Non ci resta che piangere: guida ai viaggi nel tempo in 10 momenti indimenticabili

A trent'anni dall'uscita del film di Massimo Troisi e Roberto Benigni, il nostro decalogo aggiornato per vivere al meglio un viaggio nel passato e il confronto con epoche diverse dalla nostra. Lasciate a casa le angosce esistenziali e i problemi familiari e preparatevi ad incontri memorabili. Frittole vi aspetta!

Massimo Troisi e Roberto Benigni sul set di Non ci resta che piangere
Massimo Troisi e Roberto Benigni sul set di Non ci resta che piangere

Sono passati trent'anni da quando due giovani amici, senza volerlo, si ritrovarono a vivere una delle più grandi avventure cinematografiche di sempre, catapultati in un passato lontanissimo, tra le campagne toscane e in un'epoca costellata di episodi e personaggi che avrebbero lasciato il segno nella Storia.

Loro due invece - i protagonisti del film, Massimo Troisi e Roberto Benigni - pur desiderando cambiare il corso della storia non ci sono riusciti, ma in compenso hanno lasciato un segno indelebile nella commedia all'italiana.

Con il ritorno di Non ci resta che piangere nelle sale - nel trentennale dell'uscita del film - riviviamo l'avventura di Mario e Saverio, un bidello "filosofo", timoroso e riflessivo e un maestro dal carattere impulsivo e difficile, ma più "aperto" alle novità.
Due ragazzi come tanti che si ritrovano a vivere un'avventura fuori dal comune, tra incontri con menti illuminate, il timore di restare uccisi e, come dicevamo, il tentativo di cambiare per sempre il corso della storia.

E se capitasse a noi? Mai dire mai, in fondo basta prendere una stradina alternativa e può succedere di ritrovarsi a chiedere ospitalità in una locanda senza luce elettrica e altri comfort. Se succedesse, quello che segue è un decalogo da tenere sempre a mente nei momenti più difficili del viaggio.

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1 - Per prima cosa, l'equipaggiamento mentale e fisico

Non si può mai sapere quando ci si ritroverà a fare un viaggio nel tempo - ed è inutile che chiedete al Casellante, perché non ha la risposta ad ogni vostro dubbio o angoscia esistenziale. Accertatevi di avere i capelli sempre in ordine, non vestitevi mai in maniera troppo eccentrica e non abbiate la presunzione di pensare di essere "vestiti belli" rispetto a quelli che incontrerete in altre epoche. Se già la camicia hawaiana di Saverio era vista con sospetto, figuriamoci i vostri risvoltini ai pantaloni. Ma soprattutto...

2 - Argomento Gabriellina (e altre angosce esistenziali)

I problemi personali si lasciano a casa. Volete sistemare o "far sfogare" vostra sorella, che ha il cuore infranto dopo la fine di una relazione disastrosa? Non tediate i vostri compagni di viaggio, che certamente non pensano ad accasarsi solo per risolvere i vostri problemi. Quando e se tornerete, potrete prendervela col Giachetti di turno, ma il viaggio va affrontato con apertura mentale e ottimismo!

3 - Ricordatevi che dovete morire!

Non vogliamo scoraggiarvi, ma se non sarà quest'anno o nel 1492 - quasi 1500 - prima o poi dovrete morire, quindi segnatevelo. E soprattutto, scegliete il modo più dignitoso di farlo. Morirete come Ludovico, colpiti qui? Bene. Morirete come il povero Remigio, dopo essere andati "al bagno", trafitti da una lancia per aver liberato la vescica fuori dalla finestra? Che pena. "Se morirò, morirò come il babbo!" - sentenzia Vitellozzo, che sceglie di andare incontro ad una fine eroica, colpito alla testa da qualcosa di non meglio identificato. Esemplare.
Diteci come morirete e vi diremo chi siete.

n.b. E a proposito di "bagno", state attenti ai lanci di pipì dalla finestra, perché sapete cosa può succedere se prendete un'infezione piccola così? Lo sapete?

4 - A proposito, siete adatti a fare il boia?

Oggigiorno trovare lavoro è difficilissimo, la disoccupazione è alle stelle e chi trova lavoro spesso è insoddisfatto dalle condizioni contrattuali o lavorative. Per questa ragione c'è chi sceglie di andare via dall'Italia, ma se addirittura andrete via da quest'epoca, potreste avere molte più opportunità! Anche in questo caso però, ci vuole un po' di apertura mentale. Se qualcuno vi offrisse un incarico da esecutore di pena capitale non tiratevi indietro e ripensate a tutti i video di terroristi che vi passavano davanti, su Facebook, nel 2015. Altro che i tutorial di Clio, quelli nel Medioevo possono tornarvi davvero utili!

