Harry Potter: i 7 grandi errori che la serie reboot potrebbe correggere

Ecco quali dettagli, sia narrativi che non, potrebbero essere migliorati all'interno della nuova serie di HBO Max rispetto ai film.

Harry Potter: i 7 grandi errori che la serie reboot potrebbe correggere

Harry Potter tornerà sotto forma di serie tv, una notizia già anticipata qualche giorno fa che ha raggiunto l'ufficialità il 12 aprile 2023, con un breve teaser di presentazione. Un annuncio che ha totalmente sconvolto il fandom del maghetto occhialuto tra chi ha colto questa particolare opportunità (a tal proposito, abbiamo scritto un articolo in merito) e chi, al contrario, ha fin da subito bollato il progetto come mera operazione commerciale. Nonostante siamo ben consapevoli dei limiti che tale prodotto potrebbe avere, possiamo provare a immaginare quali errori presenti nei lungometraggi (perché ce ne sono in abbondanza) potrebbero migliorare all'interno della serie su Harry Potter, un contenitore decisamente più ampio dove ricostruire con più fedeltà le avventure del bambino che è sopravvissuto. Di seguito parleremo specificamente di 7 elementi, tra aspetti più generali e dettagli narrativi, che in uno show realizzato con cura e attenzione per i romanzi di J.K. Rowling potrebbero essere risolti.

1. Età dei personaggi

David Thewlis con Daniel Radcliffe in una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, 2004
David Thewlis con Daniel Radcliffe in una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, 2004

Come spesso accade per ragioni puramente pratiche (ma anche sceniche), non tutti gli adattamenti cinematografici o anche seriali sono rispettosi pedissequamente dell'età dei personaggi rispetto alla controparte letteraria. Nelle pellicole di Harry Potter, se è stata rispettata bene o male l'età dei protagonisti, non si può dire lo stesso di alcuni professori di Hoghwarts o di figure chiave come Sirius Black (Gary Oldman) o Lupin (David Thewlis) che dovrebbero essere più giovani rispetto ai lungometraggi. Nella serie, magari ancorandosi ad attori non per forza conosciutissimi, si potrebbe ovviare al problema.

2. Un aspetto più fedele

Alan Rickman in una scena di Harry Potter e la pietra filosofale
Alan Rickman in una scena di Harry Potter e la pietra filosofale

Come questo problema anagrafico, anche il look dei personaggi è in alcuni casi totalmente diverso rispetto ai romanzi della Rowling, anche per renderli più appetibili. Hermione, ad esempio, nel testo viene descritta come una ragazza dai capelli crespi, disordinati con i denti davanti pronunciati e un perenne carico di testi sulla schiena, mentre Emma Watson ha un aspetto sicuramente più gradevole. Per quanto sia sicuramente difficile rispettare alla lettera le descrizioni delle pagine cartacee (anche se con Piton hanno fatto davvero un capolavoro), alcuni dei personaggi potrebbero essere "sporcati" maggiormente per essere più realistici e più conformi agli originali.

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3. I personaggi secondari

Una sequenza di Harry Potter e la camera dei segreti
Una sequenza di Harry Potter e la camera dei segreti

Un tasto molto dolente che riguarda gli 8 lungometraggi della Warner Bros. è la mancanza di tatto nel trattare alcuni personaggi secondari di vitale importanza all'interno della trama di Harry Potter. L'elfo domestico Kreacher, ad esempio, in originale ha una storia molto più tragica e significativa, ma non è l'unico ad essere vittima di un trattamento alternativo. Anche lo stesso Dobby, tanto amato dai fan dei film, nei libri ha più peso nella vita di Harry. Altre figure magari non importantissime ma curiose, come il poltergeist Pix, sono proprio assenti all'interno della saga cinematografica e ci auguriamo che nella serie possa esserci più spazio per tutti quei personaggi non centrali, che comunque meritano un proprio posto anche su schermo.

