Californication - Stagione 2, episodio 2: The Great Ashby

Dopo l'ultima bravata, Hank è finito al fresco. E Karen vuole che approfitti del soggiorno per una pausa di riflessione. Intanto anche il suo agente Charlie Runkle non vive un momento particolarmente felice...

A poche settimane dal ricongiungimento con l'amata Karen, Hank Moody tocca di nuovo il fondo. Stavolta tra le quattro pareti di un carcere, dove la scenata (e conseguente colluttazione con un poiliziotto) dopo il party di Laurel Canyon in Slip of the Tongue gli è valsa un soggiorno spesato e di lunghezza indeterminata, visto che Karen, furiosa, rifiuta di pagare la cauzione, e Becca, che non è stata informata dei dettagli sull'ultimo misfatto paterno, non riesce a placarla. Costretto a chiedere aiuto altrove, Hank si rivolge al suo manager Charlie Runkle, ma non riesce a contattarlo. Charlie, infatti, è assorbito da problemi suoi. Dopo l'ennesimo battibecco con Mia, che sta adattando per il cinema il romanzo che ha rubato a Hank, rifiuta le avance della sua ex "schiava sessuale", la perversa Dani, che, non contenta di averlo ricattato per ottenere la posizione che ora copre in agenzia, decide di farlo licenziare. E per ottenere questo scopo propina al direttore dell'agenzia delle prove esplosive e imbarazzanti: delle riprese video che ritraggono Charlie intento a masturbarsi furiosamente, a più e più riprese, alla sua scrivania.

Hank, dunque, sembra destinato a trascorrere in gattabuia un periodo più lungo di quanto non sarebbe raccomandabile ("E' troppo carino per la prigione", perora la sua causa la figlia), tanto più che ha già attirato l'attenzione di un nerboruto hippie che l'accusa di molestie sessuali. Quando il nostro eroe inizia seriamente a preoccuparsi, viene scortato nella cella comune un uomo dall'aspetto familiare: è Lew Ashby (il bel Callum Keith Rennie, una vecchia conoscenza dei fan di Battlestar Galactica che ha già lavorato con David Duchovny in X-Files: Voglio crederci), il proprietario della villa di Laurel Canyon dove Moody è rimasto vittima del fatale equivoco, ed è finito in arresto a causa della stessa ragazza che ha messo nei guai Hank. I due finiscono per familiarizzare, e quando Ashby domanda ad Hank qual è stata la ragione del suo declino negli ultimi anni, lui incolpa, naturalmente, Los Angeles. Il suo ex ospite lo rimbrotta difendendo la città degli angeli e sottolineando il fatto che "in nessun posto del mondo si trova una tale quantità di talento". Poi ha un lampo di genio: Hank deve scrivere un libro per lui, ovvero adottare il progetto, a lungo caldeggiato e mai portato a termine, della sua biografia. Prontamente liberato, Ashby lascia Hank a riflettere sulla proposta.

Proprio mentre Karen, convinta da Becca e da Mia (che evidentemente ha ancora sentimenti affettuosi

nei confronti del suo "corruttore"), si decide ad andarlo a liberare, è proprio Ashby che invece torna con i rinforzi, deciso a fare di Hank il suo biografo. Il nostro, però, ha dei dubbi, non crede che la vita di un produttore musicale "che trasforma in oro, platino o zircone tutto quello che tocca" sia un soggetto che possa ispirarlo.
E allora Lew - dopo avergli offerto un drink al tavolo che un tempo era regolarmente occupato dai Led Zeppelin e sotto al quale Miss Pamela compiva atti innominabili su Jimmy Page - lo porta a scoprire il suo segreto. Un grande amore, quello per la ragazza con cui era arrivato a LA, con il sogno di diventare un grande chitarrista. "Finii produttore, e lei finì da sola. Sempre sola. Ha voluto la casa. Io ho preferito la libertà. E l'ho ottenuta. Ora bevo quello che mi pare, sniffo quello che mi pare e vado a letto con chi mi pare. E tutto quello che voglio è lei."
La romantica ossessione di Ashby ricorda a Hank di chiamare la sua compagna; prima che possa provvedere, però, riceve un'allarmata telefonata da una strafatta Marcy Runkle che gli annuncia che Charlie si è chiuso nel bagno di una camera di hotel - dove i coniugi si erano dedicati per la serata al consumo di aragoste e di qualche etto di cocaina - e si è sciolto in lacrime. Hank accorre in soccorso del suo agente, sfonda la porta del bagno e procede a confortare il povero Charlie, che confessa di aver perso il lavoro."Io rimango al tuo fianco, Charlie." "Ma tu non porti a casa un soldo", ed è già il momento giusto per iniziare a discutere con il suo agente, sdraiato nella vasca da bagno in mutande e bavaglino di plastica, la proposta per la biografia di Ashby, il quale, avendo accompagnato Hank, si è intanto unito al coca-party di Marcy nella stanza accanto.

Tornato finalmente al fianco della sua Penelope - che nel frattempo ha ricevuto anch'essa la proposta di un lavoro che la indurrà a restare a LA - Hank le domanda se c'è un modo particolarmente romantico per chiederle scusa. "Non lo so, ci penserò la prossima volta che pratico sesso orale all'uomo sbagliato", ribatte Karen. "Mi sembra giusto - risponde Hank - purché sia magro, ricurvo e non circonciso."

Movieplayer.it

3.0/5