aver passato una serata alcolica in compagnia dei colleghi pompieri in un locale fuori città, al suo risveglio Markus si ritrova nell'appartamento di una donna che non è sua moglie. Nonostante l'uomo non ricordi nulla di quanto accaduto, porta avanti la relazione clandestina con la sua amante, che lavora come cameriera nel locale in cui si era ritrovato con i colleghi.

Diretto da Valeska Grisebach e presentato nella sezione competitiva della 56esima edizione del Festival di Berlino, Longing è una pellicola di mediocre fattura, girata in maniera anonima e senza alcuno slancio creativo. Nonostante il plot sia accattivante, è il modo in cui è raccontato a diluire fortemente l'attenzione dello spettatore: la regia d'impostazione televisiva, fotografia e montaggio scadenti a supporto di insostenibili siparietti musicali - cori e danze folcloristici che si protraggono e si ripetono più del dovuto - alternati a cupe riflessioni esistenziali.

Non resta molto da dire sul film della Grisebach, sua seconda pellicola dopo Be My Star, se non che abbia notevolmente contribuito ad abbassare la media qualitativa delle pellicole proposte nella sezione competitiva della Berlinale.

Movieplayer.it

2.0/5