Linus ha raccontato senza filtri il suo rapporto con Adriano Celentano durante un'intervista al Festival della tv e dei Nuovi Media di Dogliani: il direttore di Radio Deejay ha spiegato che lavorare con il 'Molleggiato' lo ha arricchito umanamente ma "è stato lavorativamente inutile".
Dal 3 a 5 settembre si è svolta la 10a edizione del Festival della Tv e dei Nuovi Media di Dogliani e sul palco del piccolo comune piemontese sono saliti molti volti noti dell'intrattenimento italiano sia televisivo che radiofonico. Tra gli ospiti più attesi di ieri c'era anche Linus, lanciato da Claudio Cecchetto che, negli anni '80, gli affidò anche la conduzione di Deejay Television su Italia 1.
Linus è stato intervistato da Aldo Cazzullo che, tra le altre cose, gli ha chiesto come è stato lavorare con Adriano Celentano. Il direttore di Radio Deejay ha spiegato che l'esperienza con il Molleggiato è stata importante dal punto di vista umano ma lavorativamente inutile: "Alla fine fa quello che vuole lui e ti senti un po' frustrato. Ma è un personaggio come pochissimi. Quando ero tra gli autori di '125 milioni di cazz...', gli chiesi come mai non avesse ancora cantato la mia canzone preferita, 'Storia d'amore'. Disse che non si ricordava le parole, perché lui ha sempre fatto pochi concerti dal vivo. La improvvisò nel suo salotto. Fu meraviglioso", sottolinea Linus.
Un artista del mondo dello spettacolo a cui Linus è molto legato è Elio, del gruppo Elio e le Storie Tese: "È un matto vero, e per me è un complimento. È un doubleface timido e riservato in privato, detesta quando lo riconoscono e lo fermano per strada; as una signora che gli chiedeva se fosse famoso, rispose che era il celebre cantante Franco Baglioni. Sul palco invece si trasforma, non ha paura di niente non ho mai visto nessuno come lui". E a proposito del suo ventennale sodalizio con Nicola Savino, Linus rivela "Ormai è un matrimonio, è mia moglie con i baffi".
Il conduttore radiofonico ha spiegato anche come mai agli inizi della sua carriera decise di cambiare nome. Il vero nome di Linus, nato Foligno da genitori pugliesi, è Pasquale Di Molfetta "Chiamarsi Pasquale Di Molfetta e arrivare dalla Puglia a Milano non è stato semplice, mi sembrava che tutti i Brambilla mi guardassero storto: venivamo additati come qualcosa di esotico".
Per concludere Linus ha voluto raccontare il primo ricordo della sua infanzia: "Io a tre anni che corro fuori dal vialetto di casa, ho il sole al tramonto alle spalle e rimango sorpreso dalla lunghezza della mia ombra davanti a me".