Francesca Fioretti era la compagna di Davide Astori quando il calciatore della Fiorentina è morto prima di un incontro di calcio: alla vigilia della discussione in Tribunale ha scritto su Instagram che farà di tutto per sapere se la morte del capitano della viola poteva essere evitata.
Davide Astori è morto il 4 marzo 2018 in un albergo di Udine dove la Fiorentina era in ritiro alla vigilia di un incontro con la squadra friulana. L'autopsia stabilì che il decesso era avvenuto a causa di una "morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena silente". In questi giorni è stata effettuata una perizia da parte dei superconsulenti, Gian Luca Bruno e Fiorenzo Gaita, per stabilire se ci fosse stata inefficienza da parte dei medici della Fiorentina. Secondo le anticipazioni dell'Ansa "la morte di Astori non poteva essere evitata" perché anche i test più approfonditi non avrebbero potuto rivelare la cardiomiopatia aritmogena biventricolare che è costata la vita al giocatore.
Le anticipazioni della perizia pubblicate dalla stampa hanno fatto infuriare Francesca Fioretti, l'ex compagna di Davide Astori, che ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui scrive: "leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un'interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura".
L'ex compagna del calciatore ha scritto che farà di tutto per sapere la verità ed essere sicura che la morte di Davide poteva essere evitata, anche solo per un minuto: "se esisteva anche la più piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un'ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto ciò che l'ha ostacolata debba in caso venire alla luce. Per lui e per evitare che succeda di nuovo.