Nella tana dei lupi: rapine, azione e testosterone senza freni

Il film con protagonisti Gerard Butler e Pablo Schreiber è evidentemente fatto per coloro che al cinema cercano svago, azione e qualche sporadica emozione, senza alcun tipo di impegno o profondità. Il suo problema principale, però, sta nell'ingiustificata lunghezza.

Den of Thieves: un primo piano di Gerard Butler in azione
Den of Thieves: un primo piano di Gerard Butler in azione

Prendete Heat - La sfida di Michael Mann, aggiungeteci un po' di rapine che ricordano Inside Man e Point break, Punto di rottura ed un twist finale preso quasi pari pari da un altro film cult che però non vi sveliamo. A questa trama aggiungete lunghe sparatorie ed una sfida a distanza a chi è più macho tra il redivivo Gerard Butler e il "nuovo" talento Pablo Schreiber. Questo è Nella tana dei lupi, prima regia dello sceneggiatore Christian Gudegast (Attacco al Potere 2), un film con poche velleità artistiche ma dalle idee piuttosto chiare in termini di azione e intrattenimento.

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L'aspetto più interessante del film va ricercato proprio nella presenza di due gruppi, poliziotti e criminali, che in realtà di diverso hanno soltanto lo scopo finale, ma che si assomigliano nei modi in cui cercano di ottenerlo. Spietati, spregiudicati e fedeli soltanto alla loro missione, i due leader si incontrano e scontrano in più di una occasione, dimostrando di non fermarsi davanti a nessun ostacolo e di non avere null'altro al mondo se non il lavoro da portare a termine.

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Nella tana dei lupi: Maurice Compte e Gerard Butler in una scena del film
Nella tana dei lupi: Maurice Compte e Gerard Butler in una scena del film

Una sfida troppo lunga

Nella tana dei lupi: 50 Cent in una scena del film
Nella tana dei lupi: 50 Cent in una scena del film

A fare da anello di congiunzione tra i due protagonisti supertosti c'è il personaggio di Donnie, un barista apparentemente estraneo alle rapine ma che in realtà diventerà oggetto di interesse di entrambi gli schieramenti. I rapinatori lo vogliono come autista a causa delle sue incredibili doti al volante, mentre i poliziotti cercano di sfruttare la sua fragilità per avere informazioni sui prossimi colpi. Se Butler, Schreieber e anche 50 Cent sfruttano al meglio la loro fisicità e possenza, il giovane O'Shea Jackson Jr. (figlio del rapper Ice Cube) continua a convincere dopo la buona prova in Straight Outta Compton.

Nella tana dei lupi: Pablo Schreiber, 50 Cent ed Evan Jones in una scena del film
Nella tana dei lupi: Pablo Schreiber, 50 Cent ed Evan Jones in una scena del film

Il problema del film è però nella sua eccessiva lunghezza, assolutamente non giustificata né da un intreccio particolarmente complesso né da una caratterizzazione dei personaggi che vada oltre la dicotomia poliziotti/criminale.
Ci sono alcune sequenze ben dirette e la rapina finale è sufficientemente avvincente, ma tutto quello che c'è intorno è spesso superfluo e non aggiunge nulla che non fosse già stato abbondantemente mostrato e spiegato nella prima mezz'ora.

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Nella tana dei lupi: Gerard Butler in una scena del film
Nella tana dei lupi: Gerard Butler in una scena del film

Considerata anche la quasi totale mancanza di ironia - tranne una sequenza che vede protagonista la figlia e il fidanzato di uno dei rapinatori, tanto simpatica quanto assolutamente gratuita - o di personaggi femminili di rilievo, il film è evidentemente fatto per coloro che al cinema cercano svago, azione e qualche sporadica emozione, senza alcun tipo di impegno o profondità. A questo tipo di pubblico piacerà e non poco, tanto che è già in produzione un secondo capitolo, ma probabilmente sarebbe piaciuto altrettanto anche senza scomodare illustri esempi del genere heist movie ed uno dei finali più brillanti del cinema degli anni '90. Forse sarebbero bastati anche solo le scene d'azione e i muscoli dei protagonisti.

Movieplayer.it

2.5/5