La zona morta: la nostra recensione del blu-ray

L'edizione italiana in alta definizione è la prima mondiale per il film di David Cronenberg tratto da un romanzo di Stephen King. Il video è buono nonostante qualche flessione, audio discreto ma extra poveri.

Il blu-ray targato Pulp Video e distribuito da CG Home Video de La zona morta appena uscito, è in pratica una prima assoluta mondiale visto che in giro non esistono edizioni in alta definizione del film di David Cronenberg, una delle più celebri pellicole tratte da un romanzo di Stephen King. Protagonista del film, datato 1983, è Christopher Walken, che interpreta Johnny Smith, professore di letteratura che dopo una romantica giornata assieme alla sua ragazza (Brooke Adams), insegnante anche lei, resta coinvolto in un grave incidente stradale a causa del quale resta per cinque anni in coma.

Al suo risveglio, Johnny Smith scopre di avere un terribile potere: riesce a "vedere" il passato ed il futuro delle persone con le quali entra in contatto fisico. Questo "dono" però lo sfinisce a poco a poco, risucchiando tutte le sue energie e la sua vitalità, ma può anche essere estremamente utile al prossimo quando gli permette di fermare un assassino o salvare la vita a qualcuno. Johnny vuole liberarsi da quella che per lui è una trappola, ma non ha la minima idea di come fare e inoltre stringendo la mano ad un candidato alla presidenza scopre che sarà lui a provocare un conflitto nucleare. Nel cast anche Herbert Lom, Tom Skerritt e Martin Sheen.

Video convincente nonostante qualche sbavatura

Christopher Walken in una scena de La zona morta
Christopher Walken in una scena de La zona morta

Oltre a rappresentare una prima assoluta, il blu-ray tutto italiano de La zona morta riesce a sorprendere anche sul piano della qualità video. Niente di eccezionale, beninteso, anche perché il master non sembra aver avuto alcun tipo di restauro e comunque gli anni si sentono quanto a morbidezza e a una certa pastosità delle scene più scure. Ma dopo un inizio incerto, il video fa un deciso salto di qualità e oltre a presentare un quadro piacevolmente molto pulito, sfodera anche un dettaglio di tutto riguardo, soprattutto negli elementi in primo piano e nelle scene ben illuminate. Si registra qualche flessione qua e là, con neri a tratti opprimenti e qualche calo del dettaglio sui campi lunghi, ma sono piccoli difetti che non inficiano una quadro che resta piacevolmente compatto e solido per tutta la durata del film, con alcuni picchi davvero rimarchevoli. Anche il croma è buono, con colori sempre naturali e molto vivi, come nel caso delle fiamme, e anche il contrasto appare ben calibrato. L'unica perplessità deriva dalla gestione della grana, che è piuttosto altalenante: a tratti è leggera e molto naturale, altre volte quasi invisibile, in certe occasioni (poche, per fortuna) assume invece un aspetto piuttosto fastidioso e artificiale e non sembra del tutto omogenea. In ogni caso, il giudizio resta positivo.

Christopher Walken in una scena de La zona morta
Christopher Walken in una scena de La zona morta

Audio discreto ma extra deludenti

Meno convincente, anche se comunque discreto, il reparto audio. Oltre alle tracce stereo italiana e inglese, è presente anche un dolby digital 5.1 italiano che si rivela più che sufficiente, anche se non privo di difetti. I dialoghi infatti restano un po' chiusi e non sempre cristallini come timbro, anche se sempre chiari, mentre la spazialità risulta discreta. In effetti l'asse posteriore è presente, e i rear si mettono in moto con qualche effetto direzionale abbastanza preciso, anche se non molto incisivo, in tutte le scene più movimentate. In generale la frequenza è limitata e la dinamica contenuta, però in scene come quella dell'incidente, o dell'incendio, o della folla osannante il politico candidato, la sensazione di avvolgimento c'è e un minimo di coinvolgimento esiste. In sostanza, pur con tutti i limiti descritti, l'ascolto è più che sufficiente. Deludenti invece i contenuti speciali, che si limitano a una sola photogallery.