Snoopy & Friends: i Peanuts alla conquista del grande schermo

Dalla carta allo schermo, i personaggi di Schulz acquistano spessore 3D ma non perdono la loro poetica immediatezza.

Ci sono storie che conosciamo tutti, come quella di Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Cenerentola o Pinocchio. Storie i cui personaggi conquistano un posto nell'immaginario collettivo ed è impossibile schiodarli, che diventano icone, simboli e in qualche modo parte del mondo che conosciamo. Molti di questi risalgono alle favole classiche, che vengono tramandate e raccontate dai genitori ai figli, sono quelli di cui tanti nemmeno conoscono la provenienza e i dettagli, che diventano astratte e aleggiano nel nostro universo immaginario indefinite ma sempre presenti. È più difficile, quasi raro, che ciò avvenga con personaggi contemporanei e le eccezioni si contano sulla punta delle dita, oltre che essere spesso relegate ad ambiti più ristretti.

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: una simpatica scena del film d'animazione
Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: una simpatica scena del film d'animazione

Ci vengono in mente alcuni eroi dei fumetti, alcuni personaggi di cinema e TV, gente come Spider-man o Batman, che hanno cavalcato i decenni, come quelli di Star Wars o, nell'ultimo decennio, Harry Potter. Miti moderni ai quali manca ancora qualche passo per diventare universalmente noti. Questo non vale i Peanuts di Charles M. Schulz, perché TUTTI conoscono Charlie Brown, il suo bracchetto Snoopy, la coperta di Linus e tutti gli altri adorabili personaggi delle strisce a fumetti pubblicate dal 1950 al 2000. Inevitabile, data la recente tendenza dell'intrattenimento, la volontà di portarli sul grande schermo, per sfruttare questa notorietà universale; ovvia anche la difficoltà di far ciò rispettando temi e spirito dell'originale, di tradurre senza tradire quell'immagine che tutti hanno già impressa in modo indelebile nella propria memoria.

Dalla carta allo schermo

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Snoopy e Woodstock in una scena del film animato
Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Snoopy e Woodstock in una scena del film animato

Una sfida accettata dalla Fox e dai Blue Sky Studios (quelli de L'era glaciale, per intenderci), che hanno acquistato i diritti per realizzare un film dei Peanuts sei anni dopo l'ultima pubblicazione delle strisce, nonché la morte del suo autore, senza però sottrarre il controllo creativo ai suoi eredi. Tra gli autori del film, infatti, figurano Craig e Brian Schulz, figlio e nipote del celebre fumettista, che forniscono l'adeguata garanzia di fedeltà allo spirito dell'originale. Su queste basi si è innestato il lavoro del regista Steve Martino, che già aveva reso per il grande schermo Ortone e il mondo dei Chi, e che ha visto nel personaggio di Charlie Brown quelle qualità di perseveranza quotidiana che può rappresentare l'ideale esempio per i più giovani, indipendentemente da quali i loro sogni e le loro ambizioni siano. Un personaggio, a modo suo, eroico quanto se non più di tanti miti del piccolo e grande schermo! E la figura di Charlie Brown resta centrale anche nell'adattamento firmato Blue Sky, perché uno dei fili conduttori della pellicola è la sua epica cotta per la ragazzina dai capelli rossi.

Dall'astratto al concreto

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: la ragazzina dai capelli rossi
Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: la ragazzina dai capelli rossi

Spesso evocato, il personaggio della ragazzina dai capelli rossi non appare mai nei fumetti di Schulz; simboleggiava piuttosto gli amori non corrisposti che tutti abbiamo avuto nella nostra vita, quello che desideriamo e non riusciamo a raggiungere. Un concetto astratto, quindi, che diventa concreto nel passaggio su grande schermo, perché la ragazzina in questione appare eccome nel film e diventa uno dei fulcri della narrazione, insieme alla sfida tra Snoopy ed il suo acerrimo nemico Barone rosso, ed alle sconfitte quotidiane che non devono mai abbatterci che si tratti appunto la conquista dell'amore o semplicemente far volare un aquilone. Spunti semplici e immediati, che permettono a Martino di realizzare quello che un film dei Peanuts deve fare: riprodurre la sensazione, la poesia e la profonda semplicità dei disegni di Schulz.

Il calore del disegno

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Charlie Brown con Lucy in una scena del film animato
Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Charlie Brown con Lucy in una scena del film animato

Il rischio principale che poteva risiedere in un'operazione del genere era di perdere le suddette qualità attraverso l'uso della grafica al computer, ma Martino ed il suo staff hanno lavorato in modo egregio per mantenere il look ed il calore del disegno a mano nei modelli tridimensionali usati per Snoopy and Friends. Lo hanno fatto principalmente attraverso le espressioni del volto dei personaggi, realizzando occhi e bocca, per esempio, come se fossero disegnate e animate a mano. Lo hanno fatto anche aggiungendo dettagli che si allontanano dal fredda perfezione della CGI, per esempio le linee cinetiche per enfatizzare i movimenti frenetici delle zampe di Snoopy, o vere e proprie vignette inserite in baloon per rappresentare racconti dei personaggi. Lo hanno fatto, infine, riproducendo la spontaneità e immediatezza delle gag originali nella struttura narrativa del film, quei modi di fare ed essere che caratterizzavano ogni singolo personaggio rendendolo unico e inimitabile.

Dar voce al fumetto

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Snoopy e Charlie Brown in una divertente immagine del film d'animazione
Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts: Snoopy e Charlie Brown in una divertente immagine del film d'animazione

Una ulteriore difficoltà, superata in modo efficace, era rappresentata da tutto il comparto sonoro del film dei Peanuts, assicurandosi per Snoopy e Woodstock lo sfruttamento della voce di Bill Melendez, regista e doppiatore dei precedenti adattamenti dei Peanuts, rendendo in modo coerente gli altri personaggi della serie a fumetti ed il generico bla bla bla degli adulti. Apprezzabile anche il lavoro di Christophe Beck sulle musiche della pellicola, composizioni più orchestrali di quelle realizzate in chiave jazz da Vince Guaraldi per gli speciali degli anni '60 e '70 ma che riescono comunque a richiamarne lo spirito ed anche effettive porzioni riprodotte fedelmente. Il risultato finale di tutto il lavoro dei Blue Sky Studios si mantiene fedele ai Peanuts che conosciamo e restituisce la sensazione del fumetto originale per accontentare i fan e lettori di lunga data, ma è allo stesso tempo un prodotto moderno, che può rilanciare la popolarità della comic strip di Schulz per le nuove generazioni. Ed è giusto così, perché tutti dovrebbero poter crescere con i Peanuts.

Movieplayer.it

4.0/5