Gomorra 3, Roberto Saviano: “Raccontiamo le Scampia d'Europa”

Presentata a Roma, nel cuore dello storico quartiere San Lorenzo, la terza stagione di Gomorra alla presenza di personaggi storici e volti nuovi. In onda da venerdì 17 novembre alle 21.15 su Sky Atlantic HD e, per la prima volta, in anteprima in 300 sale cinematografiche il 14 e 15 novembre grazie a Sky e Vision Distribution.

Gomorra 3: Marco D'Amore è uno dei protagonisti della serie
Gomorra 3: Marco D'Amore è uno dei protagonisti della serie

Incoronata nel 2016 dal New York Times come la terza miglior serie internazionale, preceduta da Happy Valley e Detectorists, Gomorra - La Serie torna finalmente sui nostri schermi con un nuovo ciclo di episodi. Ad un anno da quel finale di stagione che sanciva l'uscita di scena di uno dei suoi personaggi più importanti ed iconici, Don Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), sono stati presentati in anteprima a Roma i primi tre episodi del nuovo capitolo della serie ispirata all'omonimo romanzo di Roberto Saviano e prodotta da Sky Atlantic, Cattleya e Fandango.

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Un successo cresciuto di stagione in stagione, dentro e fuori i confini italiani, che vede l'assenza alla regia, per altri impegni lavorativi, di Stefano Sollima e Claudio Giovannesi. Ritroviamo dietro la macchina da presa, invece, Francesca Comencini e Claudio Cupellini presenti alla conferenza stampa insieme al direttore delle produzioni originali di Sky, Nils Hartmann, Andrea Scrosati, il produttore Riccardo Tozzi, gli sceneggiatori Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, la produttrice creativa Gina Gardini, gli interpreti Marco D'Amore, Salvatore Esposito, Cristiana Dell'Anna, Cristina Donadio e le new entry Loris De Luna e Arturo Muselli.

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Nuovi obiettivi e nuove sfide

Gomorra 3, Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) in una immagine
Gomorra 3, Ciro Di Marzio (Marco D'Amore) in una immagine

Sono passati dieci anni dal successo in libreria di Gomorra. In mezzo c'è stata la pellicola firmata da Matteo Garrone e la messa in cantiere di una serie tv divenuta la punta di diamante della serialità italiana da esportare all'estero."Quando sette anni fa Scrosati mi ha proposto la serie i commenti che sentivamo erano tutti uguali. 'Voi siete matti' ci dicevano", ricorda Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky. "Abbiamo solo cercato di creare qualcosa di coraggioso e diverso. Se negli anni passati dicevo 'Local is the new global' oggi posso affermare che 'Gomorra is the new global'. La serie è stata un game changer ed il suo successo internazionale lo dimostra. Questa stagione è un'altra bella fermata del progetto, la prima senza Sollima, ed è interessante vedere come Francesca e Claudio siano riusciti a trovare la loro cifra nel solco già calcato da Stefano".

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Se la produzione di Gomorra - La Serie era considerata da molti un potenziale salto nel buio, Andrea Scrosati amplia il discorso sull'azzardo annunciando l'anteprima cinematografica della terza stagione il 14 e 15 novembre in 300 sale grazie a Sky e Vision Distribution. "Una scelta che va apparentemente in contraddizione con le regole dell'industria televisiva", commenta Scrosati, "si pensa che tv e cinema siano in competizione tra loro ma non è vero. Il nostro è un esperimento fondamentale e se funziona dimostrerà una grande potenzialità, anche per le sale cinematografiche". La riflessione produttiva si sposta anche sul piano narrativo con la sfida rappresentata dalla scrittura di un nuovo ciclo di episodi all'altezza dei precedenti. "L'obiettivo della terza stagione era di riuscire a dare continuità al progetto", sottolinea il produttore Riccardo Tozzi, "le seconde, terze o quarte stagioni sono molto più difficili da realizzare. Basti pensare a come era partita bene la francese Les Revenants per perdersi nel capitolo successivo".

