1BR – Benvenuti nell’incubo, la recensione: il condominio-setta e l'horror nella porta accanto

La recensione di 1BR - Benvenuti nell'incubo: grazie all'ottimo blu-ray Koch Media della collana Midnight Factory, abbiamo potuto scoprire l'inquietante horror dell'esordiente David Marmor, una rivisitazione in chiave moderna del tema delle sette, tra violenze psicologiche e fisiche.

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1BR - Benvenuti nell'incubo: Nicole Brydon Bloom e Giles Matthey in una scena del film

Non sarà certo questo il momento d'oro dell'homevideo, ma ci sono ancora uscite preziose che fanno scoprire film altrimenti introvabili e non semplici da scovare nemmeno in streaming. Benedetta sia dunque l'uscita in blu-ray targata Midnight Factory, perché come vedremo nella recensione di 1BR - Benvenuti nell'incubo, l'etichetta di proprietà di Koch Media che punta a raccogliere il meglio della produzione mondiale del genere horror, fa scoprire un'opera davvero interessante scritta e diretta dall'esordiente David Marmor.

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1BR - Benvenuti nell'incubo: una scena del film

Presentato al Fantasia Film Festival e al Brooklyn Horror Film Festival, 1BR - Benvenuti nell'incubo è un'efficace variante sul tema delle sette e funziona anche grazie a un'altra esordiente, la bravissima Nicole Brydon Bloom (finora vista solo in corti e brevi apparizioni di serie tv), reclutata in extremis dopo che un'attrice decisamente più nota pare abbia rifiutato all'ultimo momento. Innanzitutto un chiarimento: 1BR non ha riferimenti misteriosi o esoterici, è semplicemente l'abbreviazione di one bedroom (una camera da letto), utilizzato di solito nel mondo immobiliare statunitense per la vendita o l'affitto degli appartamenti.

Quel condominio dove tutti sono (troppo) cordiali e affiatati

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1BR - Benvenuti nell'incubo: Clayton Hoff e Taylor Nichols in una scena del film

In 1BR - Benvenuti nell'incubo, la protagonista è Sarah, che per dimenticare una situazione familiare piuttosto problematica (madre da poco scomparsa e padre che la tradiva con l'infermiera addetta alle cure), piomba un po' smarrita nella grande Los Angeles, dove è alla ricerca di un posto dove vivere. Fa domanda in un condominio residenziale e ben presto viene scelta: di quel posto le è piaciuto subito tutto, in primis la cordialità dei condomini che sembrano tutti molto affiatati fra loro e con grande calore si prendono cura uno dell'altro.

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1BR - Benvenuti nell'incubo: una scena del film

A dire la verità, Sarah commette un'imprudenza: si porta di nascosto il gatto anche se nel complesso sono vietati gli animali. Ma i veri problemi iniziano la notte, quando sinistri e inquietanti rumori apparentemente provenienti dalle tubature, non la fanno dormire bene, con inevitabili ripercussioni sulla sua lucidità. Dite che si va a parare verso l'ormai consueto cliché a base di paranoia e ossessioni personali? Per nulla, perché da qui in poi c'è uno spiazzante crescendo: prima i messaggi minatori sul gatto, poi il passaggio alle maniere spicce, quindi la brusca rivelazione, ovvero la prospettiva (o meglio la scelta obbligata) dell'entrata forzosa in una comunità che tutto vede e provvede. E non risparmia nulla per arrivare all'obiettivo. E ci fermiamo qui per non dire troppo.

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1BR - Benvenuti nell'incubo: una scena del film

La comunità diventa setta: l'horror dei vicini di casa

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1BR - Benvenuti nell'incubo: Giles Matthey e Taylor Nichols in una scena del film

Non si può però esimersi dall'avvertire che da qui in poi bisogna prepararsi a disturbanti violenze psicologiche, che quando poi diventano fisiche, diventano, diciamo così, parecchio invasive. Si entra in un mondo strano di comunità utopiche e integraliste, una sorta di religione condominiale, insomma un altra versione più moderna del concetto di setta, che però non ha a che vedere con demoni, fantasmi e culti esoterici. Perché in fondo a destare orrore basta e avanza il genere umano e le sue devianze. Ecco, uno dei punti di forza del film è proprio quello di un horror molto reale, quello appunto che si può trovare nel vicino di casa, nel complesso residenziale dove tutti sono cari e cordiali.

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1BR - Benvenuti nell'incubo: una scena del film

Disagio e tensione psicologica, ma anche voglia di strafare

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1BR - Benvenuti nell'incubo: Nicole Brydon Bloom in una scena del film

David Marmor è bravo a tenere sempre alta la tensione psicologica, a lavorare sul disagio, a rendere le atmosfere inquietanti, conservando sempre un buon equilibrio tra distopia e temi sociali, Grande fratello e Rosemary's Baby. Con la giusta dose di dubbio installata nello spettatore, ovvero se la "cura" ha avuto veramente ragione della protagonista, se insomma è davvero omologata e ha perso il suo Io, oppure se forse nel nucleo profondo di cuore e testa, c'è ancora qualcosa della Sarah originale. Certo, non tutto fila liscio: qualche pecca da ansia di debutto c'è, qualche smania di strafare affiora qua e là, alcune interpretazioni sono sopra le righe, ma il lavoro di Marmor va tenuto d'occhio.

Il blu-ray Midnight Factory: alta qualità tecnica e un bel booklet

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Come detto, se abbiamo potuto scoprire 1BR - Benvenuti nell'incubo, è solo grazie al blu-ray Koch Media, che è presentato nella consueta limited edition con slipcase della collana Midnight Factory. Il video presenta un quadro solido e compatto, che accenna a qualche flessione solo in alcune scene più buie, per il resto sfodera un dettaglio elevato, con grande cura per i particolari dell'ambientazione un po' claustrofobica, ma anche una bella profondità del nero nelle scene notturne finali. Brillante il croma. Decisamente suggestivo l'audio in DTS HD 5.1, codifica presente sia per l'italiano che l'originale. A partire dai rumori notturni, per andare ai momenti di maggior tensione, il coinvolgimento è sempre elevato grazie a un asse posteriore incisivo e preciso, nonché a un sub che desta il giusto grado di inquietudine. Per quanto riguarda gli extra, troviamo solo il trailer, ma all'interno della confezione c'è anche il consueto elegante booklet illustrato di 12 pagine presente nelle edizioni Midnight Factory, con alcuni interessanti approfondimenti.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella recensione di 1BR - Benvenuti nell’incubo, l’esordiente David Marmor rivede in chiave contemporanea il tema delle sette e riesce a confezionare, pur con qualche limite tipico del debutto, un prodotto inquietante sul piano psicologico, lavorando bene sulle situazioni di disagio e sull’horror della porta accanto. Un plauso a Koch Media che con il blu-ray della Midnight Factory ha portato alla ribalta un’opera molto interessante.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.3/5

Perché ci piace

  • L’idea di rivisitare in chiave fresca e moderna il tema delle sette.
  • La capacità di mantenere un costante stato di disagio e tensione.
  • La brillante qualità tecnica del blu-ray, che di certo non guasta.

Cosa non va

  • Qua e là affiora la smania di strafare, tipica dell’esordiente.