Le avventure di Errol Flynn, la recensione: un biopic avventuroso ma sterile

La recensione di Le avventure di Errol Flynn, film biografico sulla figura del leggendario attore, tra i primi action hero del cinema avventuroso hollywoodiano. Disponibile su Sky e NOW.

Le avventure di Errol Flynn, la recensione: un biopic avventuroso ma sterile

Il titolo originale In Like Flynn deriva da un modo di dire diffuso Oltreoceano e ispirato proprio al suddetto attore, Errol Flynn, non soltanto affascinante e carismatico ma anche un vero e proprio dongiovanni, tanto da entrare appunto anche nel gergo comune con tale espressione.

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Le avventure di Errol Flynn: una foto

Come vi raccontiamo nella recensione di Le avventure di Errol Flynn, ci troviamo davanti ad un biopic atipico, che gioca sin da subito tra realtà e finzione, adombrando ulteriormente di leggenda la vita di un interprete sui generis, considerato non a torto tra i primi "action hero" della storia della settima arte. Memorabili sono i suoi film pirateschi, dove interpretava o coraggiosi capitani o spavaldi briganti del mare, o ancora il suo Robin Hood, considerato tutt'oggi tra le miglior rappresentazioni dell'iconico arciere di Sherwood. Una vita ricca di eventi e opere che hanno lasciato il segno e perciò è poco comprensibile la scelta di quest'operazione a lui dedicata, che racconta una sorta di rocambolesca avventura che Flynn avrebbe effettivamente vissuto prima del suo sbarco sul grande schermo.

Uno, nessuno, centomila

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Le avventure di Errol Flynn: una scena del film

Si dice che Flynn in gioventù abbia effettivamente svolto decine di mestieri, dal contadino al giornalista, dal pugile al cercatore d'oro e molti altri ancora. Le avventure di Errol Flynn si concentra, come intuibile, sulla fase da avventuriero: dopo essere entrato in possesso di una mappa, il protagonista si convince infatti di come le coordinate lo condurranno alla scoperta di immense ricchezze in Papua Nuova Guinea e decide di imbarcarsi in un viaggio disperato. Riesce infatti a convincere tre uomini ad accompagnarlo in questa folle impresa, che si scoprirà però assai più insidiosa e complicata del previsto. Durante il tragitto in mare a bordo di una piccola imbarcazione rubata alla mafia cinese, con gli squali e le condizioni meteorologiche tra i tanti pericoli da affrontare, l'inedito quartetto dovrà affrontare una serie di sfide sempre più ardue, ignari che la barca su cui viaggiano nasconde un'ingente quantità d'oppio e che i legittimi proprietari siano pronti a tutto pur di recuperare il maltolto.

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Prima che tutto ebbe inizio

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Le avventure di Errol Flynn: una scena del film

Il breve prologo ambientato nella giungla sembra una sorta di Indiana Jones, con il nostro che viene ripreso da una cinepresa mentre affronta trappole di ogni tipo, salva persone all'ultimo minuto e si ritrova in fuga da tribù di indigeni belligeri. Già qui capiamo lo stile scanzonato del film, che si ripercuoterà anche sul successivo minutaggio, nel tentativo di riportare alla mente le atmosfere leggere dei titoli interpretati da Flynn nella Golden Age di Hollywood. Il risultato però non è quello sperato, giacché ben presto la sequela di eventi perde di mordente: non accade nulla di veramente interessante e/o coinvolgente e le peripezie del gruppo di protagonisti risultano più sterili e gratuite che gradevolmente guascone, mancando di tensione e suspense a tema. Non ci si appassiona al destino di chi è al momento in scena, una mancanza di appeal che priva di climax ed epica a tema il tutto.

Un'occasione mancata

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Le avventure di Errol Flynn: una sequenza del film

La componente biografica è sempre e comunque schiava di quest'approccio ludico, più velleitario che intrattenente, con un continuo ricorso ai cliché che vedevano Flynn nel ruolo di combinaguai e latin lover ad ogni costo. Eccolo perciò coinvolto in frequenti risse o incontri di boxe contro avversari molto più grossi di lui, seduttore imperterrito alle prese con affascinanti conquiste, eroe perfetto per ogni situazione e con il sorriso sempre stampato in faccia. Thomas Cocquerel non ha il carisma necessario per rendere giustizia al personaggio e il resto del cast è altrettanto anonimo, togliendo così ulteriore interesse a una produzione tecnicamente decorosa - la cura nell'esposizione dei paesaggi e la gestione delle dinamiche action sono di discreta fattura - ma che pecca di testa e cuore.

Conclusioni

Una scelta rischiosa e atipica - a posteriori sbagliata - quella di Le avventure di Errol Flynn, che ci racconta una fase nella vita del popolare attore di poco precedente al successo sul grande schermo. Una figura leggendaria della golden age hollywoodiana, amata soprattutto per i suoi ruoli avventurosi, che qui rivive in un biopic che cerca di omaggiarlo con una scelta ben precisa all'insegna della leggerezza, mancando però di emozioni e di sostanza. Nell'ora e mezzo di visione assistiamo infatti ad una sequela di eventi poco interessanti, con il nostro impegnato in un'improbabile missione alla ricerca dell'oro, ritrovandosi ad affrontare squali e femme fatale, giganteschi boxeur e uomini corrotti. Una sequela poco ispirata, figlia di un intrattenimento sterile che non rende onore all'iconica star.

Movieplayer.it
2.0/5
Voto medio
3.6/5

Perché ci piace

  • Tecnicamente apprezzabile.

Cosa non va

  • Un divertimento vacuo e sterile, che vorrebbe rendere omaggio allo stile scanzonato di Errol Flynn ma non centra il bersaglio.
  • La storia è priva di guizzi ed emozioni, complice anche un cast poco in parte.