5 - Cosa fare a Frittole quando non sei (ancora) morto

Ad essere sinceri, gli svaghi non sono tanti - e poi con l'ora di buio imposta da Savonarola e i suoi non è che si possa tirar tardi - ma qualcuno ha già inventato la palla, quindi potete divertirvi a farla "volteggiare nell'aere". Pensate di non essere capaci? Ne dubitiamo, ma nell'eventualità potete sempre provare ed imparare. Provare, provare, provare... e poi ci riuscite.
Le serate al cinema ovviamente sono fuori discussione - se ne parla tra quattrocento anni, al massimo - ma potreste inventarvi una carriera musicale con facilità. Non importa se Yesterday non l'avete scritta voi e non ricordate bene il testo, nessuno ci farà caso...

6 - Insomma, inventatevi qualcosa! (O lasciate fare a chi è capace)

Lo sappiamo, un conto è sfruttare le "invenzioni" che utilizziamo nel quotidiano, un conto è svilupparle, non è semplice. Dubitiamo ad esempio che sareste capaci di costruire un gabinetto - con relativo scarico e aggiunta di acqua - inventare lo shampoo, o il termometro. Provate a chiedere a chi sapete per certo ha le capacità, senza spazientirvi, limitandovi a fare "osservazioni scientifiche" e proponendovi come "ingegneri, scienziati, scopritori". Insomma, confrontatevi senza timore su tematiche di attualità scientifica come la tabellina del nove, i pericoli della corrente elettrica, Marx e gli scioperi, Freud, i lapsus freudiani e il complesso di Edipo, qualcosa ne verrà fuori.

7 - Ditelo a parole vostre...

Che decidiate di confrontarvi con Leonardo Da Vinci per fargli realizzare le invenzioni più strabilianti - e dividere i guadagni con un equo 33-33-33 - o di chiedere un favore a Savonarola, usate sempre le parole giuste (a vostro rischio e pericolo) e, prima di iniziare un confronto, scusatevi per "le volgarità eventuali".

Massimo Troisi e Roberto Benigni in Non ci resta che piangere
Massimo Troisi e Roberto Benigni in Non ci resta che piangere

8 - ...oppure fate capire che avete capito

Non ci resta che piangere - falle capire che hai capito
Non ci resta che piangere - falle capire che hai capito

Laddove non sia possibile esprimervi a parole, potrete fare affidamento agli sguardi, soprattutto con una ragazza che vi piace. Alla fine non è così difficile, è un po' come quando aprite Whatsapp, leggete un messaggio e non dite nulla in risposta, perché l'altro sa che il messaggio è arrivato e l'avete letto. Nel 1492 però dovete guardare più che visualizzare, tutto qui!

n.b. Non scoraggiatevi: i più esperti sono capaci di chiedere anche alla propria ragazza se "c'ha un'amica", anche solo con lo sguardo. Anche in questo caso basta provare, provare, provare...

9 - Un fiorino per i tuoi pensieri

Chi siete? Dove andate? Chiunque si è posto queste domande, nei grandi momenti di riflessione della propria esistenza di uomo moderno ed evoluto (?) spesso senza approdare a nulla. Nel Medioevo però non si perde tempo: se non riuscite a rispondere con prontezza a queste domande, dovete essere pronti a sborsare un fiorino o addirittura a cambiare il corso della storia (ma non fate affidamento alle date segnate sui libri scolastici!)

10 - E infine...

Se vi capita di ritrovarvi nel 1500, non provate a tornare al presente con trucchi "psicologici" (è inutile), lavorate d'ingegno, adeguatevi alla moda del periodo e non vergognatevi dei vostri pantaloni o del cappello, ma guardatevi attorno con attenzione e provate ad integrarvi rispettando le differenze culturali e storiche che vi dividono dagli altri. Ci sarà chi proverà a lanciarvi una frecciatina per come siete vestiti, e chi invece proverà a farvi fuori con una freccia (vera)...

Voi però non risparmiatevi e vivete l'avventura fino in fondo. D'altronde certi treni passano solo una volta nella vita, no?

Non ci resta che piangere - una scena del film
Non ci resta che piangere - una scena del film