Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice, recensione: Zack Snyder sa quello che fa

La recensione di Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice: più efficace del primo capitolo, con 45 minuti finali di azione pura. Ma siamo ancora a un piccolo tassello di un universo che Zack Snyder vuole espandere in serie tv, fumetti e podcast. Su Netflix dal 19 aprile.

Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice, recensione: Zack Snyder sa quello che fa

A prescindere che venga idolatrato da un piccolo esercito di fan pronti a combattere battaglie virtuali per lui (impossibile dimenticare il martellamento del "Release the Snyder Cut", con cui gli estimatori del regista hanno invocato il director's cut di Justice League), o quasi deriso da quei cinefili che vogliono darsi un tono a tutti i costi, Zack Snyder sa quello che fa. Nel bene e nel male ha creato una sua estetica riconoscibile, fatta di slow motion, fotografia desaturata e corpi (sopratutto maschili) statuari perennemente scolpiti da luci e ombre. Il tutto a celebrare un superomismo moderno che sa più di spot pubblicitario di profumi e biancheria intima, ma che, proprio grazie alla sua estetica, cattura. Questa visione del mondo come una grande palestra (lui stesso ne ha una in casa in cui si allena ogni giorno) ha raggiunto l'apice grazie al connubio con Netflix: la recensione di Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice deve quindi necessariamente partire da qui.

Rebel Moon Parte 2 La Sfregiatrice 1
Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice, Sofia Boutella in una scena del film

Seconda parte, come indica il titolo, di Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco (recensione qui), il film è in streaming sulla piattaforma dal 19 aprile e riprende il racconto esattamente dove si era fermato. Come già annunciato, queste due parti sono in realtà una versione provvisoria: uscirà infatti anche lo Snyder Cut di Rebel Moon, che si annuncia lungo sei ore, più crudo e vietato ai minori. Nell'idea di Snyder Rebel Moon è infatti un grande universo da espandere in diversi media: per i film pensa a due trilogie da sei film, poi a serie tv, fumetti e anche un podcast sul robot Jimmy (doppiato in originale da Anthony Hopkins).

Insomma Snyder e Netflix stanno cercando di fare quello che i Marvel Studios hanno fatto in questi ultimi 16 anni: creare un franchise di successo basato su un universo condiviso. Il regista non ci è riuscito con i personaggi DC e Warner Bros., ma ci sta riprovando con una storia di sua creazione e l'appoggio della piattaforma di streaming, disperatamente alla ricerca di proprietà intellettuali originali da legare al suo marchio. Questa ambizione commerciale basta a fare di Rebel Moon un prodotto godibile? Sì e no.

La trama di Rebel Moon - Parte 2: violenza!

Per stessa ammissione di Snyder l'universo di Rebel Moon è la versione del regista di Star Wars: da piccolo è rimasto folgorato dal film di George Lucas, che lo ha spinto a dire "un giorno farò anche io cinema!". La storia è esattamente quella: Kora (Sophia Boutella) è una Anakin Skywalker che ci ha ripensato: tra le guerriere più spietate ed efficaci del Mondo Madre, impero militare basato sulla sopraffazione, decide di ritirarsi a vita privata sul pianeta Veldt, abitato da agricoltori. Quando arriva lo spietato ammiraglio Atticus Noble (Ed Skrein) a mettere in pericolo la tranquillità degli abitanti, Kora decide di unirsi ai ribelli, andando a cercare i migliori guerrieri per convincerli ad unirsi a lei contro l'impero.

Rebel Moon - Parte 1: figlia del fuoco: Charlie Hunnam è stanco della superficialità

In Rebel Moon - Parte 1: Figlia del Fuoco abbiamo fatto soprattutto la conoscenza dei personaggi, arrivando a un combattimento finale tra Kora e Noble che è un assaggio di quello che accade in questa seconda parte. Dopo un inizio in cui i protagonisti raccontano qualcosa in più del loro passato (e che sono chiaramente accenni di quanto verrà maggiormente approfondito nelle serie e nei fumetti), questo capitolo dà finalmente al pubblico ciò che vuole: 45 minuti di azione pura e combattimenti. La trama di Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice si può quindi riassumere così: violenza!

Le scene di combattimento di Rebel Moon - Parte 2 non deludono

Snyder conosce perfettamente il suo pubblico e sa che oggi la trama è sopravvalutata: gli spettatori sono sempre più distratti, la soglia di attenzione è calata drasticamente e i film hanno quanto più successo quanto più spezzoni di scene vengono condivisi su TikTok. E Rebel Moon sembra concepito appositamente con questo in mente: si tratta di un'opera che funziona sia scomposta in tanti piccoli frammenti che fruita nell'insieme. La storia è secondaria, l'estetica è tutto. Quindi non importa se le spade imbracciate da Kora e Noble sono la fusione delle lightsaber di Star Wars con la katana della Sposa di Kill Bill: l'importante è che rendano bene sullo schermo. E in effetti lo fanno: l'azione funziona e, senza dover introdurre uno per uno i personaggi, il ritmo ne guadagna in questa seconda parte.

Rebel Moon Parte 2 La Sfregiatrice 7
Rebel Moon - Parte 2: La Sfregiatrice, Djimon Hounsou, Staz Nair in una scena

Rebel Moon - Parte 1: Sofia Boutella ed Ed Skrein sono i leader della saga di Snyder

Certo, puntare sulla volontà degli spettatori di ricostruire tutto il puzzle una volta che i vari contenitori saranno disponibili è un azzardo, ma Snyder e Netflix sanno benissimo che questo è un modo per fidelizzare il proprio pubblico. Per chi ha la voglia e il tempo, l'universo di Rebel Moon può diventare come un gioco alla ricerca del nuovo oggetto mancante. Volendo fare un parallelo azzardato, la principessa Issa di Rebel Moon, che tutti cercano ma nessuno trova, è un po' come il Godot di Samuel Beckett: non arriva mai, ma intanto succedono cose. E così è per questi film: si aspetta che arrivi uno slancio in più, un'idea originale che non c'è. Ma intanto che sfoggio di muscoli e props!

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Rebel Moon - Parte 2: La sfregiatrice, in questa seconda parte della saga Snyder si concentra più sull'azione: la pellicola offre infatti 45 minuti di azione pura, che danno soddisfazione a chi cercava combattimenti con la spada, scontri di astronavi e sangue. Ma è solo l'inizio: nella mente del regista infatti arriveranno altri quattro film, serie tv, fumetti e podcast.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.9/5

Perché ci piace

  • I 45 minuti finali di azione pura.
  • Il robot Jimmy doppiato da Anthony Hopkins.
  • La coerenza di Zack Snyder.

Cosa non va

  • La trama è un pretesto.
  • Chi cerca l'originalità è meglio che passi oltre.
  • I dialoghi sono elementari.