Berlino 2007, giorno 7

Grande attesa per '300', il film di Zack Snyder ispirato alla graphic novel di Frank Miller. In concorso 'Beaufort' di Joseph Cedar e 'Yella' di Christian Petzold.

Grande anteprima per la settima giornata del Festival di Berlino: insieme ai due film in concorso, oggi è stato anche presentato 300, l'ultimo film di Zack Snyder ispirato all'omonima graphic novel di Frank Miller, già autore di Sin City. Il film, che è fuori concorso, racconta la storia di trecento mercenari spartani, che, capitanati dal Re Leonida - che è interpretato da Gerard Butler - si lanciano in una sanguinosa battaglia contro i persiani, nel 480-481 A.C. 300 è un film molto vicino visivamente all'opera da cui è tratto, realizzato con ampio uso di effetti digitali che hanno permesso al regista Snyder di riprodurre il look del fumetto di origine, con immagini violente e potenti, che in larga misura ricordano le vignette a cui sono ispirate.
Dopo l'anteprima mondiale del film il regista Zack Snyder, la produzione e due dei protagonisti, Gerard Butler e il brasiliano Rodrigo Santoro hanno incontrato la stampa per parlare del loro lavoro. A chi aveva fatto notare che 300 è un film molto violento, Snyder ha risposto semplicemente di essersi divertito a realizzarlo: "E' tutto ciò che può fare un regista: se non si diverte, il suo lavoro non ha senso".

Oltre all'imponente pellicola di Snyder, sono state presentate altre due pellicole che concorrono per l'Orso d'Oro: l'israeliano Beaufort, che è diretto da Joseph Cedar e il tedesco Yella, di Christian Petzold che tre anni fa a Berlino era in concorso con il suo Gespenster. Yella è una ragazza tedesca che ha trovato lavoro in un'altra città, e decide di cogliere al volo quest'occasione, considerato che vorrebbe lasciarsi alle spalle un matrimonio fallito e soprattutto allontanarsi dal suo ex-marito, che la tormenta perchè vorrebbe tornare insieme a lei. Il giorno del suo trasferimento Yella decide di accettare un passaggio in auto dal suo ex, ma durante l'ennesima discussione, lui decide di lanciarsi giù da un ponte con la sua auto.
Nelle intenzioni di Petzold, probabilmente c'era la volontà di costruire un mistery avvincente e complesso, peccato però che non ci sia riuscito. Yella è un film confusionario, realizzato in maniera mediocre e malamente scopiazzato da altre pellicole. Alla fine ci si aspetta almeno che accada qualcosa di inaspettato, ma invece resta prevedibile fino all'ultimo.
Beaufort invece è un dramma realizzato in maniera equilibrata ed ambientato nella base militare israeliana di Beaufort, che dal 1982 è diventata un simbolo della controversa campagna per il controllo militare del Libano da parte di Israele, ma sopratutto il simbolo del sacrificio di numerosi soldati che hanno perso la vita mentre erano in servizio. Nel cast di questo film di Joseph Cedar, tra l'altro, ritroviamo Ohad Knoller, il protagonista di The Bubble, l'ultimo film di Eytan Fox che nei giorni scorsi è stato presentato nella sezione Panorama.

Oltre ai film in concorso, oggi sono state presentate nuove pellicole, anche nella sezione Panorama, tra cui Anna M. di Michel Spinosa e Away from Her di Sarah Polley.
Il film di Spinosa, che è interpretato da Isabelle Carré,Gilbert Melki, Anne Consigny, racconta la storia di una giovane donna riservata e coscienzosa sul lavoro, che inizia a diventare ossessionata dal fatto che il dottor Zanevsky, un medico felicemente sposato, sia innamorato di lei.
Away from Her invece è il secondo film da regista di Sarah Polley, che racconta la storia di Grant e Fiona Anderson, una coppia di coniugi sposati da cinquant'anni: lei non sa che suo marito ha avuto qualche avventura extraconiugale, e nonostante l'abbia sospettato è sempre rimasta accanto a suo marito. Ad un certo punto però Fiona inizia a soffrire di gravi amnesie e le viene diagnosticato il morbo di Alzheimer. Il film è interpretato da Julie Christie, Gordon Pinsent e Olympia Dukakis.

Tra i film presenti in cartellone nella sezione Forum invece, oggi è stato presentato Faro, la reine des eaux: questa pellicola di Salif Traoré racconta la storia del giovane Zanga, che da bambino era stato abbandonato perchè concepito fuori dal matrimonio. Una volta diventato adulto, Zenga decide di tornare al suo villaggio natale, ma dopo i suoi studi e la sua educazione, le superstizioni e le tradizioni del suo villaggio gli risultano difficili da digerire e da comprendere.