Easy, Un viaggio facile facile per Nic Nocella e Andrea Magnani con una bara e tante risate

Uno scatenatissimo Nicola Nocella racconta l'esperienza sul set dell'avventura on the road che segna l'avvio della carriera di Andrea Magnani. La scatenata commedia sarà nelle sale dal 31 agosto.

Dopo Zoran, il mio nipote scemo, una nuova irresistibile commedia arriva da Oriente. Si tratta di Easy - Un viaggio facile facile, opera prima di Andrea Magnani. Il film arriverà nelle sale italiane il 31 agosto con Tucker Film, ma il suo debutto è avvenuto a Locarno, nel concorso dei Cineasti del Presente, ricca sezione dedicata agli astri nascenti. Easy - Un viaggio facile facile è un road movie dal sapore internazionale che si apre in Friuli per poi approdare nelle sterminate steppe ucraine. A condurre il depresso Isidoro, detto Isi, fin laggiù è il compito che gli viene affidato dal fratello, portare una cassa da morto con dentro un operaio vittima di un incidente in cantiere fino al suo villaggio natale. Isi, ex campione di go-kart caduto in depressione, è costretto ad abbandonare il suo confortevole divano, la Playstation e i mucchi di junk food che consuma ogni giorno per imbarcarsi in un'avventura rocambolesca e piena di imprevisti.

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un momento del film di Andrea Magnani
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un momento del film di Andrea Magnani

A interpretare il paffuto Isidoro è lo scatenato Nicola Nocella, entusiasta dell'esperienza vissuta sul set. "Sai quando per i film si dice 'E' stato bellissimo, ci siamo divertiti?' In realtà ci siamo fatti un mazzo tanto. Andrea Magnani mi ha fornito un'occasione unica, in Italia nessuno investe sul ciccione. Quando Andrea mi ha inviato il copione e l'ho letto ho visto che ero in tutte le scene. Non riuscivo a crederci. L'ho chiamato alle tre di notte, mentre lui era in Nicaragua coi genitori, per accettare. Poi, però, è scoppiata la guerra in Ucraina e si è bloccato tutto. A un certo punto eravamo certi che il film non sarebbe stato più fatto e io ho pianto per venti giorni perché sapevo cosa stavo perdendo. Dopo venti giorni Andrea mi ha richiamato e mi ha detto di mangiare perché il film sarebbe partito dopo due mesi e dovevo ingrassare venti chili".

Sulle strade dell'Ucraina

Easy – Un viaggio facile facile: Nicola Nocella a Locarno
Easy – Un viaggio facile facile: Nicola Nocella a Locarno

La fisicità di Isidoro è parte integrante del suo personaggio, ma non capita spesso nella commedia italiana di dare spazio a un protagonista proprio in virtù del suo essere un peso massimo. Nel caso di Isidoro, però, questo elemento è determinante. "Ho sempre avuto la voglia di raccontare un fallito. Nella vita tutti ci siamo sentiti come Isidoro prima o poi. Raccontare la sua storia è una sfida al luogo comune di chi pensa che una persona corpulenta sia impossibilitata ad ambire a un ruolo da star". Gli fa eco Nic Nocella: "Per diventare quella massa informe che è Isidoro ho preso venti chili che mi hanno cambiato il modo di camminare, di respirare, questo è il motivo per cui Isidoro si muove lentamente e fa fatica. E' stato un cambiamento fondamentale per creare il personaggio. Isidoro era un campione europeo, aveva vinto nove gare di fila, stava per diventare pilota di Formula Uno, ma cede. Al momento giusto, però, la sua stoffa riemergerà".

Easy – Un viaggio facile facile: un primo piano del regista Andrea Magnani a Locarno
Easy – Un viaggio facile facile: un primo piano del regista Andrea Magnani a Locarno

Girare un road movie come Easy non è stato facile. La gestazione del film è durata sette anni perché la pellicola ha subito un lungo stop a causa della guerra in Ucraina, principale co-produttore del progetto. "Easy era un film estivo" conferma Nic Nocella. "I ritardi ci hanno fatto partire in pieno inverno. Ho dovuto fare cose folli. Andrea mi ha fatto buttare nel fiume in Ucraina a febbraio. Girava coi secchi di fango per truccarmi, altro che finzione cinematografica. Io soffro di vertigini in maniera assurda e Andrea mi ha fatto lanciare dal quarto piano. Ha girato la scena sul ponte attirandomi lì senza dirmelo. Non ha dato lo stop e io mi sono ritrovato su un ponte barcollante, terrorizzato. Ma dopo il freddo, la paura, il dolore, quando ho visto il film ho capito che ne era valsa la pena".

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Nic Nocella superstar

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un'immagine del film
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella in un'immagine del film

Parlando delle scelte del casting, curioso, ma ottimamente assortito, Andrea Magnani ammette di aver trovato il suo protagonista in un modo piuttosto inusuale. "Ho scoperto Nic Nocella ne Il figlio più piccolo di Pupi Avati. Quando lo racconto si arrabbia perché vedendolo di spalle che camminava tra i campi ho capito che quello era Isidoro. Gli ho mandato la sceneggiatura mentre ero in Nicaragua e lui ha accettato subito. Barbara Bouchet me l'aveva proposta il casting director, non c'entra niente con Nicola quindi era perfetta. Rende ancora di più il rapporto ossessivo tra madre e figlio. Barbara è abbastanza folle, ma è stata la mamma di tutti noi sul set". Riguardo alle indicazioni recitative fornite da Magnani al suo interprete, Nocella racconta: "Andrea mi ha spiegato che cosa voleva, ma non mi ha indicato modelli di riferimento. Ho lavorato a lungo su Isidoro. Per il gesto con cui prende gli psicofarmaci mi sono ispirato a Gary Oldman in Leon, uno dei miei film preferiti. Mi sono allenato per mesi con le Zigulì per farlo in modo naturale. Poi ho cambiato respiro. All'inizio del film è bloccato in un respiro polmonare alto. Anche gli abiti che indosso mi aiutavano a mantenere la postura. Man mano che smette con gli psicofarmaci, Isi riprende il controllo del proprio corpo e anche il respiro cambia, si allarga. Questo gli permette di muoversi in maniera diversa".

Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film
Easy - Un viaggio facile facile: Nicola Nocella sul set del film

Pensando ai suoi modelli di riferimento, Andrea Magnani indica due importanti suggestioni: "Quando ero piccolo amavo il western, questi paesaggi che entravano dentro la storia. Come tipo di riferimento mi piace il cinema surreale scandinavo, queste commedie così fuori dai canoni". Modelli internazionali legati in parte alla cultura triestina, città in cui Magnani ha vissuto a lungo. "Il Friuli racconta storie internazionali per via della vicinanza con confini molto prossimi e molto diversi tra loro. Ma è anche una scelta, un'esigenza di produrre con paesi stranieri perché facciamo fatica ad attingere ai finanziamenti di Roma. Noi siamo ai margini dell'impero romano cinematografico, ma grazie al Fondo per l'Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e al fondo della Friuli Film Commission si è creato un circolo virtuoso che favorisce le produzioni". Il regista aggiunge: "Guardare fuori può solo far bene. In Italia siamo fermi, non riusciamo a trovare ispirazioni. Spero che altri facciano come noi. Adesso sto preparando un nuovo film, una commedia un po' più black, coprodotta con la Slovenia. Spero di poterla girare l'anno prossimo. Ora però cerco di godermi Easy".