Californication - Stagione 2, episodio 3: No Way to Treat a Lady

Una giornata come le altre a LA: Karen s'imbarca in un ambizioso progetto lavorativo, Becca affronta il primo giorno in una scuola esclusiva e Hank s'inventa biografo al fianco di un produttore erotomane.

Nonostante la recente impresa con conseguente soggiorno in carcere e successiva sortita al fianco dell'eccentrico produttore musicale Lew Ashby, Hank Moody è riuscito a farsi perdonare tutto, o quasi, dall'adorata Karen, e lo ritroviamo così nel pieno della felicità domestica - per lo meno, il massimo della felicità domestica che la piccola famiglia riesce a permettersi. Hank si sveglia per ultimo e trova il caffè ad aspettarlo; pieno di affettuosa gratitudine, cerca di convincere Karen a cedere alle sue voglie in cucina. Così li trova Mia, che è venuta a prendere Becca per il primo giorno di scuola. Come sempre, Mia è gelosa, ma Hank, con un sorriso, riesce a placare anche lei. Di pessimo umore è invece la piccola Becca, costretta a indossare la divisa del scuola che, ingiustizie della vita e della moda, a lei sta molto meno bene che a Mia. Per fortuna è destinata consolarsi presto grazie all'incontro con il figlio di una professoressa di lettere che, come lei, non ha paura di apparire "strano" ed è un fenomeno a Guitar Hero.
La mamma di Becca affonta un impegno altrettanto stressante quando deve presentare i suoi progetto per un restauro ad una villa storica a Sonja e ai clienti. Per fortuna Julian, il compagno di Sonja (nonché autore del bestseller L'artista dentro) conosce esattamente il punto da accarezzare sul polso di una persona per ottenere immediato relax e rassicurare l'artista dentro Karen, che si sentiva giudicata e minacciata. La sensazione è che con questo tizio Karen sia prima o poi destinata a tradire Hank; e, considerati i precedenti (o meglio, il precedente: Bill) la cosa è abbastanza plausibile sebbene repellente.

Ma torniamo al nostro eroe, che affronta la sua giornata di biografo ufficiale di Lew Ashby. I due ascoltano suonare una band di cavernicoli, e Hank, con grande professionalità, cerca di evincere quali sono le caratteristiche che Ashby cerca nella musica con cui lavora. Il suo soggetto, invece, sembra più interessato a snocciolare battute omofobiche, chiaro sintomo di latenza e di insicurezza. Dopo aver rampognato i cavernicoli, colpevoli di aver scambiato la strofa con il ritornello, Ashby accoglie un manipolo di signorine invitate per intrattenere musicisti, produttori e altro personale. Tra le prostitute, i cui costi sono interamente coperti dalla compagnia, c'è una vecchia conoscenza di Hank, Trixie (Judy Greer), la ragazza con cui aveva avuto un "incontro" finanziato, a sua insaputa, dal suo agente Charlie Runkle, per scoprire solo dopo che si era trattato di una prestazione professionale. Ma prima di scoprire cosa scaturisce da questa reunion chez Ashby, andiamo proprio a vedere come se la sta cavando il neo-disoccupato Runkle.

Appena scaricato dalla sua agenzia, Charlie sta cercando nuovi clienti per potersi mettere in proprio, ma il suo nome non basta per convincere aspiranti srittori di bestseller che gli attaccano poco cerimoniosamente il telefono in faccia. Alla fine di una siffatta telefonata effettuata al tavolino di un bar, Charlia vede passare una ragazza che conosce, la ferma e le chiede informazioni sulla sua carriera. La giovane frequenta il salone di bellezza di Marcy Runkle e Charlie l'ha presa in simpatia dopo aver assistito a una sua ceretta integrale, operazione necessaria considerato il suo lavoro di pornoattrice. Ed è proprio sul set che la bella Daisy sembra doversi avviare, pur dicendosi non particolarmente soddisfatta del suo attuale ingaggio. La cosa risveglia ad un tempo la cavalleria e la professionalità di Charlie, che decide di convincere la giovane a trovare condizioni contrattuali più vantaggiose, e finisce per salire con lei a bordo della macchina che la viene a prelevare. Presto Charlie scoprirà che non si tratta del mezzo destinato a portare gli attori sul set, ma proprio del set, e in men che non si dica si trova ad assistere ad una fellatio, con il regista che filma e che lo include nello script come parente della protagonista. Mentre lei lavora in diverse combinazione e posizioni, Charlie non riesce a tacere e cerca di convincerla a pretendere maggior rispetto dai suoi datori di lavoro. Alla fine ottiene che entrambi siano scaricati un un'area sconosciuta di LA.

