Liceali 3: promossi i ragazzi di Massimo Poggio

Premiata l'attesa dei giovani fan della serie: arrivano su Canale 5 tante new entry ed episodi densi di eventi direttamente dal liceo Colonna di Roma. Tra nuovi e appassionanti flirt fra i banchi di scuola, gli immancabili problemi generazionali e una community più fragorosa della campanella di ogni mattina spicca il ruolo di Massimo Poggio. E intanto già si parla della stagione numero 4!

Non ci saranno più Giorgio TirabassiClaudia Pandolfi a guidare le classi del liceo più popolare della TV, ma la terza stagione de I liceali avrà tanti nuovi personaggi ed episodi sempre più complessi, realistici e divertenti. La fiction cult, prodotta ancora dalla Taodue di Pietro Valsecchi, è diretta stavolta da Francesco Miccichè, che per Canale 5 ha già diretto la seconda stagione di R.I.S. - Delitti imperfetti. Ad assicurare il successo agli studenti e alla serie ci pensa stavolta il bravo e fascinoso Massimo Poggio, il professore di matematica e fisica più alternativo d'Italia che avevamo già incontrato nella seconda stagione e che ritroviamo con piacere tra i protagonisti. Accompagnati da lui e dai colleghi adulti le giovani leve della serialità italiana hanno incontrato stamattina alla Casa del Cinema la stampa per presentare I liceali 3, una serie che ha costituito un nuovo punto di partenza per rappresentare sul piccolo schermo la realtà degli studenti e dei professori della scuola italiana dei giorni nostri, senza preoccuparsi d'abbellirne il linguaggio quotidiano né di addolcirne le tematiche ingombranti.
Tra le new entry Christiane Filangieri, insegnante di lettere giovane, bella e sensibile che farà perdere la testa a Enea Pannone (Poggio) e metterà in discussione per lui il suo matrimonio. A contenderglielo sarà Maristella Amoruso (la divertente Lucia Ocone), nevrotica e minacciosa professoressa di latino e greco, odiata da sempre dagli studenti e non ricambiata dal dinamico Pannone. Promosso a pieni voti l'arcigno professore Gualtiero Cavicchioli (un esilarante Ivano Marescotti) che occupa l'ufficio della presidenza e contrasta le iniziative dei professori più giovani. Tra questi il professore di Storia dell'Arte, Anton Giulio Poppi (Marco Bonini), affascinante radical chic, e la supplente di Filosofia Martina Campanella (Chiara Gensini da I Cesaroni), eterna ritardataria.

Anno scolastico nuovo, studenti nuovi: diplomati i ragazzi della III A, incontriamo e conosciamo ora una nuova classe pronta a conquistare i cuori dei loro coetanei e delle famiglie a casa.
I nuovi allievi sono Chiara (Carlotta Tesconi), l'idealista che si batte per il suo gruppo, l'indiano Jamal (Angel Tom Karumathy), genietto della matematica introverso e scorbutico, Alice (Giulia Elettra Gorietti), che si crede la reginetta del liceo, Giorgio (Federico Maria Galante), iroso a causa delle incomprensioni familiari, Mario (Tommaso Arnaldi), il più allegro della classe con la battuta divertente per ogni occasione, Susanna (Greta Scarano), di origini modeste, Mia (Silvia Quondamstefano) che s'innamora del prof di Storia dell'Arte e infine Camilla (Virginia Valsecchi), nipote di Enea Pannone che arriva dal paesello con la sua sensibilità e ingenuità e conquista al primo incrocio di sguardi l'aitante Lorenzo (il promettente Ivan Olita).

A domani sera il primo appuntamento con le otto puntate de I liceali 3, che vedremo in prima serata su Canale 5: la messa in onda finalmente rivela il motivo della lunga attesa. Le riprese della serie erano infatti terminate un anno fa, ma la programmazione era stata rinviata perché, per strategia commerciale, si voleva tentare un passaggio diretto sul digitale senza aspettare prima la messa in onda sulla pay tv, com'era avvenuto per le scorse stagioni.

Squadra vincente non si cambia. Voi invece avete rinnovato nuovamente il cast. Come spiegate questa scelta?
Pietro Valsecchi: I liceali è una fiction ormai cult per il pubblico dei giovani, un target che interessa a Canale 5, che vuole fare prodotti proprio per questo target. Dopo Tirabassi e Landolfi c'è stato un cambiamento, ma le serie non si basano solo sugli attori, specie quando diventano popolari e longeve come questa.

