I Met You: una madre e la figlia morta, l'incontro in VR nel documentario che fa discutere

Il controverso corto documentario dal titolo I Met You mostra l'incontro virtuale tra una mamma e la figlia defunta grazie a un visore speciale.

Un programma tv sudcoreano ha mostrato il documentario I Met You in cui una madre incontra la figlia morta grazie alla realtà virtuale: ovviamente il cortometraggio sta facendo discutere da diversi giorni sul web e tra gli esperti.

Il documentario I Met You racconta la storia vera di Jang Ji-sung e di sua figlia Nayeon, venuta a mancare dopo una brutta malattia a soli sette anni nel 2016. Andato in onda per la prima volta il 6 febbraio, lo show ha seguito lo sviluppo della produzione in realtà virtuale durata otto mesi, in cui i tecnici hanno implementato la voce, il corpo e il viso di Nayeon nell'avatar virtuale. Il cortometraggio mostrato è solo una parte del lavoro completo, ma è stato reputato davvero difficile da vedere, soprattutto perché questo incontro avviene proprio nel compleanno della piccola. Nonostante ne sia uscita profondamente sconvolta, la madre ha dichiarato che l'esperienza è stata il sogno che ha sempre voluto.

"Forse è davvero il paradiso. Ho visto Nayeon, che mi ha chiamata, mi ha sorriso, è stato molto breve ma è stato un bel momento. Penso di aver vissuto il sogno che ho sempre voluto. Spero che tante persone si ricordino di Nayeon dopo aver visto lo show." Nel video assistiamo a diversi momenti decisamente toccanti, tra cui la piccola che spegne le candeline di una torta virtuale, o Naeyon che si addormenta tra le braccia della mamma, prima di trasformarsi in una farfalla.

L'azienda che si è occupata dell'esperimento, la PCG, ha affermato che rianimare persone defunte in realtà virtuale è una pratica già utilizzata altre volte, ma che sarà curioso vedere se tutto questo diventerà un vero e proprio business. Sul web la storia di Nayeon ha creato tantissime perplessità ed è stato definito dai più controverso, soprattutto perché questo rischia di diventare un servizio che sfrutti il dolore delle persone, soprattutto quelle più deboli, per un grosso ricavo economico. Dopo la messa in onda, Jang Ji-sung ha dovuto chiudere il suo blog dove aveva parlato di questo 'esperimento' per via delle troppe interazioni, non spesso felici.