Daniel Craig ha rappresentato una svolta importante nella storia di James Bond, l'iconica spia creata da Ian Fleming. L'attore ha incarnato in maniera diversa dai suoi predecessori l'agente 007. Inoltre, Casino Royale, il primo film con Craig protagonista, ha inaugurato una moda dalla quale i precedenti Bond si erano discostati.
Casino Royale è stato il primo film di Bond in diciannove anni ad utilizzare un titolo tratto dalle opere di Fleming. L'ultima volta che un film di Bond aveva preso il titolo dalle opere del creatore di 007 fu nel 1987 con 007 - Zona pericolo. Tra il film con Dalton e il primo film con Craig sono stati prodotti altri cinque lungometraggi non tratti dalle opere dell'autore. Casino Royale andrà in onda questa sera, giovedì 16 maggio, alle ore 21.30 su TV8.
Le storie di Ian Fleming
L'autore di 007, Ian Fleming, trasse ispirazione dalle sue esperienze personali durante la Seconda Guerra Mondiale e scrisse 14 romanzi, in ognuno dei quali catturava l'immaginazione dei suoi lettori con la spia che riusciva a salvare ogni situazione critica. Daniel Craig è particolarmente affezionato al personaggio di James Bond e i fan lo ritengono uno dei migliori interpreti di 007.
In realtà, la notizia del casting di Daniel Craig inizialmente non venne accolta benissimo dal fandom, che reagì in maniera tiepida alla scelta della produzione di affidare all'attore un personaggio così iconico, soprattutto perché, nell'immaginario popolare, James Bond era un uomo alto, bruno e affascinante. I capelli biondi di Craig sembravano un ostacolo importante agli occhi dei fan ma il talento della star e le sue performance hanno convinto anche i più scettici. Il James Bond di Daniel Craig ha saputo mostrarsi anche vulnerabile in certe occasioni, una prerogativa che non aveva il primo Bond, quello interpretato da Sean Connery nei primi film.
Una caratteristica molto apprezzata dai fan che hanno ritenuto James Bond di Daniel Craig come una versione moderna della spia più amata della storia del cinema creata dalla penna brillante di Ian Fleming.