L'incanto: Pupi Avati e la magia del cinema nella clip esclusiva del nuovo film di Tomaso Pessina

Il nuovo film documentario di Tomaso Pessina, L'incanto, ha un ospite d'eccezione, il regista Pupi Avati, chiamato a evocare la magia del cinema attraverso racconti di set e di vita familiare

Una scena animata dal film L'incanto

Sarà presentato all'82 Mostra del Cinema di Venezia - giovedì 4 settembre alle Giornate degli autori - L'incanto, il nuovo documentario scritto e diretto da Tomaso Pessina, con musiche di Enrico Gabrielli. E di cui oggi vi presentiamo una clip in esclusiva con un ospite d'eccezione: Pupi Avati.

Uno sguardo in anteprima a L'incanto: il sogno e la magia del cinema

Incanto   Pupi Avati
Pupi Avati in una scena de L'incanto

Dura pochi secondi la clip video mostrata in anteprima su Movieplayer.it, ma sono sufficienti a comprendere ciò che ha guidato l'occhio del regista: la magia e il potere evocativo del cinema. Pupi Avati racconta per esempio di aver immaginato una corsa a perdifiato di alcuni bambini in un prato come una gara tra i piccoli e angeli che nessun occhio adulto era in grado di scorgere. Una sequenza realmente girata da Avati che incontra ne L'incanto nuova vita grazie al supporto dell'animazione.

Come nasce L'incanto di Tomaso Pessina

Dopo aver già partecipato alle giornate degli autori con il precedente film Emilio Vedova, dalla parte del naufragio con Toni Servillo, Pessina torna a Venezia 2025 con questo film documentario che parte dal desiderio di raccontare la magia della visione cinematografica.

Da una parte il cinema attraverso molteplici sguardi, dall'altra la storia del luogo cinema, in questo caso l'Odeon di Milano, capolavoro déco inaugurato nel 1929, che ha con l'ospite principale del film, Pupi Avati, un legame assai particolare. Fu progettato infatti dal bisnon­no del regista, ma è ormai chiuso. Una sala che ha segnato l'immaginario di molte ge­nerazioni, ma adesso si prepara a diventare un centro commerciale di lusso.

Incanto   Odeon Smantellato 2
Il cinema Odeon di Milano smantellato

Dalla perdita simbolica**** di questa sala cinematografica nasce L'incanto, che intreccia il racconto personale con la forza dello schermo, ricostruendo un legame familiare profondo: quello tra il regista e il cinema, mediato dalla figura centrale di Pupi Avati.
Un viaggio personale e visivo tra memoria, appartenenza e immaginario collettivo, dove le conversazioni private con Avati si alternano a materiali d'archivio, momenti di backstage, e si intrecciano alle sequenze originali dei suoi film.

Che cos'è "l'incanto"?

Lincanto Poster Film
L'incanto, il poster del film è ispirato al film di Pupi Avati 'Una gita scolastica'

Il film di Tomaso Pessina si sviluppa come un viaggio attraverso i temi, i paesaggi e le ossessioni di uno dei maestri del cinema italiano. Al centro del film c'è il senso di appartenenza: a una fami­glia, a una città, a un paesaggio, a un'idea di cinema. Ma so­prattutto c'è il desiderio di capire cosa sia davvero "l'incanto".

Descritto nel film Una Gita scolastica - dal personaggio interpretato da Carlo Delle Piane - come "uno spirito buono, di protezione, compagno di strada che stava con i viaggiatori fino allo scavalcamento della montagna", diventa nel documentario una forza invisibile che lega chi fa i film, chi li guarda, e i luoghi - sempre più fragili - dove quella magia si manifesta.

"Quando ci siamo chiesti come rendere linguisticamente il concetto di Incanto" - ha dichiarato Tomaso Pessina - "la risposta naturale è stata quella di usare l'animazione. Sequenze iconiche del cinema di Avati vengono reinterpretate attraverso la tecnica del Rotoscoping, con illustrazioni originali realizzate dall'artista Elisabetta Bianchi. L'animazione non serve solo a 'decorare' l'immagine, ma a creare nuove visioni e nuove strade personali alla meraviglia che quei film ci hanno suggerito".