La fortuna di Nikuko, la recensione: una storia di crescita nel Giappone rurale

La nostra recensione de La fortuna di Nikuko, il nuovo lungometraggio del regista Ayumu Watanabe al cinema il 16, 17 e 18 maggio che racconta di una storia di crescita, forza e affetto.

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La fortuna di Nikuko: una sequenza

Una storia di crescita e affetto, in questa recensione de La fortuna di Nikuko cercheremo di portare alla luce i vari aspetti di un'opera complessa e delicata, un film dalle diverse sfaccettature ispirato al pluripremiato romanzo dell'autrice giapponese Nishi Kanako. A portare sullo schermo questa storia, il regista Ayumu Watanabe, già noto al grande pubblico per un altro lungometraggio animato arrivato nelle nostre sale, un'opera particolare e suggestiva, I figli del mare, che lo ha di sicuro consacrato tra i registi nipponici contemporanei più interessanti, certamente da tenere d'occhio. La fortuna di Nikuko arriva in sala grazie a Nexo DIgital per un'uscita evento il 16, 17 e 18 maggio 2022, portandoci una storia che si rifà al romanzo di formazione e trasportandoci in una piccola cittadina portuale del Giappone rurale, un luogo tanto piccolo quanto familiare che saprà conquistarvi.

Nikuko e Kikuko al centro della trama

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La fortuna di Nikuko: una scena del film

Seguiamo infatti le vicende di Kikuko, una ragazzina di 11 anni che vive su una barca galleggiante insieme a sua madre Nikuko, una donna energica ma goffa, sempre col sorriso sul volto. La caratteristica principale di Nikuko è quella di essere estremamente generosa ma a causa della sua ingenuità molti si sono approfittati di lei in passato, e tante volte la donna ha dovuto ripagare i debiti dei suoi compagni cambiando poi spessissimo città. Quando, per correre dietro all'ennesimo uomo, lei e la figlia arrivano in una cittadina sul mare, gli viene data l'opportunità di alloggiare su una barca perennemente ormeggiata al porto. Da qui ci vengono poi narrate anche le vicende di Kikuko, che come tutti i ragazzini della sua età deve destreggiarsi tra la scuola, gli amici e i piccoli, grandi problemi legati alla crescita, al rapporto con gli altri e all'accettazione di sé.

La forza dei personaggi

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La fortuna di Nikuko: una foto del film

Primo elemento che funziona benissimo in questo film sono sicuramente i personaggi: se all'apparenza Nikuko può sembrarci uno stereotipo, basta scavare un po' la superficie per capire che è una donna complessa e altamente sfaccettata, una persona che nonostante le sofferenze e le mille esperienze difficili che la vita le ha riservato trova sempre la forza di non abbattersi e sorridere davanti a sua figlia e alle tantissime difficoltà che affronta quotidianamente. Kikuko, dal canto suo, non potrebbe essere più diversa dalla madre: piuttosto introversa, preferisce perdersi nei suoi libri o nel paesaggio che la circonda. Dopotutto crescere non è un processo così semplice e la ragazzina è nel bel mezzo di quell'età in cui si è ancora bambini ma allo stesso tempo si incomincia ad essere travolti dal mondo adulto, dalle sue incertezze e le sue ingiustizie. Sta qui il secondo punto di forza di questa pellicola: l'usare il romanzo di formazione per raccontare non solo la crescita di Kikuko, ma il paese in cui vive e sopratutto Nikuko in modo più adulto e complesso di quello che ci si potrebbe aspettare. Infatti La fortuna di Nikuko è un anime in cui vengono sfiorate tematiche piuttosto adulte, ma con la semplicità di un coming of age per ragazzini preadolescenti.

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L'importanza del paesaggio

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La fortuna di Nikuko: un momento del film

Cornice della narrazione è il mare, elemento che sembrerebbe caro al regista, e la cittadina in cui le protagoniste vivono, un luogo vivo ed estremamente ben caratterizzato, specialmente visivamente. Molti dei luoghi che ricorrono durante la narrazione e nel corso della visione del film non solo sono in grado di incantare, ma di risultare quasi familiari pian piano che la storia procede. I dettagli fanno la differenza: la scalinata del tempio in mezzo al bosco, le strade panoramiche e il piccolo porto della cittadine, tutti questi luoghi sono tratteggiati con una cura quasi maniacale, quasi possa essere anche il paesaggio in grado di raccontarci una propria storia. Nel complesso e dal punto di vista tecnico, comunque, tutte le animazioni sono di buon livello a dimostrare l'ottimo lavoro compiuto dallo Studio 4°C prima con I figli del mare ed ora con questo nuovo lungometraggio animato. La fortuna di Nikuko è un anime che vi consigliamo vivamente, un'opera frutto di un regista che sembra avere tanto da dire, interessante e con una sua visione particolare e riconoscibile.

Conclusioni

Per concludere la nostra recensione de La fortuna di Nikuko possiamo affermare che questo lungometraggio di Ayumu Watanabe è sicuramente un’opera interessante sotto molti punti di vista: ottimi sono i personaggi, complessi e ben caratterizzati che si muovono in una storia di crescita ben scritta e realizzata. Buone anche le animazioni e sopratutto la rappresentazione dei paesaggi, molto dettagliati costituiscono un elemento importante ai fini della buona riuscita del film.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • I personaggi, ben caratterizzati e sfaccettati.
  • La rappresentazione dei paesaggi, dettagliati e suggestivi.
  • La storia che attinge dal romanzo di formazione.

Cosa non va

  • Potrebbe scontentare chi non gradisce storie riflessive e dal ritmo pacato.