4. Mancanza di continuità

Daniel Radcliffe accarezza Fierobecco sul muso in una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Daniel Radcliffe accarezza Fierobecco sul muso in una scena di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

I lungometraggi di Harry Potter hanno quattro stili differenti perché diretti da quattro cineasti, ovvero Chris Columbus, Mike Newell, Alfonso Cuarón e David Yates, ognuno con la propria visione diversa e con più o meno elasticità sui dettagli da riportare all'interno dei film. La serie, invece, se gestita da un team di showrunner fisso, potrebbe ovviare a tale "errore" che effettivamente non è una inesattezza vera e propria, ma che comunque influisce (in alcuni casi anche negativamente) sulla fruizione della storia. Ciò non significa, però, che tutte le stagioni (ispirate ai vari libri) debbano essere fatte con lo stampino, perché nei romanzi c'è una crescita esponenziale relativa alla maturità dei temi e contenuti trattati.

5. La storia di Ariana

Animali Fantastici 3 2
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Torniamo ad un personaggio secondario, o meglio, ad una storyline di vitale importanza per uno dei grandi protagonisti di Harry Potter. Ci stiamo riferendo alla sorella del leggendario Albus Silente, Ariana, che nei film viene menzionata, senza però ricordare la sua scomparsa per mano di un incantesimo vagante a seguito di una colluttazione tra Aberforth, Albus e Grindelwald. Oltre a questo, altri dettagli importanti sono stati trascurati come la sua forza magica repressa che porta alla morte della madre Kendra. Nella saga di Animali Fantastici si sono recuperate parte di queste gravose assenze, anche se è chiaro che contenere tutto questo in unico progetto sul mondo di Harry Potter è più coerente e lineare dal punto di vista narrativo.

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6. Origine e morte di Voldemort

Ralph Fiennes è Lord Voldemort in Harry Potter e i doni della morte - parte 1
Ralph Fiennes è Lord Voldemort in Harry Potter e i doni della morte - parte 1

Voldemort (al secolo Tom Riddle) è un'antagonista complesso e molto umano, nonostante nei lungometraggi si ha continuamente l'impressione di avere a che fare con una creatura totalmente soprannaturale. Nei libri, invece, la sua umanità si avverte scoprendo la sua tragica storia in cui la mancanza d'amore e d'affetto da parte della madre è uno snodo tematico fondamentale per il futuro del personaggio. Anche la morte del villain, ne I Doni della Morte, nei romanzi è più fisica e perentoria, con il corpo che viene separato rispetto ai caduti di Hogwarts, rappresentando la sua mortalità. Nei film, invece, le origini di Voldemort non sono narrate come si deve, mentre la sua scomparsa è fin troppo eterea e insignificante.

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7. La battaglia di Hogwarts

Daniel Radcliffe faccia a fiaccia con un irriconoscibile Ralph Fiennes in Harry Potter e i doni della morte - parte 2
Daniel Radcliffe faccia a fiaccia con un irriconoscibile Ralph Fiennes in Harry Potter e i doni della morte - parte 2

Un altro grande stravolgimento (e anche errore) della saga filmica è la rappresentazione della Battaglia di Hogwarts che, oltre che per quel dettaglio relativo all'uccisione di Voldermort, pecca in diversi aspetti. Per prima cosa, nei lungometraggi, si mette meno in evidenza la palese e schiacciante superiorità di alcuni antagonisti come Voldemort (Ralph Fiennes) e Bellatrix (Helena Bonham Carter) che addirittura combattono contro più persone in parallelo ed inoltre viene privilegiata una spettacolarizzazione che spesso scema in alcune sequenze totalmente fuori luogo, come la famigerata scena in cui Voldemort tira uno schiaffo a Harry. Nei libri, invece, la Battaglia è più elegante, accesa ed emozionante e di certo non volano ceffoni tra due maghi di enorme potenza.