Murder Mystery 2, la recensione: un'(altra) commedia da prendere alla leggera

La recensione di Murder Mystery 2: Jennifer Aniston e Adam Sandler volano a Parigi per il sequel della fortunata comedy mystery di Netflix. Il risultato? Intrattenimento in formato garantito.

Murder Mystery 2, la recensione: un'(altra) commedia da prendere alla leggera

Squadra vincente non si cambia. Anzi, format che vince non si cambia. A riprova, proprio mentre scriviamo la recensione, il rientro sorprendente nella top 10 dei film più visti su Netflix del primo capitolo di Murder Mystery, diventato il quinto original movie più visto di sempre sulla piattaforma. Un risultato incredibile che, ovviamente, ha spinto le produzioni (in particolar modo la Happy Madison Productions di Adam Sandler) a replicare l'impianto narrativo, pur evitando l'introduzione diretta dei personaggi. In Murder Mystery 2 entriamo - più o meno - nel vivo dell'azione, riempita in modo tattico dalla grande coppia protagonista, Jennifer Aniston e Adam Sandler.

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Murder Mystery 2: Jennifer Aniston e Adam Sandler in una scena del film

Rispetto al film originale, questo sequel apporta dei cambiamenti (il primo è quello registico, in quanto Jeremy Garelick ha preso il posto di Kyle Newacheck), sia estetici che narrativi. Potrebbe esserci "più tutto" in Murder Mystery 2, ma prima di addentrarci nei toni bizzarri e volutamente inconcludenti di questa comedy mystery che si rifà ai vecchi gialli, va detto che operazioni del genere andrebbero prese e contestualizzate in base alla loro origine e in base al loro sviluppo, pensato per intrattenere (molto) velocemente il pubblico sul divano, alla ricerca di una visione disinteressata. Nulla da eccepire, e allora diventa quasi impossibile rintracciare barlumi analitici in quella che è una commedia dal divertimento assurdo e polivalente, costruita tanto sullo splastick quanto sulle sferzanti battute (e battutacce) che si susseguono all'interno della sceneggiatura.

Murder Mystery 2: un rapimento dietro la trama del film

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Murder Mystery 2: una scena del film

Come già scritto, in Murder Mystery 2 ci sono diversi cambiamenti all'interno dell'idea, replicata fino ad un certo punto: il più importante? Niente delitti, ma rapimenti! Il filo del discorso, su sceneggiatura firmata dal grande James Vanderbilt (lo stesso di Zodiac o di Scream 5), viene ripreso quattro anni dopo gli eventi del primo film: Nick e Audrey Spitz (Sandler e Aniston) provano a gestire un'attività di investigazione privata. Le cose non vanno benissimo, e il lavoro incrina anche la loro vita di coppia, essendo concentrati solo sui casi da risolvere. All'improvviso, la telefonata che cambia tutto: vengono invitati al matrimonio extra lusso dell'amico Maharajah (Adeel Akhtar), che si sta per sposare con la francese Claudette (Mélanie Laurent). Ma durante la sfarzosa cerimonia, tra regali e sorprese, il Maharajah viene rapito. Le tracce, suggerite dall'agente dell'M16 Conner Miller (Mark Strong), portano nientemeno che a Parigi. Nick e Audrey voleranno sotto l'Arc de Triomphe per indagare (si fa per dire) sul rapimento, scoprendo un vero e proprio complotto criminale.

Murder Mystery 2: Adam Sandler e Jennifer Aniston nella prima clip del film Netflix

L'intesa di Jennifer Aniston e Adam Sandler per un'altra lightweight comedy

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Murder Mystery 2: Jennifer Aniston e Adam Sandler in una foto

Se Jennifer Aniston e Adam Sandler riempiono la scena, e l'intesa appare ancora più affiatata e rodata, come per ogni whodunit che si rispetti il controcoro dei personaggi di supporto gioca un ruolo importante. Talmente importante che, grossa parte del divertimento, arriva proprio da loro: ritroviamo il Colonnello interpretato da John Kani, con l'aggiunta di Jodie Smith e Kuhoo Verma. Ma il personaggio cult di un film palesemente scult è l'ex calciatore playboy Francisco, con il volto di Enrique Arce. Del resto, Murder Mystery 2 non ci fa nemmeno perdere troppo tempo dietro gli intrighi e i segreti, e anzi l'atmosfera generale, che sfrutta le luci notturne di Parigi (insomma, una location che offre sempre la cornice migliore), è sorretta dall'intesa tra i protagonisti che, al netto di uno script vacuo, tengono al meglio una storia che offre ben poco se non quello di intrattenere nel giro strettissimo di novanta minuti.

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Murder Mystery 2: Jennifer Aniston e Adam Sandler in un'immagine

Il problema, se di problema si tratta, è che potrebbero però ormai esserci "troppe" lightweight comedy, andando ad ingolfare il genere e, di conseguenza, facendo perdere la loro potenza e il loro svagato appeal. È successa una cosa simile nei primi Anni Duemila, quando la commedia dura e pura imperversava nelle programmazioni dei cinema: via via c'è stato un sovradosaggio che ha portato un repentino prosciugamento del genere. Forse non è il caso specifico del franchise Murder Mystery, e infatti ci sono le eccezioni del caso - Jennifer Aniston e Adam Sandler sono sempre un buon motivo di visione -, ma la freschezza copia-e-incolla potrebbe surriscaldarsi, facendo perdere attrattiva verso quei titoli che "visto uno, visti tutti".

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Conclusioni

Un film da prendere alla leggera, che prosegue il discorso iniziato con successo nel 2019. Concludendo la recensione di Murder Mystery 2, rimarchiamo l'efficacia e l'intesa di Jennifer Aniston e Adam Sandler, inseriti in un contesto a loro molto vicino. Parigi è una location sempre efficace, ma la storia, come potete immaginare, offre ben pochi spunti originali, intrattenendo gli spettatori con una vicenda costruita per divertire senza troppo impegno.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • Adam Sandler e Jennifer Aniston sono una garanzia.
  • Parigi.
  • Il personaggio di Enrique Arce.

Cosa non va

  • Non aspettatevi chissà quale mistero.
  • E non vi aspettate una sceneggiatura raffinata.
  • Si ride, ma a fine visione resta ovviamente poco.