Ottava edizione per il Girogirocorto Film Festival. Nato da un'idea di Matteo Bonanni, e organizzato insieme a Gianlorenzo Lombardi, il festival si prefigge lo scopo di veicolare il cinema, supportando giovani autori e autrici provenienti da ogni parte del mondo. Per l'edizione del 2024, il viaggio di Girogirocorto è iniziato con due serate all'Institut Francais Centre Sanit Louis di Roma, terminando martedì 10 dicembre al Cinema Troisi, con l'evento di premiazione.
Tre serate nelle quali sono stati presentati i cortometraggi in concorso. Tra i temi affrontai risaltano quelli sociali, oltre all'importanza del genere (dall'horror fino all'animazione), e poi ancora viene messa in luce la volontà di mostrare uno spaccato di cinema capace di sperimentare.
I cortometraggi in concorso sono 18, e arrivano da Stati uniti, Cina, Giappone, Francia e ovviamente dall'Italia. La giuria che decreterà i vincitori del Girogirocorto Film Festival 2024 è composta dalla presidente Francesca Comencini, reduce dal successo de Il tempo che ci vuole, e poi dalla regista e sceneggiatrice Ludovica Rampoldi, firma dietro la serie rivelazione The Bad Guy, e i giornalisti e critici cinematografici Boris Sollazzo e Damiano Panattoni.
I corti in concorso del Girogirocorto Film Festival
Questi i corti presentati in concorso: Hardcore di Francesco Barozzi; Beaks di Xavier Demoulin; Pentola di Leo Černic; A Black Hole Near Kent County di Hannah Schierbeek; The Oddity in the Blue Crayfish di Simone Martino; The Photographer di Alexander Graeff; A Summer's End Poem di Lam Can-zhano; The Meatseller di Margherita Giusti; Douze di Hannah Katharina Weissenborn; H20 My Love di Laëtitia Martinoni; What if I di Pietro Traversa e Lavina Tommasoli; The Talent di Thomas May Bailey; The Man of Shit di Sorel França; Turisti di Adriano Giotti; Diaries from a Moviegoer di Christofer Lopes; Playning God di Matteo Burani; Oyu di Atsushi Hirai; Spotlight di Lorenzo Lamberti.