Venezia 2020 sarà un'edizione sperimentale, come confermato dal direttore artistico Alberto Barbera durante un'intervista all'ANSA, e con Cannes c'è un dialogo in corso che potrebbe portare a qualche forma di collaborazione.
La settantasettesima edizione del Festival dovrebbe andare in scena al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre e, per ora, l'organizzazione dell'evento sta proseguendo tenendo in considerazione la complicata situazione internazionale.
Alberto Barbera, parlando della prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ha dichiarato: "Con Thierry Fremaux il discorso è ancora aperto e c'è la concreta volontà di entrambi di fare qualcosa, siamo insomma disponibili a tutte le soluzioni". Il direttore non esclude quindi la possibilità che ci sia "una reale collaborazione con il Festival di Cannes anche nel segno di una solidarietà verso il mondo del cinema più che mai ora in difficoltà. E questo al di là di ogni competizione".
Venezia 2020 dovrà comunque fare i conti con i problemi legati al Coronavirus: " Questa edizione sarà per forza sperimentale. Ci sarà sicuramente l'uso delle mascherine e il distanziamento sociale. Si dovrà poi per forza di cose ridurre il numero di accesso in sala degli spettatori e probabilmente anche il numero stesso degli accreditati".
Il direttore ha precisato: "È evidente che poi molti film, soprattutto stranieri, non verranno accompagnati dai talent che non se la sentiranno o saranno impossibilitati a venire. Il vantaggio di essere presenti al Lido ci sarà comunque".
Uno spazio maggiore potrebbe quindi forse essere dato alle opere italiane, prosegue Alberto Barbera: "Saranno avvantaggiate perché i talent potranno con più facilità essere presenti, ma io non sono così pessimista e spero che ci saranno perlomeno anche molti europei presenti".