Gli argomenti invece restano gli stessi?
Pietro Valsecchi: Il tema della scuola è importante nel nostro Paese, che si misura sulla formazione e cultura. Anche stavolta i ragazzi dei licei sono stati intervistati e attraverso la loro esperienza è stata scritta la sceneggiatura. Attraverso questa serie anche i genitori potranno saperne di più sul degrado della scuola, su quello che fanno i loro figli, sulla situazione del corpo docente... E' una serie che fa sorridere molto ma anche pensare e si pone come uno specchio della realtà che ci circonda. Siamo sicuri che questa serie farà grandi ascolti anche perché è molto attesa.
Francesco Miccichè: La caratteristica de I liceali è sempre stata quella di avere attori di grandissima qualità... Ma conta molto anche l'attenzione alla realtà, che siamo riusciti a ottenere con un equilibrio tra le storie degli adolescenti e quelle degli adulti.

Signora Filangieri come si è trovata su questo set per lei nuovo?
Christiane Filangieri: I liceali forse erano più disciplinati di noi professori. Marescotti è stato per noi come un vero preside!

Ci dite qualcosa dei vostri personaggi?
Massimo Poggio: Il mio personaggio continua la sua tradizione di essere uno alternativo, che si pone dalla parte dei ragazzi. Ho potuto portare avanti un ruolo che amo tantissimo. Questa serie corre su un filo dalla prima stagione: è tutto poco edulcorato e a volte anche poco rassicurante e questo aspetto la avvicina alla realtà.
Christiane Filangieri: Anche il mio personaggio è dalla parte dei ragazzi, lo si capisce dall'inizio, nella scena dello scherzo. Mi ricorda un po' un'insegnante giovane e carina del mio biennio, che riusciva a sdoganare la scrivania.
Lucia Ocone: Il mio personaggio è una donna dolce e il mio nome è una coincidenza - ironizza l'attrice. Urlare coi ragazzi terrorizzati come una pazza nei panni di questa panterona sexy è stato molto divertente. Abbiamo potuto sperimentare sul set e metterci del nostro nelle interpretazioni.
Ivano Marescotti: Io sono qui dalla prima stagione, ma ho fatto carriera diventando preside pur restando autoritario e conservatore. In questa stagione però il mio personaggio sbraga di brutto e diventa un patacca!! Sono l'unico attore che dalla prima stagione è arrivato a oggi: Valsecchi mi ha chiamato di nuovo come ha fatto con i due film di Checco Zalone.

Signor Marescotti lei è sempre così cattivo?
Ivano Marescotti: No, l'animo di Gualtiero Cavicchioli è buono ed alla fine uscirà fuori.

E' cambiato qualcosa rispetto a I Liceali 2?
Ivano Marescotti: Nella seconda stagione si sono tutti diplomati, ma nella quarta potremmo ritrovare alcuni di quest'anno.

Quindi è già prevista un'altra stagione?
Pietro Valsecchi: Sì, la nuova serie è stata già scritta e sono previste le riprese.

Prima la signora Ocone parlava d'improvvisazione. Che rapporto c'è stato nel cast sul set?
Francesco Micciche: Nei limiti di ciò che pensavamo fosse giusto, sì, ci sono state improvvisazioni, proposte sul set...

I ragazzi si riconoscono nei personaggi interpretati?
Virginia Valsecchi: Tra un mese avrò la maturità. Molti dei professori e molte delle dinamiche le riconosco nella mia realtà perché sono caratteristiche della nostra generazione. Tutti i giovani per esempio usano la parola "scialla", un intercalare che nelle altre serie non compare...
Martina Carletti: Il mio personaggio - Veronica - è l'opposto di quello che sono io in classe.
Ivan Olita: Trovo ci sia una verosimiglianza nel prodotto con le storie personali degli studenti: ci sono sessualità confuse, intrighi sentimentali complessi, disturbi dell'alimentazione, dipendenze complesse... Penso che siano stati presi gli archetipi e messi insieme.
Matteo Liofredi: Io ho dato la maturità l'anno scorso e credo che i professori tendano a nascondere i problemi degli studenti per non rovinare l'immagine delle loro scuole. I liceali è la testimonianza che nelle scuole italiane succedono cose come il bullismo...

Le serie legate alla scuola costituiscono un filone più problematico. Perché?
Francesco Miccichè: All'interno della tv generalista la Taodue ha un approccio politicamente scorretto che vuole semplicemente rappresentare la realtà. Se poi la realtà non è corretta non è un problema di chi la racconta. Volevamo cercare snodi meno banali.

Ci fa un esempio?
Francesco Miccichè: Nella serie il prof. Pannone è assolutamente atipico perché disposto anche a partecipare alle occupazioni dei ragazzi piuttosto che esserne vittima. I liceali s'inserisce in una tradizione, ma è stata la prima a raccontare il mondo giovanile in questo modo.

Signor Valsecchi, le riprese de I liceali 3 erano finite un anno fa, come mai tanta attesa?
Pietro Valsecchi: La prima e la seconda stagione sono andate in onda prima su Premium e poi su Canale 5, stavolta volevamo passare direttamente su Canale 5 perché dopo il passaggio su Premium veniva scaricata e quindi depotenziata. Questa scelta faceva parte di una strategia.

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