6 Underground, la recensione: su Netflix si può vedere anche il grande cinema d’azione

La nostra recensione di 6 Underground: distribuendo il nuovo film di Michael Bay Netflix vuole dirci che anche il cinema d'azione può essere visto su un piccolo schermo.

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6 Underground: una scena con Ryan Reynolds

Certo che Netfilx sembra fare apposta a sfatare, ogni giorno, i luoghi comuni. Il perché ve lo spieghiamo nella recensione di 6 Underground, il nuovo film di Michael Bay disponibile in streaming da 13 dicembre. Producendo per la propria piattaforma The Irishman di Martin Scorsese, Netflix ci ha voluto dire che non è vero che sul piccolo schermo non si possono vedere i grandi film d'autore.

Ora invece, rendendo disponibile 6 Underground, sembra volerci dire che non è vero che sul piccolo schermo non si possono vedere i grandi film d'azione. E lo fa lavorando con un regista che di azione è letteralmente sinonimo, Michael Bay. Il suo 6 Underground è un film spettacolare e divertente, una sorta di Mission: Impossible sotto una massiccia dose di steroidi. Uno di quei film che alza l'asticella del cinema d'azione.

Il cinema di Michael Bay: le dieci scene cult

La trama: The Dead Don't Die

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6 Underground: Mélanie Laurent in una scena del film

"Qual è la parte migliore dell'essere morto? Non è sfuggire al tuo capo, alla tua ex, né ripulire la tua fedina penale. La parte migliore dell'essere morto... è la libertà. La libertà di combattere l'ingiustizia e il male nel nostro mondo senza che nulla o nessuno ti rallenti o ti dica no". È la voce narrante di 1 (Ryan Reynolds), che ci parla da "morto", ci fa vedere l'incidente che lo ha tolto di mezzo e ci spiega che ora è un fantasma. E i fantasmi hanno un potere: perseguitare i vivi, quelli veramente cattivi, per quello che fanno. 1, per tutti defunto, ma in realtà vivo e in gran forma, ha dato vita a una nuova squadra d'azione: ha scelto altri cinque professionisti provenienti da tutto il mondo (sono Mélanie Laurent, Corey Hawkins, Adria Arjona, Manuel Garcia-Rulfo, Ben Hardy), ognuno il migliore nel proprio campo, che hanno scelto di "cancellarsi" per essere coinvolti in missioni pericolosissime. Lo scopo è quello di destituire i dittatori. In 6 Underground il nemico è il leader dispotico di un paese immaginario del Medio Oriente.

Sequenze che non lasciano respiro

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6 Underground: Manuel Garcia-Rulfo in una scena

"Moriremo tutti. Tanto vale farlo quando si è vivi" sentiamo dire a 1. I morti viventi della squadra di 6 Underground non esistono, e quindi sono liberi di non seguire le regole. Potrebbero rapinare banche, diventare ricchi, invece scelgono di salvare il mondo. Ci credete a una storia del genere? Se sì, starete al gioco, e vi divertirete molto. Il cinema, d'altra parte, è sospensione dell'incredulità, e per seguire un film del genere ce ne vuole molta. E qui si tratta di abbandonarsi all'azione, senza aspettarsi molto dai contenuti, dai dialoghi, dalla psicologia dei personaggi: 6 Underground è intrattenimento puro, un'unica, interminabile sequenza d'azione o, se volete, una serie di sequenze d'azione intervallate da pochi, brevissimi, momenti di respiro. È però il meglio su piazza per l'action puro, e alzerà l'asticella del genere: Bay filma da ogni angolo e con ogni macchina da presa possibile, dai droni, alla camera car, alle goPro che ci portano nel cuore dell'azione. Come nella prima scena da antologia del film, un lunghissimo inseguimento in auto nel cuore di Firenze che ridefinisce il canone di questo tipo di scena. Tra gli altri grandi momenti ci sono una sequenza in cui delle persone vengono spostare con dei potenti magneti. Ma è ogni momento del film a non dare respiro. "Mi sento uno Jedi" dice a un certo punto uno dei personaggi, per dare un senso della sua idea di potenza ed eroismo.

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6 Underground: un'immagine del film

Michael Bay come Benjamin Button...

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6 Underground: una scena del film

Che Michael Bay fosse un maestro del cinema d'azione oltre che esplosivo (non abbiamo i dati alla mano, ma crediamo che in 6 Underground abbia battuto il suo record di esplosioni...) non era in dubbio. Il problema era che spesso, nel suo cinema, c'era solo quello; in secondo luogo, poi, era anche pomposo e retorico. Per il primo limite non c'è niente da fare, anche qui c'è solo azione ma è talmente ad alti livelli che il film diverte e intrattiene. Quanto al secondo, Michael Bay sembra essere come Benjamin Button: man mano che invecchia il suo cinema sembra più giovane, sembra quello di un trentenne. Ha tolto dal suo cinema tutta quella patina di retorica e ci ha messo un'ironia beffarda, uno humour nero, una violenza stilizzata e iperbolica. Tutto il suo cinema di voli, esplosioni, spari, morti in questo modo non si prende sul serio, e per questo è più accettabile, più piacevole.

Ryan Reynolds: "6 Underground è lo Snyder Cut!"

Come Guy Ritchie e Joe Carnahan...

6 Underground ha azione, ritmo, adrenalina e humour nero. I movimenti di macchina, nelle sparatorie, nei duelli, nei corpo a corpo (anche il sesso è veloce, potente, sfrenato, e brevissimo) e i dialoghi freddi e lapidari sembrano rifarsi a certi registi post-tarantiniani, quelli cioè che dal cinema dell'autore di Pulp Fiction hanno preso solo l'estetica, la violenza e la meccanica delle situazioni, ma non l'anima: per capirci, i Guy Ritchie e i Joe Carnahan. Ma va bene così.

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6 Underground: un'immagine del film

Netflix non cambierà. Cambieremo noi

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6 Underground: Adria Arjona in una scena del film

Per concludere torniamo al punto da dove eravamo partiti. Vedrete 6 Underground su Netflix. Ma, almeno questo, non vedetelo su un cellulare: prendete comunque lo schermo più grande che avete. E qui si impone un'altra riflessione. Netflix continuerà a produrre e a mostrare sulla sua piattaforma tutto il cinema che vuole, dal più intimo al più spettacolare. Vi piaccia o no, non si fermerà. Non sarà Netflix a cambiare, ma saremo noi. Saremo noi che dovremo dotarci di schermi più grandi, dei migliori impianti audio, per vedere film sempre più grandi e spettacolari, anche a casa.

Conclusioni

Nella recensione di 6 Underground vi abbiamo spiegato come Netflix sembri volerci dire che sul piccolo schermo si possono vedere anche i grandi film d'azione. Il film di Michael Bay è spettacolare e divertente, una sorta di Mission: Impossible sotto una massiccia dose di steroidi. Uno di quei film che alza l'asticella del cinema d'azione. 6 Underground è azione, ritmo, adrenalina, violenza, ironia e humour nero.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.0/5

Perché ci piace

  • È il meglio su piazza per l’action puro, e alzerà l’asticella del genere.
  • Michael Bay ha tolto dal suo cinema tutta quella patina di retorica e ci ha messo un'ironia beffarda.
  • Il film ribadisce la posizione di Netflix: sulla piattaforma può essere visto tutto, anche il cinema d'azione .

Cosa non va

  • Non aspettatevi approfondimenti psicologici e dialoghi shakespeariani.
  • Un'azione continua con pochissime pause, alla lunga, potrebbe anche stancare.