Easy - Un viaggio facile facile: una bara per amico

Il contatto con popoli diversi per lingua, usi e tradizioni genera una serie di equivoci e di situazioni frizzanti che hanno il merito enorme di svecchiare la commedia italiana irrigidita dalle solite formule

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un'immagine del film
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un'immagine del film

La fiorente factory friulana sforna un altro prodotto di qualità. Dopo il divertentissimo Zoran, il mio nipote scemo, il poetico L'estate di Giacomo e il curioso L'ultima spiaggia, sta per arrivare nei cinema Easy - Un viaggio facile facile, un esilarante road movie che segna il debutto alla regia di Andrea Magnani. Il titolo nasconde una duplice valenza: Easy è riferito al viaggio "facile facile" proposto, o meglio, imposto dal fratello Filo (Libero De Rienzo) a Isidoro (Nicola Nocella), Isi per l'appunto. Isi è un corpulento ex pilota di go-kart, un vincente caduto in depressione dopo essere stato costretto al ritiro perché si è addormentato in pista. Di conseguenza l'uomo è tornato a vivere con la madre (una tonica Barbara Bouchet) e passa il tempo a mangiare schifezze davanti alla Playstation. Tutto cambia quando il fratello imprenditore edile lo convince ad accettare un lavoro che consiste nel trasportare in Ungheria la salma di Taras, operaio caduto da un ponteggio. Il viaggio, che si rivelerà più lungo e complesso del previsto, partirà dal Friuli per approdare fin nel cuore dell'Ucraina, paese d'origine della salma.

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Easy - Un viaggio facile facile: un primo piano di Nicola Nocella
Easy - Un viaggio facile facile: un primo piano di Nicola Nocella

Freschezza e vivacità sono ingredienti essenziali della nuova commedia "alla friulana". Zoran, il mio nipote scemo sembra aver aperto una strada che adesso viene battuta anche da altri autori di Trieste e dintorni. Il tutto grazie anche al puntuale intervento distributivo di Tucker Film e alla forza delle coproduzioni internazionali che dimostrano come i cineasti friulani conservino la loro dimensione mitteleuropea. La commedia friuliana deborda oltre confine per irrompere in Slovenia nel caso di Zoran e in Ungheria e Ucraina per Easy. Naturalmente il contatto con popoli diversi per lingua, usi e tradizioni genera una serie di equivoci e di situazioni frizzanti che hanno il merito enorme di svecchiare la commedia italiana irrigidita dalle solite formule.

Road to Ucraina

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in una scena del film italiano
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in una scena del film italiano

Nei panni di Isidoro, Nic Nocella crea un personaggio quasi da film muto lavorando sul corpo e sulle espressioni del viso. Lo stralunato Isi parla poco di natura, la sua depressione sembra aver aggravato ulteriormente la situazione e come se questo non bastasse, il fatto di essere finito in luoghi di cui non comprende l'idioma lo spinge a trovare modi creativi per farsi comprendere, il tutto con risultati esilaranti. A dare il colpo di grazia, naturalmente, è la bara che Isi si ritrova come compagna di viaggio. Nocella, costretto a ingrassare venti chili per rendere il suo personaggio ancor più statico e provato dall'immobilità (fisica e mentale) autoimposta, attinge alla sua naturale espressività forgiando un paffuto eroe dal cuore d'oro che, messo alla prova da un viaggio folle, non si fermerà di fronte a niente.

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film

L'originalità di Easy sta proprio nella vivacità della scrittura. Oltre a proporre personaggi vitali, buffi, capaci di lasciare il segno anche quando compaiono sullo schermo solo per una manciata di minuti, Andrea Magnani ha un controllo totale della dimensione comica del film. Lo sguardo a certo cinema dell'est europeo spinge il regista a bandire la volgarità alternando gag lessicali a sequenze di pura slapstick, nonsense dovuti alle difficoltà di comprensione linguistica e momenti di irresistibile follia di cui si rende protagonista l'affamato Isidoro. Si ride e tanto guardando l'improbabile autista di carro funebre che ingaggia un duello su un'autostrada con una fiammante auto sportiva oppure osservando un gruppo di poliziotti ucraini che cantano Felicità di Al Bano e Romina fuori dalla porta del bagno in cui Isi si è rinchiuso. Magnani si appropria dei luoghi comuni che l'Italia nutre sull'Ucraina rielaborandoli in maniera vivace e personale.

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Una commedia mitteleuropea

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un momento del film di Andrea Magnani
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un momento del film di Andrea Magnani

Tra sequenze confezionate con eleganza, composizioni visive di impatto, gusto per le simmetrie e una fotografia accuratissima che valorizza i desolati paesaggi ucraini, Andrea Magnani dimostra di avere a cuore la confezione della sua commedia. Ad alimentare il tono internazionale del film ci pensa, inoltre, l'accompagnamento delle musiche di Luca Ciut dal sapore balcanico. Ma il cuore del film restano, naturalmente, i personaggi. Il tenero Isi, messo alla prova da un viaggio in cui gliene capitano di tutti i colori, ma capace di tirar fuori una forza d'animo che pochi avrebbero, e la sua sgangherata famiglia. Libero De Rienzo è il fratello bello, di successo, sempre intento a spronarlo a ritrovare l'energia di un tempo, ma che sotto sotto si rivela un fanfarone. Il vero colpo di fulmine è, però, vedere una vaporosa Barbara Bouchet in forma strepitosa, fasciata in un completino da fitness coloratissimo, che sprona il paffuto figlio a seguire una dieta a base di mele e barrette energetiche.

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film

Gli opposti non solo si attraggono, ma scatenano l'ilarità nello spettatore. Easy è una commedia riuscita e divertente, ma avvolta da un velo di malinconia legato in parte al malessere del suo protagonista e in parte allo sguardo su un'Ucraina sterminata e desolata. Magnani è, però, abile a restituire tutto il calore di una terra e della sua gente così il suo film, oltre a divertire, apre una finestra su un alto mondo, lontano, ma neanche poi così tanto. In un'epoca in cui le migrazioni vengono viste come una minaccia, dare uno sguardo oltre i nostri confini non può che far bene.

Movieplayer.it

3.5/5