Attenzione! Consigliamo ai gentili lettori che non vogliono conoscere dettagli inediti sul finale di Breaking Bad, Felina, di non proseguire nella lettura di questa news.
Era previsto, ma siamo rimasti comunque a bocca aperta per quanto riguarda le cifre raggiunte da Breaking Bad con il finale di serie: l'hit drama della AMC ha polverizzato tutti i precedenti record d'ascolto con oltre dieci milioni di spettatori, ha raggiunto il 300% nei ratings rispetto al finale della scorsa stagione, TorrentFreak ha riportato oltre mezzo milione di download nelle prime dodici ore dalla messa in onda (il 18% soltanto dall'Australia) e per chiudere in bellezza ha scatenato quasi sei milioni di 'attività' su Facebook generate da tre milioni di utenti. Se Breaking Bad non fosse già stata inclusa nel Guinnes dei Primati per il 2014, siamo sicuri che questi numeri sarebbero stati un ottimo biglietto di invito.
Dopo aver letto i commenti di Bryan Cranston e Aaron Paul su Felina (qui c'è il link alla news precedente), vediamo cosa ne pensano l'autore Vince Gilligan e il produttore esecutivo Peter Gould, che hanno rilasciato due interviste a The Hollywood Reporter e Entertainment Weekly; secondo entrambi, la sfida principale dell'episodio è stata la scena tra Walt, Gretchen ed Elliot "uno dei problemi principali che abbiamo avuto è stato trovare un modo per far sì che Walt riuscisse a lasciare un'eredità alla sua famiglia. Abbiamo avuto il colpo di fulmine quando abbiamo realizzato che potevamo usare Gretchen ed Elliot come tramite. Walt era pronto a gettare la spugna, a farsi arrestare, ma quando li vede in televisione gli viene l'idea di usarli per realizzare quello che ha tentato di fare disperatamente per tutto questo tempo" dice Gould, mentre Gilligan aggiunge "quella scena è il culmine di un'impresa durata 62 episodi e cioè il suo imperativo di prendersi cura della sua famiglia. Quella sequenza è stata la più difficile di tutte. Nell'episodio precedente abbiamo visto Saul spiegare a Walt che sarebbe stato impossibile per lui far avere i soldi alla sua famiglia, vuoi perchè l'FBI se ne sarebbe appropriata, vuoi perchè i suoi cari avrebbero rifiutato quei soldi sporchi di sangue, specialmente Walt Jr. Abbiamo continuato a parlarne in sala autori e quando ci siamo resi conto che potevamo usare Gretchen ed Elliot abbiamo tirato un sospiro di sollievo 'Oddio! Finalmente possiamo andare a pranzo!' Strutturalmente parlando è il momento più importante dell'episodio e il più difficile da realizzare".
Il momento preferito però, resta la scena tra Skyler e Walt, quando quest'ultimo finalmente ammette la verità dei fatti con sua moglie "quel momento, quando lui confessa di averlo fatto per sé stesso, quello è il fulcro di tutto. Mentre la serie era ancora in lavorazione ne abbiamo parlato spesso 'quando riuscirà finalmente a vedersi per quello che è? Quando si renderà conto che il fine non giustifica i mezzi?' e abbiamo capito che quel momento sarebbe stato il finale dello show, quando avrebbe smesso di mentire a sé stesso, quella è la fine per Walt. La realtà lo colpisce mentre si trova nella baita in New Hamphire, e infatti è pronto a lasciarsi catturare, ma poi vede Elliott e Gretchen e si rende conto che ha un'ultima possibilità di fare ciò che deve, di sistemare le cose" dice il produttore.Anche Gilligan concorda sul fatto che il dialogo tra Skyler e Walt è il momento più "potente" dell'episodio "Walt è un fantasma a quel punto, sta facendo una revisione della sua vita e dicendo addio. Adoro il fatto che non c'è nessun tipo di perdono da parte di Skyler, forse c'è un minimo di comprensione però - sul perchè Walt ha fatto quello che ha fatto - lo ha detto dal principio. Dal punto di vista cinematografico è stata una scena incredibile, Anna Gunn e Bryan Cranston ci hanno dato delle performance straordinarie. Per me c'è stato anche un secondo momento di forte impatto, quando Jesse entra in macchina e va via. C'è il rumore della mitragliatrice in sottofondo che si muove meccanicamente avanti e indietro e Walt e Jesse si guardano e Walt fa un cenno con il capo, che può essere interpretato in tanti modi".