Gomorra 3: Marco D'Amore in una foto ufficiale dal set
Gomorra 3: Marco D'Amore in una foto ufficiale dal set

Un obiettivo che abbraccia ogni aspetto, dalla fotografia ai costumi, passando per sceneggiatura e regia, con un'attenzione particolare alla sfera emotiva dei personaggi come racconta Francesca Comenicini: "Incastrati in questi meccanismi criminali ci sono degli esseri viventi con le loro emozioni. Il lavoro in questa stagione è stato quello di metterci nella grancassa che è Gomorra ed inserire una nota 'stonata', osservare il punto di vista ed il sentire soggettivo dei personaggi. Sentivo di dover alzare ancora di più il tasso emotivo rispetto al passato". E di meccanismi parla lo stesso Roberto Saviano, virtualmente presente alla conferenza grazie ad un messaggio video."Gomorra è il racconto dei meccanismi del potere. Nella terza stagione raccontiamo le Scampia d'Europa perché le periferie hanno sempre la stessa sintassi, vivono allo stesso modo", afferma il giornalista che riflette inoltre sul cortocircuito creatosi tra realtà e finzione narrativa. "Ora quando un gruppo di giovani camorristi posta una foto sui social, la stampa scrive 'come in Gomorra'. La serie parla di fatti un tempo emarginati nella cronaca che ora vengono riconosciuti anche nella realtà".

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Di perdite e rinascite

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Si conclude con una morte ed una nascita l'ultimo episodio di Gomorra 2 ma per l'intera stagione ognuno dei personaggi ha vissuto una perdita, un lutto. Un figlio, una piazza di spaccio, la libertà. Tutte assenze con le quali confrontarsi, come racconta Marco D'Amore. "Ritroviamo Ciro dopo una perdita troppo grande per non lasciare segni. Ci siamo interrogati su come mostrare quest'assenza sul suo fisico. Ora è più dimesso, stanco. La sua 'immortalità' è una condanna. Deve attraversare la vita desiderando, forse, di morire". Anche la fisicità di Scianel, tradita dalla nuora Marinella (Denise Capezza), ha subito una trasformazione. "È una iena ma una iena in gabbia non può rimanere a lungo. Ha perso tutto. Nelle prime tre puntate si lecca le ferite mentre elabora una strategia per vendicarsi e riprendere ciò che ha perso. Se prima si guardava sempre intorno ora il suo sguardo è diretto, distaccato, con una maggiore consapevolezza. Ha una nuova fierezza negli occhi ma è velata di ombre".

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Altra figura femminile centrale è quella di Patrizia, occhi e orecchie di Don Pietro nel corso della stagione precedente, che "è ad un nuovo punto di partenza" come racconta la sua interprete, Cristiana Dell'Anna, "Non ha mai paura di guardarsi in faccia e, all'opposto di Ciro, il suo è un viaggio in salita. Un personaggio dal percorso subdolo, più strategico e freddo degli altri". Infine Genny Savastano che, dopo aver definitivamente seppellito "Gennarino" insieme a Donna Imma (Maria Pia Calzone) e Don Pietro, si ritrova a ricoprire la tanto agognata posizione di re di Scampia e Secondigliano. "In questa stagione continua la discesa agli Inferi 'imposta' dai suoi genitori" sottolinea Salvatore Esposito, "ora è il capo ma questo comporta più nemici e sempre meno persone di cui può fidarsi. Ha solo Azzurra e il piccolo Pietro e bisognerà vedere dove lo porterà il patto siglato con Ciro".

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Due nuove facce di Napoli

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Già dalla prima stagione Gomorra ci ha abituati a cambi di location dettati dalla sceneggiatura. Non solo le Vele di Scampia dunque, ma anche Honduras e Nord Europa hanno fatto da sfondo alle guerre per il potere dei suoi protagonisti. Da quanto emerso dalla visione dei primi tre episodi e dalla conferenza stampa che ne è seguita anche questo terzo capitolo della serie targata Sky Atlantic non sarà da meno. Merito anche l'entrata nel cast di due nuovi personaggi maschili che ci porteranno in una Napoli inedita, tra Forcella e Posillipo. Arturo Muselli è Enzo, "nipote di una persona che ha inventato il sistema camorristico e per questa discendenza viene chiamato 'Sangue blu'. È in un gruppo di 'fratelli di vita' dove vige la democrazia ma è come se fosse il capo non dichiarato. Fiero e carismatico, ha perso tutto e questa perdita lo porterà ad agire". Loris De Luna presta il volto a Valerio, un ragazzo con "un'origine diversa rispetto agli altri personaggi di Gomorra. Viene dalla Napoli bene ed è stato interessante lavorare su di lui per capire come il male e la sua fascinazione s'impossessino anche di una persona economicamente benestante".