Nonostante la presenza di numerose professioniste, l'accoppiamento non è invece in primo piano nella magione di Lew Ashby, dove Hank, a cui è stata "ceduta" Trixie, che normalmente è la preferita del padrone di casa, è intento a passarle lo smalto sulle unghie dei piedi e a raccontarle i meravigliosi eventi del matrimonio di

Karen e i meno meravigliosi eventi successivi. Lei sarebbe felice di fare con lui ciò per cui è stata pagata, anche perché rimpiange davvero il fatto che lui non l'abbia mai chiamata per un appuntamento "civile", ma Hank è inflessibile. Alla fine il leader della band di cavernicoli arriva a reclamare per sé i servigi di Trixie, vedendola inattiva, e Hank la lascia andare, raccomandandosi con il rocker di "non rovinarle le unghie".
Hank non resta solo a lungo perché viene raggiunto da Lew, che gli dà del moralista perché non ha fatto nulla di fisico con Trixie per poi schermirsi quando il suo biografo gli chiede di raccontargli della ragazza cui gli aveva accennato per convincerlo a lasciarsi reclutare. "Quale ragazza?" "Quella che ti sei lasciato scappare. Con la casa a Beverly Hills. La tua Daisy Buchanan" (di cui a The Great Ashby) Ribatte Lew: "Ma ero strafatto. Non parlo di certe cose alla luce del sole". Mentre Hank spiega a Ashby che se vuole che scriva la sua biografia dovrà sciogliere la lingua anche alla luce del sole, ripiomba nella stanza Trixie che proclama di non voler avere più a che fare con Lew e i suoi zotici musicisti: "Quello stronzo è diventato violento e non si è attenuto alle regole!". Quando l'individuo in questione raggiunge il gruppo, Hank lo prende a male parole ingiungendogli di rispettare le signore, quello risponde per le rime e i due si azzuffano, danneggiando una Les Paul che Ashby aveva ottenuto da Slash in cambio di tre grammi di cocaina, fino a che Lew non riesce a separarli esplodendo un paio di colpi di fucile.

Dopo la rissa, Trixie è gonfia di orgoglio per il suo eroe Hank Moody, e lascia capire a Ashby come le piacerebbe ringraziarlo. Questi è piuttosto piccato: "Stai dicendo che a letto è più bravo di me?" Lew propone un triangolo seduta stante, per stabilire chi sia il migliore dei due, visto che Trixie rifiuta di scegliere tra i Beatles e i Rolling Stones. Un istante dopo salta addosso ad Hank, adducendo la scusa che il cavernicolo pestato poc'anzi deve credere che

Ashby lo stia vendicando. Possiamo solo dire che rispetto a Karen, che deve accontentarsi di Julian, Hank non ha di che lamentarsi.
A proposito di Karen: eccola entrare in scena in cerca del suo uomo. Lo trova in terra, avvinto ad Ashby, con Trix che assiste e commenta la battaglia di ego maschili che si sta combattendo per lei, nonché le quotazioni erotiche di Hank.

Dopo una cena nella Valle che non deve essere stata troppo rilassante, ritroviamo Karen e Hank a casa. Dopo aver rimboccato le coperte a Becca, che è su MSN con il suo nuovo amico Damien, il nostro scrittore affronta ancora una volta la comprensibile furia dell'amata. E' evidente che c'è stata una spiegazione, Karen sa che Hank non è stato a letto con Trixie quel pomeriggio ma molto tempo prima, ma è comunque ferita e disgustata dal fatto che abbia fatto sesso con una prostituta. "Non mi prenderò la colpa di quello che ho fatto quando non stavamo insieme", le tiene testa Hank. "No, certo, non hai nessuna colpa. Ooops, ho accidentalmente fatto sesso orale con un altra. Oooops, quel poliziotto mi ha provocato. Hai sempre una scusa, e io sono stanca di accettarle."
Ma Hank continua ad accusarla di rivangare inutilmente e doloramente il passato: "Mi sono scopato mezza Venice, va bene? Ma non sono stato io ad andarmene via con Becca e a mettere su casa con quel beota."
L'illusione della pace domestica che aveva aperto No Way to Treat a Lady, quindi, è rapidamente spazzata via dalla realtà: nonostante i suoi sforzi, nonostante la sua inedita resistenza alle tentazioni, Hank non sembra riuscire a rendere felice Karen. Una persona può cambiare, ma non può cambiare il proprio passato. Ogni relazione richiede lavoro e capacità di adattamento, anche quelle in cui lui non picchia poliziotti e non fa inconsapevolmente sesso con prostitute; staremo a vedere se Hank e Karen ce la faranno. Facendo il tifo per loro.

Movieplayer.it

3.0/5