Parlando di Jesse, gli autori sapevano da un bel po' che sarebbe sopravvissuto; hanno considerato molteplici finali ma alla fine Jesse doveva salvarsi "non c'era la necessità di uccidere Walt, ma è stato il finale che abbiamo scelto perchè è quello che abbiamo 'sentito' giusto per concludere la storia. Abbiamo valutato l'idea di uccidere tutti e lasciare soltanto Walt in vita, di far sì che la facesse franca, ma alla fine il nostro istinto ci ha detto che quella era la scelta giusta. Ma Jesse...sapevamo che doveva sopravvivere. Ha sofferto troppo. Forse non oggettivamente, ma in termini drammatici si. Lo show è molto dark, ma non abbiamo mai voluto essere gratuiti con la violenza" dice Gould. "Abbiamo realizzato molto presto che l'unico modo per far contento il pubblico è far contenti in primis gli otto autori che si occupano delle sceneggiature" dice Gilligan "e tutti gli autori di Breaking Bad amano Jesse in maniera viscerale. Quando pensi a quello che ha fatto, ti rendi conto che il suo personaggio non ha mai avuto una scelta. Walt lo ha ricattato dal principio 'o mi aiuti a produrre le metanfetamine o ti denuncio alla DEA' e questo povero ragazzo ha pagato a caro prezzo queste decisioni sbagliate prese in passato, fisicamente, spiritualmente e mentalmente. Per noi era importante far sì che riuscisse a scappare".
Tra le varie discussioni su come chiudere la storia, gli autori si sono soffermati molto sulla possibilità di far morire Walt per mano di Jesse "Abbiamo analizzato ogni possibile scenario e alla fine abbiamo scelto di non farlo perchè la sete di vendetta di Jesse è già stata saziata dall'uccisione di Todd. Questo è quello che gli autori volevano vedere. Todd, in un certo senso, è un personaggio che ci piaceva molto, ma doveva morire, non c'era nessun dubbio su questo. Così dopo aver ucciso Todd ci siamo detti 'Jesse non è un killer'. Questo ragazzo si è ritrovato a dover uccidere per circostanze esterne e questo fatto ha distrutto un pezzo importante della sua anima e abbiamo pensato che era il caso di finirla con Todd. Inoltre c'è un'altra ragione per la quale Jesse non uccide Walt. Nonostante abbia tutti i motivi per farlo, Jesse ha detto che non avrebbe più fatto quello che Walt voleva e così, quando capisce che Walt vuole morire, Jesse sta dicendo: sono furioso con te e ti voglio morto, ma visto che è quello che vuoi non te lo darò". In molti si stanno chiedendo che fine ha fatto Jesse dopo essere sparito nella notte "ognuno può speculare su cosa gli sia successo" dice Gilligan "qualcuno potrebbe pensare che è arrivato a fare pochi chilometri prima che la polizia gli fosse addosso. Io preferisco pensare che è riuscito a scappare. Ha una lunga strada davanti, in termini di guarigione. E' stato tenuto prigioniero, torturato e ha assistito impotente all'omicidio di Andrea. Tutti questi traumi lo hanno segnato, ma il romantico in me crede che sia riuscito a svignarsela in Alaska dove vive in pace a contatto con la natura".La domanda che più ci assilla però è se alla fine Walt ha trovato una qualche redenzione con la sua morte o se in ultimo è riuscito a farla franca "Walt non troverà mai una redenzione. E' ormai preso nelle spirali della dannazione, ma prima di morire sembra aver fatto qualche passo nella giusta direzione. Quello che ritengo importante è che alla fine sia riuscito a completare la missione che era il suo intento primario fin dall'inizio: è riuscito a dare alla sua famiglia quella stabilità economica di cui aveva bisogno. Ovviamente Walt stava guardando le cose dal punto di vista sbagliato da anni ormai, certo è riuscito a lasciare ai suoi un bel mucchio di soldi, ma allo stesso tempo li ha traumatizzati per sempre. Non penso che morire significhi pagare per i propri peccati. Spero proprio che non sia così perchè anche le persone migliori muoiono prima o poi. Potremmo quasi stabilire che Walt non ha pagato affatto per tutto quello ha distrutto. Sentiamo le sirene della polizia arrivare sul luogo, ma lui non gli presta la minima attenzione, è lì nel laboratorio, il suo 'Tesoro' (riferimento a Gollum, ne Il Signore degli Anelli), esce di scena prima che gli mettano le manette ai polsi, quindi volendo possiamo pensare che ha evitato la punizione che meritava".
Sulla incredibile popolarità dello show e sui consensi riscossi con il finale Gilligan ha detto "ogni storia ha il suo ciclo vitale e in televisione è difficile stabilire il tempo giusto. Sono molto felice e soddisfatto di aver terminato qui e quasi non riesco a credere che i ratings siano cresciuti di episodio in episodio. E' meraviglioso! Mi sono sentito chiedere se questo mi ha ispirato a voler continuare con la storia, ma in realtà è proprio il contrario. Mi fa pensare che grazie a un pizzico di fortuna abbiamo scelto il momento più opportuno per chiudere il serial, ne sono più che certo". E lo spinoff dedicato a Saul? Ci sono novità? Gould ci dice che per il momento non ci sono notizie, è troppo presto per fare previsioni sulla trama o sui personaggi che saranno 'pescati' dall'universo di Breaking Bad. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
Nel frattempo abbiamo celebrato la chiusura della serie con la prima parte della nostra classifica dedicata ai momenti topici di Breaking Bad, e con un editoriale d'addio a Walter White, l'ultimo antieroe.